009_01pero

“AGER Innovapero”: studi integrati per migliorare qualità e produzione del pero

Il progetto triennale “AGER Innovapero. Innovazioni di processo e di prodotto per una pericoltura di qualità”, coordinato dall’Università di Bologna, ha seguito diverse linee di indagine con studi integrati in campo e in laboratorio, con decisivi passi avanti nella ricerca. Il progetto si è concluso con la presentazione dei risultati a Ferrara, il 18 ottobre scorso, ma le sperimentazioni continueranno al fine di perseguire risultati più completi.
Per la sostenibilità delle produzioni si è affrontato il problema della maculatura bruna e della psilla. La maculatura bruna (malattia fungina causata da Stemphylium vesicarium) colpisce soprattutto le cultivarAbate Fetél e Conference.
Gli esperimenti effettuati sulla varietà Abate Fetél riguardano sia un approccio integrato in pieno campo, sia un miglioramento genetico in laboratorio.
L’approccio integrato mira ad intervenire sulle tecniche colturali, limitando l’insorgenza di condizioni ambientali favorevoli all'infezione fungina (umidità, presenza di ristagni idrici, scarso vigore dell’albero e clorosi) con un’adeguata gestione dell’irrigazione e della concimazione e, al tempo stesso, creando nei tessuti dell’albero le condizioni che ne aumentino la resistenza.
Le sperimentazioni in campo effettuate presso il Centro Sperimentale del Dipartimento di Scienze Agrarie di Cadriano (Bologna) hanno evidenziato che esiste una correlazione negativa tra la concentrazione di calcio nella foglia e l’incidenza della malattia sui frutti.
Sono stati quindi provati diversi trattamenti per aumentare la concentrazione del calcio nella pianta. Tuttavia, anche se si sono trovati metodi e modalità ottimali per ottenere tali aumenti, i trattamenti utilizzati non hanno ancora condotto a un aumento determinante della resistenza della pianta al patogeno.
Il programma di miglioramento genetico del pero si è svolto presso l'Università di Bologna e coinvolge i semenzali di una popolazione di pero derivata dall'incrocio Abate Fetél x Max Red Bartlett, varietà quest’ultima resistente al patogeno e derivata dalla William. Il gruppo di ricerca ha lavorato su quattro varietà per mettere a punto una mappa genetica sulla quale è possibile localizzare le regioni coinvolte nella resistenza al fungo. Ad oggi si può affermare che esiste una regione nel cromosoma 15 associata al carattere resistenza a S. vesicarium. Ulteriori studi e approfondimenti sono necessari per fornire dati più precisi e significativi.

La Psilla (Cacopsylla pyri) è un insetto fitofago la cui presenza sembrava mantenuta sotto controllo nella coltivazione dell’Abate Fetél grazie a tecniche di difesa integrata. Nelle annate 2011 e 2012, tuttavia, il problema si è ripresentato.
Conoscendo l'esistenza di varietà con scarse qualità organolettiche resistenti alla psilla, la ricerca di Innovapero si è concentrata sull’identificazione dell’elemento responsabile di tale resistenza per un conseguente impiego su altre varietà più commercializzabili.
Dagli studi effettuati finora è emerso che il fattore di resistenza è localizzato nel floema e probabilmente si tratta di un meccanismo di resistenza chimico.
Gli studi continueranno per tutto il prossimo anno.

Innovapero si è occupato anche di ottimizzare i protocolli di gestione idrica, creando un modello dinamico con il sistema IRRINET, fornito dal Consorzio per il Canale Emiliano Romagnolo (CER). Questo modello consiste in un sistema bilanciato che tiene conto dei parametri fisiologici della pianta e del terreno.

L’andamento della maturazione e lo stato di omogeneità/disformità delle partite al momento della raccolta è fondamentale per mantenere la qualità nel post-raccolta e per adottare la migliore strategia di frigoconservazione. Innovapero ha analizzato diverse combinazioni nesto/portainnesto e ha trovato che il portinnesto Adams è quello che ha garantito una maggiore uniformità di maturazione, così come la forma a V tra modalità di allevamento.

Per saperne di più:
AGER Innovapero
Depliant convegno conclusivo del progetto 
www.scienzeagrarie.unibo.it/it/ricerca/sistemi-colturali-sostenibili-delle-specie-arboree-da-frutto
Consorzio per il Canale Emiliano Romagnolo (CER)