Approccio matematico per comprendere come le piante comunicano tra loro
Che le piante siano organismi non passivi, ma capaci di esibire comportamenti complessi in risposta agli stimoli ambientali, è ormai provato. In biologia rimane però aperto il problema su come tali stimoli si innescano, si combinano e sono gestiti tra loro. Dei modelli matematici hanno aiutato a comprenderne alcuni aspetti, ma manca una visione più chiara e più larga sulla elaborazione dei molteplici processi chiave.
Un gruppo di ricercatori italiani del Gran Sasso Science Institute e dell'Istituto italiano di tecnologia, costituito da Fabio Tedone, Emanuela Del Dottore, Barbara Mazzolai, Pierangelo Marcati, ha creato un modello matematico, basato su equazioni differenziali, che descrive con accuratezza il comportamento di adattamento e la crescita di ogni singola pianta, con analisi approfondita degli stimoli principali che incidono sul suo comportamento.
Il modello è molto importante perché può essere adottato anche come strumento utile per altre funzioni nell’ambito, ad esempio, di discipline matematiche, della robotica, nella validazione di ipotesi biologiche.
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