Gruppo Winter school di Interfuture

A San Michele all’Adige un progetto di dottorato sul tema della difesa senza chimica. Protagonisti i “bioagrofarmaci

Lo scorso 18 febbraio alla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, in provincia di Trento, si è tenuto il meeting intermedio di Interfuture, il progetto europeo di dottorato industriale che coinvolge 11 studenti provenienti da 10 nazioni diverse all’interno di percorsi di ricerca e formazione condivisi tra otto istituti accademici (centri di ricerca ed università) e sei aziende che operano nella ricerca e produzione di biofertilizzanti e biopesticidi per il controllo di malattie e insetti che attaccano le piante di interesse agrario.


Si tratta di un dottorato assolutamente innovativo, coordinato dalla Fondazione Edmund Mach (FEM) e dal Centro Agricoltura Alimenti Ambiente, una struttura accademica congiunta Università di Trento-FEM, e finanziato dal programma europeo Horizon 2020, che anticipa a livello nazionale quanto il MIUR ha iniziato a fare con le nuove linee guida che semplificano i rapporti atenei-aziende e mirano ad incrementare i dottorati industriali.

Da tale iniziativa nasce un corso di dottorato dell’Università di Trento in convenzione con FEM, programmato a partire dall’anno accademico 2019/20. Una parte dei dottorandi svilupperà ricerche in collaborazione con finanziatori industriali con l’obiettivo di agganciare la ricerca di base alle esigenze dell’industria e fornire nuovo stimolo all’innovazione nell’ambito dell’agricoltura, dei prodotti alimentari e dell’ambiente.

Il network europeo di dottorato industriale è giunto a metà del suo percorso. La rete è costituita da importanti università e centri di ricerca europei e industrie che si occupano dello sviluppo di prodotti biotecnologici naturali per la fertilizzazione e la difesa delle colture da patogeni e parassiti. Undici sono i giovani ricercatori selezionati su un bando competitivo internazionale che si stanno formando nella ricerca, cercando di trasformare le loro scoperte scientifiche in altrettanti prodotti che potranno essere messi a disposizioni dell’agricoltura di domani. Il concetto alla base di tutte le loro ricerche è l’utilizzo di microrganismi e dei loro metaboliti come base di prodotti fitosanitari biologici, sicuri e biodegradabili. Nel meeting presso FEM si è svolto anche un momento di valutazione dell’avanzamento delle loro ricerche da parte di un esperto esterno nominato dalla Commissione Europea. Dopo questo importante passaggio, infatti, i giovani ricercatori completeranno il loro percorso con 18 mesi di ricerca applicata nelle aziende di riferimento.


Fonte:

Ufficio Stampa e Relazioni Esterne Fondazione Edmund Mach