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Il progetto “multi attore” tra le novità importanti del Programma “Orizzonte 2020”

Il programma Orizzonte 2020 succede al Settimo Programma Quadro e riguarda il periodo 2014 – 2020. È il programma di innovazione e sviluppo più importante della Comunità Europea e presenta un budget superiore a quello precedente. Lo scorso 14 gennaio a Roma si è tenuto un convegno proprio per illustrare l’intero programma con attenzione alle novità, tra cui spicca la suddivisione dei progetti in “multi attore” e a “reti tematiche”.

I progetti “multi attore” consistono nella partecipazione, per l’intero periodo del progetto, di tutti gli utenti finali assieme ai soggetti coinvolti nella ricerca (agricoltori, divulgatori, ricercatori…). Infatti il coinvolgimento fin dalle prime fasi del progetto degli utenti finali, direttamente interessati a soluzioni innovative da applicare sul campo, dovrebbe portare a maggiore efficacia nella definizione degli ambiti di ricerca e sperimentazione, nella pianificazione e diffusione dei risultati.

I progetti "reti tematiche" mirano a favorire lo scambio di conoscenze in tutta l'UE. Hanno lo scopo di raccogliere le attuali conoscenze scientifiche e le migliori pratiche sul tema prescelto e quindi di sviluppare materiali informativi sui risultati che siano facilmente accessibili e comprensibili agli utenti finali.

I primi bandi sono stati pubblicati l’11 dicembre 2013. Per il 2014, nel quadro della priorità per le “Sfide per la società”, Orizzonte 2020 si concentra sullo sviluppo di tecnologie in grado di aiutare la società a dissociare i suoi attuali livelli di benessere dal consumo non sostenibile delle risorse coi conseguenti danni collaterali per l’ambiente. I temi che interessano anche l’agricoltura e i relativi stanziamenti sono:

  •  i rifiuti: una risorsa da riciclare, riutilizzare e da cui recuperare materie prime (73 milioni di euro);
  •  l’innovazione per le risorse idriche: promuoverne il valore in Europa (67 milioni di euro);
  •  sicurezza alimentare sostenibile (risorse stanziate per il 2014: 138 milioni di euro);
  •  crescita blu: sviluppare appieno il potenziale dei mari e degli oceani (100 milioni di EUR).

I primi bandi aperti riguardano soprattutto l’innovazione per le risorse idriche. In particolare la call  WATER-4b-2015 è completamente dedicata a questo tema. Bisogna presentare un progetto in unica fase sul tema di nuove soluzioni per la gestione idrica in agricoltura.
Anche il progetto in due fasi  WATER-2b-2015  riguarda l’agricoltura e si concentra sulle problematiche inerenti alla pressione crescente sul suolo, risorse idriche ed ecosistemi dovuta alla maggior richiesta di cibo, acqua, materiali ed energia. I progetti da presentare dovrebbero sviluppare modelli multidisciplinari che coinvolgano l’adattamento al cambiamento climatico, un impiego più efficiente di energia, suolo e acqua e un miglioramento della produttività agricola.
Anche il progetto in due fasi WATER-5c-2015  si concentra sulle problematiche relative all’approvvigionamento idrico e all’impiego dell’acqua. Questa volta l’acqua è vista come un bene comune; pertanto vengono richieste cooperazioni con paesi terzi.
Tra gli argomenti da sviluppare troviamo lo sviluppo di tecnologie, sistemi, strumenti e/o metodologie per gestire in modo sostenibile l’impiego dell’acqua in agricoltura.

Altro settore interessante è la gestione dei rifiuti all’interno dell’azienda agricola.
Gli inviti relativi al tema 7 dedicato ai rifiuti saranno lanciati nel corso del 2014.

Per l’acquacoltura si rimanda ai capitoli “Crescita blu: sviluppare appieno il potenziale dei mari e degli oceani” (Blue Growth: Unlocking the potential of Seas and Oceans). Alcuni inviti su questo tema sono già attivi.

Gli inviti già aperti hanno scadenza il 12/3/14 per i progetti a multi attore e il 26/6/14 per quelli a reti tematiche.

Per facilitare l’incontro tra gli agricoltori e gli altri attori si stanno adoperando le organizzazioni di settore, a partire dal Copa-Cogeca (fronte unito degli agricoltori e delle loro cooperative nell’Unione Europea).

La copertura dei costi può arrivare al 100%, come per il progetto di Ricerca e Sviluppo, per gli enti senza scopo di lucro e i partenariati composti da almeno tre organizzazioni provenienti da tre paesi diversi. I progetti possono altresì essere cofinanziati dal PEI (Partenariati Europei per l'Innovazione). La presenza di soggetti divulgatori è necessaria.

Per saperne di più:
Horizon 2020
Portale Call della Comunità Europea
Copa-Cogeca
Rete Rurale