Dai ricercatori dell’Università di Pavia un algoritmo per prevenire il rischio di attacchi terroristici
Lo scorso 5 giugno un team del laboratorio RIDS (Res Institute for Data Science) dell'Università di Pavia ha presentato a Roma, presso il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, una ricerca finalizzata a elaborare modelli di rischio per la previsione degli attacchi terroristici.
La ricerca è stata coordinata dalla professoressa Silvia Figini docente di statistica dell’Università di Pavia e Responsabile Scientifico del laboratorio RIDS.
Il lavoro svolto all'interno del laboratorio di data science, presenta modelli descrittivi e inferenziali attraverso un’analisi della serie storica di dati a disposizione opportunamente integrati con dati esterni quantitativi e qualitativi. L’idea è che, partendo da una mappatura storico-geografica degli attentati a livello globale e incrociando queste informazioni con indici specifici e altri attinti dal traffico web e dai social network, si possa arrivare a sviluppare un algoritmo in grado di prevedere dove sarà il prossimo attacco.
I ricercatori hanno fissato come punto di partenza gli attentati dell’11 settembre 2001. Da allora ci sono state più di 83mila azioni in 158 Paesi riconducibili a 1.098 gruppi terroristici differenti che hanno fatto circa 192 mila morti. L’algoritmo consente di tener conto di dati quantitativi, qualitativi, strutturati e non strutturati per ottimizzare la capacità predittiva e ipotizzare dove sarà il prossimo attacco.
I modelli di previsione messi a punto potranno essere ulteriormente migliorati con l'integrazione di dati riservati e possono servire ai dipartimenti nazionali e internazionali di intelligence a pianificare con più accuratezza azioni di prevenzione terroristica.