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Horizon 2020 a sostegno della ricerca e dell’innovazione

Una opportunità per le imprese italiane che intendono innovare e per i ricercatori è l’approvazione a Strasburgo di Horizon 2020, il Programma Quadro  che incrementa il supporto alle PMI, al settore scientifico e alla ricerca sull’energia non fossile.
Il programma di ricerca contiene tre principali capitoli:

  • Leadership industriale (17 miliardi di Euro, 3,4 dei quali destinati alle PMI) per nuovi investimenti nel campo della biotecnologia e della tecnologia spaziale, e per l’accesso al capitale di rischio per le piccole e medie imprese che sviluppano processi innovativi.
  • Eccellenza scientifica (24 miliardi di Euro) per sovvenzioni a singoli ricercatori e nuovi investimenti in tecnologie e formazione per i futuri scienziati.
  • Sfide per la società (29 miliardi di Euro) per settori multidisciplinari che prevedono nuovi investimenti nella sanità, sicurezza, libertà, energia, trasporti, agricoltura e progetti dedicati alle azioni sul clima.

Parte anche il programma per la competitività delle imprese e PMI (Cosme) con uno stanziamento di 2,3 miliardi di Euro di cui 1,4 saranno utilizzati per facilitare l’accesso al credito per le PMI attraverso garanzie su finanziamenti fino a 150 mila Euro.
Novità anche per la rapidità di finanziamento: avranno una corsia preferenziale i progetti in grado di avere un impatto immediato sull’occupazione o altamente innovativi.
Ilperiodo tra la presentazione del progetto e il finanziamento dovrebbe riguardare un ambito di otto mesi.
La distribuzione delle risorse non prevede quote di fondi per ogni Paese. I fondi verranno erogati ai singoli progetti sulla base di una classifica stabilita da valutatori indipendenti. Il cofinanziamento da parte UE può arrivare al 100% dei costi diretti ammissibili per quanto riguarda la ricerca, al 70% per l’innovazione, a meno che non si tratti di ONG. Ogni bando avrà un termine di scadenza per la presentazione delle domande, che potranno essere formalizzate attraverso un portale unico. I primi bandi vengono ufficialmente lanciati l’11 dicembre.

Horizon 2020 sarà in stretta sinergia sia a livello nazionale che regionale con il 7° Programma di Azione Ambientale dell’UE, che guiderà le scelte politiche europee in materia di politica ambientale e climatica per i prossimi sette anni. Il Programma individua i seguenti obiettivi prioritari: protezione della natura, rafforzamento della resilienza ecologica, supporto alla crescita sostenibile a basso tenore di carbonio ed efficiente dal punto di vista delle risorse, e lotta alle minacce per la salute.

La commissione Europea ha promosso 22 programmi atti a promuovere prodotti agricoli all’interno della UE e nei paesi terzi. Gli stanziamenti sono di 70 milioni di Euro su 3 anni e la UE contribuisce per il 50%. Tra i progetti selezionati l’Italia compare due volte. La prima con il Consorzio della pera dell’Emilia Romagna, in unione con il Consorzio pesca e nettarina di Romagna e il Consorzio del radicchio di Treviso. Il secondo vede insieme il Consorzio di tutela del formaggio Stelvio con il Consorzio mela Alto Adige e il Consorzio tutela Speck Alto Adige. Il finanziamento totale ammonta a poco meno di 2 milioni di Euro.

Il 1° gennaio 2014 partirà ICT-AGRI-2 (Information and Communication Technologies and Robotics for Sustainable Agriculture) e durerà fino al 31.12.2017. Otto sono già i progetti che sono già stati finanziati, a due partecipa anche l’Italia:

  • ICT in grandi e piccoli allevamenti di mucche da latte, con la partecipazione dell’Università di Padova.
  • Impiego di tecniche affidabili e ambientalmente sane in agricoltura di precisione, con la partecipazione del Politecnico di Milano.

Per saperne di più:
Horizon 2020
7 Programma di azione Ambientale
UE Promozione Agricoltura
EU-PLF Smart Agricolture
APRE, agenzia per la promozione sulla ricerca europea