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L’IPCC lancia l’allarme: collasso climatico se non si contiene aumento temperature

Se non si metteranno in atto tutte le misure necessarie a contenere l’aumento della temperatura globale entro la soglia limite di 1,5 °C si andrà incontro all’aumento di eventi metereologici estremi come ondate di calore, inondazioni, periodi di siccità, carenza idrica, incendi boschivi, tifoni e trombe d’aria


Uno scenario preoccupante

Secondo il VI rapporto scientifico dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), la temperatura globale sta aumentando più rapidamente del previsto e ci stiamo avvicinando alla soglia limite di 1,5 °C di aumento oltre la quale l’andamento e l’intensità delle temperature potrebbero portare a situazioni disastrose, con ricadute negative sullo scioglimento dei ghiacciaie sull’innalzamentodellivello del mare. Il rapporto sottolinea che gli effetti del riscaldamento globale interesseranno gli ecosistemi, le persone e le economie di tutte le regioni dell’Unione europea (Figura 1).

 

Figura 1. Ripartizione delle regioni biogeografiche dell’Unione europea (modificato da EEA Report No 12/2020) 

 

Se non si metteranno in atto misure di contrasto efficaci a livello europeo, difficilmente si potranno evitare le ondate di calore, le inondazioni, i periodi di siccità, la carenza idrica, gli incendi boschivi, i tifoni e le trombe d’aria, che con sempre maggiore frequenza e intensità si abbattono in Europa. Nella regione boreale, le proiezioni suggeriscono un aumento della temperatura superiore alla media, in particolare in inverno, un aumento delle precipitazioni annuali e dei flussi fluviali, meno neve e maggiori danni da tempeste invernali con eventi di precipitazioni intense e un aumento delle inondazioni urbane. Nella regione atlantica, le zone costiere basse saranno colpite da forti tempeste invernali e inondazioni costiere a causa dell'innalzamento del livello del mare e di mareggiate potenzialmente più forti, con i paesi del Mare del Nord particolarmente esposti. Per la regione mediterranea si prevedono diminuzione delle precipitazioni e un aumento delle temperature, in particolare in estate, con una diminuzione delle risorse idriche. Gli incendi boschivi e gli impatti negativi del calore sulla salute e sul benessere umani aumenteranno, insieme alla propensione alle malattie trasmesse da vettori. Nella regione continentale, oltre alla riduzione delle precipitazioni estive, potrebbero aumentare il rischio di siccità, i rischi per la salute e la domanda di energia in estate. Minacce specifiche si verificheranno nelle zone costiere (innalzamento del livello del mare e possibile aumento delle mareggiate) e nelle regioni montuose (aumento delle temperature, diminuzione del manto nevoso, aumento del rischio degli insediamenti da alluvioni e inondazioni fluvialia causa della topografia, frane e cadute di massi). 

 

Legislazione europea contro il cambiamento climatico

Il 9 luglio 2021 è stato emanato il Regolamento (UE) 2021/1119, che sancisce l’obiettivo principale della neutralità climatica al 2050 e l’obiettivo intermedio della riduzione delle emissioni nette di gas serra di almeno il 55 per cento al 2030 (rispetto ai livelli del 1990). Il regolamento europeo include anche l’aumento degli assorbimenti di carbonio, in modo tale che le emissioni nette di gas a effetto serra, ossia le emissioni al netto degli assorbimenti, siano ridotte in tutti i settori dell’economia: industria, trasporti, edilizia, agricoltura, riscaldamento e raffrescamento, gestione e smaltimento dei rifiuti, uso del suolo e silvicoltura. A questo proposito, come riportato nella Comunicazione del 20 maggio 2020 “Dal produttore al consumatore per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente”, saranno ricompensati gli agricoltori che nell’ambito dei settori dell’agricoltura, della silvicoltura e dell’uso del suolo adotteranno iniziative finalizzate alla riduzione delle emissioni di gas serra e all’assorbimento di carbonio. Il regolamento sull'uso del suolo, il cambiamento dell'uso del suolo e la silvicoltura ha previsto quale obiettivo per gli Stati membri dell’Ue rimozioni nette di gas serra di 310 milioni di tonnellate di CO2eq entro il 2030, per evitare il disboscamento non sostenibile e proteggere le aree ad alto valore di biodiversità.


Per approfondire:

  • Una strategia "Dal produttore al consumatore" per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell'ambiente. COM(2020) 381 final.
  • Urban adaptation in Europe: how cities and towns respond to climate change. EEA Report No 12/2020.
  • REGOLAMENTO (UE) 2021/1119 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIOdel 30 giugno 2021che istituisce il quadro per il conseguimento della neutralità climatica e che modifica il regolamento (CE) n. 401/2009 e ilregolamento (UE) 2018/1999 («Normativa europea sul clima»). Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 243/1.

 

Foto d’intestazione: Carlo Alberto Campiotti