Moratoria uso neonicotinoidi per la protezione del patrimonio apiario europeo

La Commissione europea ha adottato un provvedimento che prevede la moratoria di due anni all’uso di tre insetticidi: clotianidin, imidacloprid e tiametoxam, appartenenti alla famiglia dei neonicotinoidi e considerati dannosi per le api in Europa. Non si tratta di un divieto ma della sospensione dell’uso a partire da dicembre 2013 per due anni.

L’impiego dei neonicotinoidi viene, da molti studiosi, legato alla preoccupante moria di api e gli stessi apicoltori ne denunciano le conseguenze negative; nonostante ciò le case produttrici sono riuscite ad evitare il “bando” totale di tali prodotti e ottenerne, per ora, il restringimento dell’uso per due anni. La Commissione, con modalità da definire, riesaminerà la questione prima della scadenza della moratoria.

Poniamo in evidenza alcuni fattori importanti: l'impollinazione effettuata dalle api condiziona almeno un terzo dell’intera produzione agricola ovvero, un terzo del nostro cibo. Altro dato da non sottovalutare è che la moria di api viene tenuta sotto controllo in quanto oggetto di allevamento e fonte di reddito, ma è lecito pensare che muoiano anche altri insetti che sono alla base della catena alimentare di altre specie come rondini e anfibi di varie specie, che influenzano, a loro volta, i comportamenti e la presenza dei loro predatori.

Dopo la pubblicazione di un rapporto EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) all'inizio del 2013, che accerta rischi da neonicotinoidi per le api, la decisione su cosa fare spettava alla Commissione Europea. Essa, alla luce dell'orientamento emerso nella Commissione permanente sulla Catena Alimentare e la salute Animale, pur non maggioritario, e del parere espresso dall'EFSA ha deciso di limitare l'uso di tre principi attivi neonicotinoidi – clothianidin, imidacloprid e thiametoxam – per la concia dei semi e l'applicazione sul suolo e su colture che attirano le api. Il Regolamento di esecuzione (UE) n. 485/2013 della Commissione del 24 maggio 2013, prevede il divieto dei tre insetticidi per tutte le piante – compresi gli alberi da frutto – e le colture che attraggono maggiormente le api, ovvero mais, colza, girasole e cotone. Non potranno essere utilizzati prima della fioritura in nessuna forma (rivestimento delle sementi, granulati per il suolo o spray). Dopo la fioritura, invece, potranno essere usati, così come per le colture in serra e per quelle, come i cereali invernali, che sembrano non avere effetto sulle api.

Il bando nell'uso dei tre insetticidi entrerà in vigore il primo dicembre 2013 ed è, per ora, limitato a due anni, con possibilità di proroga. Al termine di questo primo periodo di prova, studiati gli effetti della sospensione, saranno valutate le azioni successive.

Inizialmente il comunicato stampa della Commissione europea (Direzione Generale Salute dei consumatori) aveva sottolineato il carattere transitorio del provvedimento, limitato a due anni. Il regolamento pubblicato in Gazzetta, invece, non prevede alcun automatismo: i formulati vengono revocati e non sospesi e le limitazioni introdotte potranno essere rimosse, solamente con un altro regolamento, se i risultati del monitoraggio e degli studi che i notificanti dovranno produrre entro la fine del 2014 daranno esito positivo.

Rimane aperta una problematica riguardante l'uso professionale. Infatti il regolamento riserva i formulati a base di thiamethoxam e di imidacloprid al solo uso professionale mentre il clothianidin ne viene escluso. Questa restrizione produrrà la revoca di 5 Prodotti per piante ornamentali a base di thiamethoxam e ben 15 a base di Imidacloprid.

Inoltre, entro il 26 novembre il ministero della Salute dovrà dettare i criteri cui dovranno sottostare i prodotti per uso non professionale.

Le autorità nazionali hanno la responsabilità di garantire che le restrizioni vengano applicate correttamente. Non appena saranno disponibili ulteriori informazioni, e al massimo entro due anni, la Commissione riesaminerà tale restrizione per tener conto degli sviluppi scientifici e tecnici.

Il Commissario europeo per la Salute e politica dei consumatori ha dichiarato: “Il mese scorso, a seguito dell'alto numero di rischi individuati dal parere scientifico dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare, mi sono impegnato a fare tutto il possibile per proteggere la nostra popolazione di api. Il provvedimento adottato oggi mantiene tale impegno e segna un altro passo importante verso un futuro più sicuro per le nostre api, che svolgono due ruoli fondamentali: non solo la produzione di miele, ma soprattutto l'impollinazione. Circa l'80% di tutta l'impollinazione è dovuto all'attività delle api, che è naturale e gratuita”.

Poiché i rischi, derivanti dall'uso dei tre insetticidi accertati da EFSA debbono essere decisamente evitati, è necessario che gli studiosi, gli agricoltori e le loro associazioni, si attivino per rendere definitivo il divieto dell’uso dei neonicotinoidi e per elaborare tecniche e strumenti diversi per la lotta ai parassiti.

Fonti: EFSA, Commissione Europea