Finanziamenti per lo sviluppo del settore vitivinicolo
L’imprenditoria vitivinicola è molto frammentata con scarsa coordinazione tra i vari operatori del settore. Molte aziende si presentano sottodimensionate e riscontrano pertanto problemi legati alla scarsità delle risorse umane ed economiche, mentre la base produttiva risulta essere molto ampia rispetto al numero di imbottigliatori e confezionatori. Il settore necessita quindi di una riorganizzazione se vuole restare competitivo. La Comunità Europea e le Regioni vedono nell’innovazione la chiave strategica per una riorganizzazione efficace; gli ultimi finanziamenti mirano proprio a stimolare gli operatori del settore vitivinicolo in questa direzione.
La novità più importante è l’obiettivo di finanziare sia innovazioni organizzative materiali, sia quelle immateriali costituite dai network: lo sviluppo di tecnologie di informazioni e per trasferire e diffondere conoscenze e studi pilota e per sviluppare piattaforme per la vendita on-line, vengono considerate, dalla UE e dalle Regioni, quali la Regione Lombardia, strategie vincenti per il miglioramento economico-produttivo delle aziende e rafforzare la competitività delle imprese e la presenza sui mercati esteri. Che finora non si sia riscontrato un miglioramento netto laddove si sono apportate queste modifiche, viene imputato anche alla situazione economica generale, per cui l’Europa e le Regioni insistono per il rinnovamento.
I finanziamenti sono quindi rivolti a sostenere la strada ancora poco percorsa dello sviluppo di network d’impresa e della progettazione di sistemi di logistica aziendale. In questo modo si dovrebbe arrivare ad un’ottimizzazione dei costi massimizzando le rese. La creazione di una rete viene considerata un elemento strategico per raggiungere traguardi di qualità, tipicità e di mercato, e basilare per poter superare la frammentazione, il sottodimensionamento delle singole strutture e i problemi legati alla scarsità delle risorse umane e economiche.
Comunque il concetto di network d’impresa è già noto nel settore vitivinicolo; validi esempi sono le cooperative e i più nuovi network, collegati alle pratiche enologiche avanzate, dove, data l’alta specializzazione, le aziende ricorrono a partner esterni specializzati. I finanziamenti mirano a svilupparli. Un’innovazione vera e propria è rappresentata dal network logistico, ovvero un collegamento tra le varie imprese e con i diversi soggetti che già operano nelle aree della ricerca, sperimentazione e formazione/divulgazione, allo scopo di realizzare una maggiore efficienza operativa e migliorare la capacità di produrre innovazione applicata in enologia e viticoltura, e di fornire agli operatori della filiera informazioni utili al miglioramento del sistema.
I settori di intervento del network sono soprattutto quelli rivolti al miglioramento genetico della vite (vitis vinifera, varietà resistenti), all’impianto e alla gestione viticola, al risparmio idrico e al cambiamento climatico, alla trasformazione e al condizionamento, alla sicurezza alimentare, alla qualità e alla certificazione.
L’innovazione tecnologica tradizionale resta comunque importante, ad esempio per lo sviluppo di tecnologie a minor impatto ambientale. Tuttavia, la scelta dell’Unione Europea e delle Regioni è stata quella di finanziare soltanto chi prevede l’innovazione del tipo sopra descritto. Si tratta di piani costosi e di grande sforzo progettuale, che prevedono una riorganizzazione delle attività dell’impresa, ma possono risultare estremamente efficaci in un prossimo futuro.
Per saperne di più:
Regione Lombardia
Agricoltura Lombardia
Regione Veneto
Agricoltura 24
OCM Vino