Antoni Gaudí e l’uso dei materiali naturali

di Gianfranco Padovan1, Antonio Marcel2

Antoni Gaudí3, architetto catalano e figura centrale del modernismo catalano4, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama architettonico mondiale.
La sua opera è caratterizzata da un profondo rispetto per la natura e un uso innovativo dei materiali5.
Gaudí non ha solo creato edifici, ma ha anche plasmato esperienze sensoriali che collegano l’uomo alla natura.
Per esplorare in dettaglio le sue opere, i materiali utilizzati e l’approccio sostenibile che ha contraddistinto il suo lavoro, in questo articolo ci si è avvalsi della IA e si è attinto a studi, ricerche e immagini di archivio di Antonio Marcel.

1. L’influenza della Natura nelle opere di Gaudí

1.1 Materiali Naturali

Gaudí ha sempre privilegiato l’uso di materiali naturali come pietra, legno e ceramica, che non solo conferiscono bellezza estetica alle sue opere6, ma sono anche sostenibili e in armonia con l’ambiente.

  • Pietra: utilizzata per la costruzione di strutture come la Sagrada Familia, la pietra è stata scelta per la sua durabilità e per la sua capacità di integrarsi con il paesaggio urbano. Gaudí ha saputo sfruttare le varie tonalità e texture della pietra per creare effetti visivi straordinari.
  • Legno: spesso impiegato per elementi decorativi e strutturali, il legno rappresenta un legame diretto con la natura. La Casa Battló7, ad esempio, presenta dettagli in legno che richiamano le forme organiche degli alberi.
  • Ceramica: conosciuto per l’uso di mosaici colorati, Gaudí ha trasformato la ceramica in un elemento artistico. Il Parco Güell è un esempio lampante di come la ceramica possa essere utilizzata per creare spazi giocosi e vibranti.8

1.2 Acqua e Forma

Gaudí ha saputo trarre ispirazione dall’acqua, utilizzando forme fluide e organiche che richiamano il movimento dei fiumi e delle onde marine. La sua attenzione ai cicli naturali si riflette nella progettazione di spazi che favoriscono l’interazione con l’acqua, come fontane e giardini.

  • Fontane: le fontane progettate da Gaudí non sono solo elementi decorativi, ma anche funzionali. Esse contribuiscono alla frescura degli spazi e creano un’atmosfera rilassante.9

1.3 Alberi e Vegetazione

L’architetto ha integrato elementi vegetali nelle sue opere. La Casa Batlló presenta facciate che richiamano le forme degli alberi, mentre il Parco Güell è un esempio di come la vegetazione possa creare un ambiente armonioso e naturale.

  • Giardini: i giardini progettati da Gaudí sono spazi di riflessione e contemplazione, dove la vegetazione si fonde con l’architettura. Questi spazi sono progettati per stimolare i sensi e favorire la connessione con la natura.

Scorcio del Parco Güell

Scorcio del Parco Güell

Casa Milà: modellino in gesso che Gaudí realizzava per ogni opera

Casa Milà

2. Un Approccio Sostenibile

2.1 Design Bioclimatico

Gaudí non solo ha utilizzato materiali naturali, ma ha anche abbracciato un approccio sostenibile all’architettura. Le sue costruzioni sono progettate per ridurre l’impatto ambientale, sfruttando la luce naturale e la ventilazione per minimizzare il consumo energetico.

  • Ventilazione Naturale: le sue opere sono progettate per massimizzare la ventilazione naturale, riducendo la necessità di sistemi di climatizzazione artificiali.10
  • Illuminazione Naturale: Gaudí ha progettato finestre e aperture che permettono alla luce naturale di penetrare negli spazi interni, creando ambienti luminosi e accoglienti.11
Scorcio di Casa Batllò
Scorcio di casa Vicens


2.2 Integrazione con l’Ambiente

Le opere di Gaudí non sono solo costruzioni isolate, ma parte integrante del paesaggio urbano. La sua capacità di integrare la natura e l’architettura è evidente in molte delle sue opere.

  • Sagrada Familia: questa cattedrale è progettata all’interno per sembrare una foresta di pietra, con colonne che richiamano tronchi d’albero e dettagli che imitano la vegetazione.12
  • Parco Güell: un parco pubblico progettato come un giardino residenziale per integrarsi con la natura circostante che doveva ospitare 60 case, decorato con mosaici, noti come “trencadís”, e sculture13. La Sala Ipostila, che sostiene la piazza superiore, è composta da 86 colonne che richiamano forme naturali.
  • Casa Milà: la facciata è caratterizzata da linee fluide e ondulate, senza angoli retti, che simboleggiano il movimento e forme organiche che richiamano la natura. Cortile centrale che offre luce e ventilazione agli appartamenti, tetto con camini a forma scultorea che assomigliano a guerrieri o figure mitologiche.
  • Casa Batlló: la facciata è mosaicata con ceramica a effetti di iridescenti, linee architettoniche esterne e interne sono ispirate alle curve naturali, con finestre e balconi che sembrano “fluttuare”. Il tetto è decorato con tegole a forma di scaglie, che evocano un drago, simbolo di protezione.
  • Casa Vicens: è uno dei primi esempi di architettura modernista catalana e combina elementi neogotici e orientali. La facciata è realizzata con una combinazione di mattoni, piastrelle di ceramica colorata e ferro battuto ed è decorata con motivi vegetali e geometrici. Gli interni sono altrettanto elaborati, con dettagli decorativi e mobili progettati da Gaudí stesso.

3. L’Eredità di Gaudí

3.1 Influenza sull’Architettura moderna

L’approccio di Gaudí all’uso dei materiali naturali e alla sostenibilità ha influenzato generazioni di architetti.14 Le sue idee innovative continuano a essere studiate e applicate nel contesto dell’architettura moderna.15

  • Architettura Verde: oggi, molti architetti cercano di emulare il suo approccio sostenibile, integrando la natura nei loro progetti16 e utilizzando materiali ecologici.17

3.2 Riconoscimenti e Patrimonio Mondiale

Le opere di Gaudí, come la Sagrada Familia18 e il Parco Güell19, Casa Battló e Casa Milà, sono state riconosciute come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, attestando l’importanza e l’impatto duraturo del suo lavoro.20

Sagrada Familia: modello 3D del progetto revisionato
Sagrada Familia: Entrata principale progettata da Gaudí.

Sagrada Familia prese avvio nel 1882 e se ne prevede il completamento nel 2026.


3.3 Ispirazione contemporanea

Molti artisti e designer contemporanei si ispirano a Gaudí per creare opere che riflettono l’armonia tra l’uomo e la natura.21 La sua capacità di vedere la bellezza nei materiali naturali e di utilizzare forme organiche continua a ispirare creativi in tutto il mondo.22

Scorci del parco Güell

Conclusione

Antoni Gaudí ha dimostrato che l’architettura può e deve essere in sintonia con la natura. Le sue opere non sono solo manifestazioni artistiche, ma anche esempi di come sia possibile costruire in modo sostenibile, rispettando l’ambiente e utilizzando i materiali naturali in modo innovativo. La sua eredità continua a ispirare architetti e designer in tutto il mondo, sottolineando l’importanza di un approccio ecologico nell’architettura contemporanea.

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1 Gianfranco Padovan, ingegnere, presidente EnergoClub Onlus, esperto di sostenibilità e di transizione energetica, gianfranco.padovan@gmail.com, cell. +39 336 262 341

2 Antonio Marcel, scenografo e vetrinista veneto-catalano, guida su Gaudí, autore di 2 libri in italiano e 3 in catalano, collaboratore di Lletres Catalanes, antoniomarcel1958@gmail.com, cell. +39 377 904 8502

3 Antoni Gaudí nasce a Rens il 25/06/1852, località dove la famiglia aveva l’attività di caldareria, muore il 10/06/1926 investito dal primo tram in circolazione a Barcellona (ci sono ipotesi che la morte sia conseguenza di una malasanità forse condizionata dal contrasto con la chiesa cattolica). Madre e padre entrambi calderai amavano il loro lavoro. La passione per la lavorazione dei materiali fu trasmessa in particolare a Antoni che aiutava spesso i genitori nella produzione di paioli in rame che andavano poi zincati. Si diploma in architettura e si trasferisce a Barcellona. Lavorò alle dipendenze dell’architetto Luis Domenech. La svolta che gli permise di mettersi in proprio fu la vincita di un bando per la progettazione di un lampione di illuminazione pubblica.

4 Il movimento modernista, che non va confuso con il liberty francese, prese avvio proprio da Gaudi e Luis Domenech.

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5 Gaudí si appassionò alle forme presenti in natura dalle quali traeva ispirazione: chiocciole, alberi, foglie; anche le forme di vita acquatica lo attrassero come le salamandre e i molluschi.

6 Gaudí coltivo lo studio dell’esoterismo e della alchimia tanto da inimicarsi la chiesa. Al pari di Tesla sentiva che c’è una energia libera.

7 L’edificio venne commissionato dalla famiglia Güell come simbolo della cultura e del nuovo stile di vita catalana. La facciata riproduce delle ossa. Il materiale utilizzato era pietra di Villanova estratta a trenta km da Barcellona.

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8 La ceramica, che proveniva dalle fabbriche del conte Güell, venne utilizzata per decorare le superfici interne ed esterne delle costruzioni, realizzando immagini allegoriche della vita catalana e della natura. Chi si siede nelle panchine ha la sensazione di sedersi nella natura.

9 Da evidenziare il tetto a forma di dragone e la fontana sottostante (che in realtà e una salamandra) che viene alimentato da un circuito idraulico dell’edificio a colonne sovrastanti.

10 Le pareti sono realizzate con intercapedini di aria per aumentare la coibenza e aumentare l’inerzia termica della costruzione. Negli impianti di riscaldamento utilizzava camini realizzati in terracotta e laterizi ad alto tiraggio sia a legna che a carbone naturale, con l’impiego di filtri per ridurre l’inquinamento. Le terrazze al piano superiore furono progettate con lavabi per l’igienizzazione degli indumenti e per favorire l’asciugatura dei panni messi ad asciugare alla brezza marina.

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11Nella casa Batllò si concentrò sullo studio della illuminazione naturale con l’utilizzo delle vetrate a mosaico per utilizzare l’illuminazione interna anche d’inverno.

12 All’opera hanno contribuito nel tempo almeno 7 architetti, solo una parte è riconducibile a Gaudí. Il modellino in gesso è stato distrutto da un bombardamento ordinato da Francisco Franco.

13 Tra le sculture più riconoscibili c’è il famoso drago di ceramica all’ingresso del parco, simbolo di protezione. In realtà il drago è una salamandra.

14 Gaudí insegnò architettura all’Università di Barcellona promuovendo l’uso dei materiali naturali e adottando nell’insegnamento il metodo Montessori. Ne sono esempi i modellini in gesso che Gaudi realizzava di ogni sua costruzione tutt’ora visibili nei musei a lui dedicati.

15 Gaudí progettò anche utensili e oggetti ergonomici utilizzati dalle maestranze impegnate nelle costruzioni come pale, maniglie, cazzuole, fermaporte, forchette, ecc. in anticipo sui tempi rispetto alla Bauhaus.


16 Degni di nota sono i camini realizzati ispirandosi ai funghi e, anche, a figure extraterrestri.

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17 Ne sono esempi l’uso di materiali di scarto delle fabbriche di ceramica delle fabbriche Güell e Vicens, il calcestruzzo, l’uso della betulla nei parquet per i pavimenti.

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18 Gaudí venne coinvolto nella realizzazione in un secondo momento e contribuì solo ad una parte della costruzione.

19 Parco Güell venne commissionato dal conte Güell imprenditore catalano che trovò in Gaudi una sintonia nella visione del mondo. Inizialmente il Parco Güell fu pensato per la classe abbiente di Barcellona poi, nel tempo, l’utenza abbraccio i barcellonesi. Esempi di soluzioni destinate al pubblico sono le terrazze con le panchine a serpentina mosaicate e decorate con ceramiche, gli appartamenti. La gestione dell’acqua tramite le colonne per alimentare fontane e i giardini. Il piano terra in origine doveva servire per il mercato. Il parco Güell è posizionato in modo che sia visibile da tutta Barcellona.

20 Le opere di Gaudí sono state finanziate da mecenati catalani e finalizzate a diffondere il catalanismo come concezione del vivere in sintonia con la natura. Un esempio della maturità di Gaudí è costituito da Casa Vicens nota anche come Capriccio in cui Gaudí mette in atto tutte le soluzioni architettoniche e tecniche (decorazioni in ceramica, vetrate, intercapedini, ecc.). In alcuni momenti Gaudí si avvalse di fino a 70 persone con varie competenze attuando un lavoro di squadra coinvolgendo anche persone esterne all’architettura come, ad esempio, il commediografo Santiago Rossignol.

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21 Si possono citare gli architetti giapponesi e anche alcuni italiani come, ad esempio, Carlo Scarpa che ha utilizzato l’approccio di Gaudi per la tomba di Brion. L’artista performer Cattelan. Un seguace del modernismo fù Dalì, lo stesso Picasso (detto il Catalano) e Jean Mirò.

22 Le sue opere sembrano fuori del tempo e della contemporaneità e più di qualche addetto legge le sue opere come frutto di visioni generate dallo studio dell’esoterismo e delle religioni orientali (buddismo in particolare) dall’uso dell’assenzio (molto in voga ai suoi tempi) e degli allucinogeni che Gaudi impiegava. Fino a 36 anni Gaudi passava per un ricercato dandy nel vestire e nelle frequentazioni sociali. Oltre i 36 anni Gaudi subì un cambiamento nei comportamenti diventando ascetico, indifferente al denaro tanto da essere scambiato per un reietto. Quando fu investito dal tram e portato in ospedale venne trascurato e morì per assenza di cure.

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