L’Unione europea ridisegna il suo sistema agricolo-alimentare
Il sistema agricolo-alimentare europeo contribuisce al 26 per cento dei consumi di energia finale e al 10 per cento delle emissioni di gas serra. È indispensabile lo sviluppo della “filiera corta” per ridurre i costi energetici e l’impatto ambientale legato alla produzione, trasformazione, trasporto e distribuzione dei prodotti
Il sistema agricolo-alimentare genera occupazione e reddito, tuttavia, a causa della pressione della globalizzazione dei mercati e dei cambiamenti negli stili di vita e nelle preferenze dei consumatori per gli alimenti trasformarti e pronti per il consumo, è notevolmente energivoro, con un consumo di energia finale superiore al 30 per cento a livello globale (Crippa et Al. 2021). I sistemi agricoli e l’industria del cibo necessitano di innovazione mirata a limitare i consumi di energia e soprattutto a contenere l’impatto ambientale in termini di emissioni di gas serra (30 per cento del totale delle emissioni a livello globale). A questo proposito, il Green Deal europeo e la PAC 2021 – 2027 prevedono lo sviluppo di un sistema agricolo-alimentare basato su paradigmi energetici, ambientali ed economici adatti a rispondere alle richieste di sostenibilità dei consumatori, delle imprese e, in generale, di tutta la società civile. Tra i principali obiettivi: la strategia sulla biodiversità per proteggere e ripristinare gli habitat e gli ecosistemi e la strategia “Farm to Fork” finalizzate alla riduzione dell’uso di pesticidi chimici del 50 per cento, alla promozione di almeno il 25 per cento della terra coltivata a biologico, alla riduzione dell’uso di fertilizzanti del 20 per cento e delle perdite di nutrienti del 50 per cento il 2030. Inoltre, si inseriscono all’interno della strategia la promozione dell’impiego di tipologie specializzate di sistemi agricoli verticali (agricoltura urbana), l’introduzione di buone pratiche e l’applicazione di sistemi di gestione dell’energia in linea con la norma ISO 50.001 e la Direttiva europea sull'efficienza energetica per ridurre le emissioni di CO2 del settore agricolo-alimentare (il 10 per cento dalla sola agricoltura e almeno un altro 10 per cento dall’industria alimentare) e per garantire la sicurezza e l’ammodernamento della filiera agroalimentare nella direzione della sostenibilità dei processi e dei prodotti (Figura 1).
Figura 1. Filiere del sistema agricolo-alimentare (Fonte: Rosenzweig et Al.)
Appare poi di preminente interesse anche la ridefinizione del territorio agricolo come binomio tra area urbana e area rurale e, conseguentemente, una maggiore considerazione per le risorse locali per rispondere alle richieste di sostenibilità sia energetica che ambientale da parte dei mercati nazionali ed europei. Di qui la necessità di un nuovo sistema agricolo-alimentare in grado di considerare pianificazioni territoriali innovative per valorizzare sia le fasce perimetrali delle aree urbana e rurale, sia lo sviluppo di filiere corte per consentire di diminuire i costi energetici ed ambientali associati alla produzione agricola, alla logistica del trasporto e alla distribuzione delle merci alimentari. In questo modo, si verrebbero a creare le migliori condizioni operative per il risparmio di energia e di acqua e per ridurre il consumo di suolo, gli sprechi alimentari e le emissioni di CO2 (Figura 2).
Figura 2. Fasi di un processo produttivo chiuso e controllato per l’agricoltura verticale
A favore dello sviluppo di filiere alimentari caratterizzate da impronta ambientale e climatica ridotte, le commissioni parlamentari europee AGRI ed ENVI hanno approvato la relazione sulla strategia “Farm to Fork” che, oltre agli obiettivi per l’agricoltura biologica, include norme di riduzione vincolanti per l’uso dei pesticidi e un reddito equo per le aziende che producono cibo in modo sostenibile. Tra le norme, anche quella che prevede l’estensione per i prodotti dell'obbligo delle indicazioni di origine o di provenienza europea, con il fine di garantire la tracciabilità e la sostenibilità dei prodotti e di tutta la supply chain.
Per approfondire:
- Cynthia Rosenzweig, Francesco N. Tubiello, David Sandalow, Philippe Benoit and Matthew N. Hayek. Finding and fixing food system emissions: the double helix of science and policy. Environ. Res. Lett. 16 (2021) 061002.
- COM(2020) 381 final. Una strategia "Dal produttore al consumatore" per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell'ambiente.
- Monforti-Ferrario F et Al. Consumo energetico nel settore alimentare dell'UE: stato di avanzamento e opportunità di miglioramento. EUR 27247. 2015. JRC96121.
- Crippa, M., Solazzo, E., Guizzardi, D. et al. Food systems are responsible for a third of global anthropogenic GHG emissions. Nat Food 2, 198–209 (2021).