Il progetto Life+ AQUA in Lombardia

Il settore agroalimentare italiano, in particolare nel bacino della pianura padana che ha caratteristiche di grande area produttiva e di trasformazione dell’agroalimentare nazionale, vede la coesistenza di produzioni fortemente intensive e industrializzate e di realtà che fanno del presidio territoriale e della valorizzazione di produzioni tipiche la loro attività principale. L’uso corretto dell’acqua determinerà in futuro la sostenibilità e la competitività di queste imprese e del tessuto socioeconomico dei territori in cui esse sono inserite.

Il Progetto AQUA, Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Life Plus Ambiente, prevede la creazione e la promozione di partnership tra soggetti pubblici e privati, coinvolti nel progetto in veste di partner.
Nella Water Economy è fondamentale l’impegno congiunto del settore pubblico e di quello privato. Ciascuno ha il compito di presidiare e ottimizzare il proprio ruolo: il pubblico tutelando la risorsa e garantendo a tutti il diritto fondamentale ad averne accesso, il privato sviluppando tecnologie e adottando pratiche che aumentano l’efficienza, minimizzando gli sprechi.

Obiettivo del progetto AQUA è la riduzione dei consumi idrici e degli sprechi nella filiera agroalimentare.

Attualmente è in corso un’attuazione italiana del progetto Life+ AQUA, Life09 ENV/IT/000208, un progetto di durata triennale che coinvolge 9 aziende agricole ad indirizzo zootecnico, situate tra l’Emilia-Romagna, il Piemonte, la Lombardia, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. Le aziende lombarde interessate sono Biagi Romeo, in località Vignale (Mantova) e Pinotti Luigi e Alberto a Cremona. Il progetto è iniziato il primo ottobre 2010 e la sua conclusione è prevista per il 31 marzo 2014; l’obiettivo principale è quello di contribuire a ridurre l’inquinamento delle acque da nutrienti a scala di bacino idrografico, riducendo le perdite di nutrienti nell’acqua.

Il progetto si suddivide in otto azioni:

  • Azione 1    applicazione di diete che ottimizzino l’uso dell’azoto in allevamenti di suini, bovini da latte e bovini da carne.
  • Azione 2    utilizzo fertilizzante degli effluenti zootecnici prodotti nelle aziende di cui all’azione 1, su colture a elevata asportazione di azoto e lunga stagione di crescita, utilizzando tecniche innovative come la fertirrigazione con frazioni chiarificate dei liquami.
  • Azione 3    monitoraggio di due sistemi usati per la protezione dei corpi d’acqua in aree agricole. Il primo è una fascia tampone boscata che serve per ridurre il carico azotato nelle acque contaminate dai nitrati. Il secondo è un sistema di fitodepurazione a flusso superficiale che raccoglie le acque di un bacino agricolo scolante dove sussistono due sistemi di drenaggio e di gestione della falda acquifera.
  • Azione 4    l’ERSAF Lombardiaè direttamente responsabile dell’azione che mira ad avviare un consorzio di gestione degli effluenti zootecnici per separare la parte solida da quella liquida dei liquami. Si punta a migliorare l’efficienza del processo di separazione solido/liquido dei liquami, effettuando prove di campo per la verifica degli effetti agronomici e ambientali dovuti all’uso fertilizzante delle frazioni solide su terreni carenti di sostanza organica.
  • Azione 5    applicazione di diete che consentano elevata efficienza dell’utilizzo di azoto negli allevamenti e il trasferimento di frazioni solide degli effluenti zootecnici dalle aree con surplus di azoto.
  • Azione 6    verifica della sostenibilità economica dell’attuazione delle strategie proposte.
  • Azione 7    scambio di esperienze attraverso la creazione di un Gruppo Europeo d’Orientamento, composto da esperti provenienti da diverse zone europee.
  • Azione 8    realizzazione di incontri e seminari per informare e sensibilizzare il pubblico sullo stato del progetto.

AQUA è coordinato da CRPA (Centro Ricerche Produzione Animale) spa. Partner per la realizzazione sono Fondazione CRPA Studi e Ricerche, CRA (Consiglio per la Ricerca e sperimentazione in Agricoltura), IPLA (Istituto per le Piante Legno e Ambiente) spa, ERSAF Lombardia, Veneto Agricoltura ed ERSA Friuli Venezia Giulia.

Il progetto è cofinanziato dalle Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, dalle aziende multiservizi IREN ed HerAmbiente, da AGCO Italia.

Fonte: sito web AQUA