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Gli agricoltori olandesi vendono energia al vicino. Un esempio da seguire

In Olanda, nel 2013, è stata creata Vandebron, una Start up che ha lo scopo di collegare direttamente i piccoli produttori, che sul loro terreno hanno una fonte energetica rinnovabile (pala eolica, pannello solare, impianto per il trattamento della biomassa o per il recupero dell’energia idraulica) che produce più di quanto l’azienda stessa consumi di energia rinnovabile, con i potenziali consumatori. Di fatto questa Start up è la risposta a due richieste di mercato da parte di:

  • produttori di energia, che si trovano ad avere un surplus di energia pulita e non sanno a chi o come venderla in modo redditizio;
  • consumatori, che desiderano optare per fonti di energia pulita di provenienza trasparente.

Vandebron ha proprio lo scopo di far incontrare la domanda con l’offerta. Questo collegamento avviene principalmente via web e si sostiene mediante il piccolo canone mensile che versano gli abbonati (consumatori).
I produttori che si iscrivono sono in genere agricoltori che sul loro terreno hanno una fonte di energia che produce più di quanto l’azienda consumi, come nel caso di Bernard e Karin Kadijk che, sul loro terreno hanno una pala eolica in grado di rifornire 600 famiglie della zona.
Altri agricoltori producono un surplus energetico sfruttando il vento, il sole, l’acqua o la biomassa.
L’energia prodotta può essere commercializzata sotto forma di elettricità che dal produttore viene direttamente venduta al consumatore. Ciascun produttore stabilisce il proprio prezzo e la durata del contratto.
Vandebron funziona semplicemente da contatto amministrativo e non percepisce percentuali sulla vendita ma solo una canone mensile di 5€ che il consumatore paga indipendentemente del consumo di energia. Oltre al canone e ai consumi, al consumatore viene chiesto di pagare anche il contributo per la manutenzione della rete di distribuzione (queste voci sono già normalmente presenti nella bolletta); in questo modo al produttore arriva il 100% dell’importo relativo al consumo energetico.

Il funzionamento dello scambio è molto semplice ed è più che altro di tipo amministrativo – finanziario. Infatti, non si crea nessun nuovo collegamento diretto tra il produttore e il consumatore, bensì si sfrutta la rete già esistente. Il produttore immette nella rete l’energia richiesta dal consumatore, il quale riceverà la sua energia direttamente dalla rete di distribuzione nazionale. In questo modo si tutela anche il consumatore stesso in quanto ha garanzia di continuità e stabilità del servizio.
Sia i produttori che i consumatori possono iscriversi mediante il sito web indicando il tipo di energia prodotta/richiesta e il tipo di contratto offerto/desiderato (durata, costi, quantità di energia…). Il consumatore potrà allora scegliere il proprio fornitore tra quelli proposti e quindi mettersi in contatto con lui. Attualmente sul sito sono presenti 12 produttori che riforniscono circa 20.000 famiglie.

Questo servizio funziona bene per l’elettricità, ma purtroppo non è applicabile al biogas. Infatti, la qualità del biogas prodotto a livello locale è nettamente inferiore a quella del gas distribuito dalla rete nazionale. Questa differenza determina l’impossibilità di commercializzare i due gas nella stesse rete di distribuzione.

Vandebron in Olanda è diventato il primo business redditizio presente su scala nazionale sulla produzione di energia rinnovabile.

Anche la legislazione italiana sta cambiando per permettere al privato di vendere il proprio surplus energetico. Attualmente è aperta una consultazione sulle regole applicative per la presentazione della richiesta e il conseguimento della qualifica SEU (Sistemi Efficienti di Utenza) e SEESEU (Sistemi equivalenti SEU) promossa dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) con scadenza il 25.11.2014.

Per saperne di più:

Vandebron (sito in olandese)
QualEnergia.it
Speciale Nuova Normativa

In allegato:
LaNuovaNormativaSEU.pdf
Consultazione.pdf
Delibera518_2014.pdf