Contro la siccità un progetto europeo H2020, guidato da Esri Italia
Un progetto di ricerca europeo, guidato da Esri Italia, cerca soluzioni che ottimizzino l'utilizzo delle risorse idriche in Italia e in Europa .
Il Progetto MOSES (Managing crOp water Saving with Enterprise Services), finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del progetto Horizon 2020 è finalizzato alla realizzazione di una piattaforma GIS (Geographic Information System) per supportare l'approvvigionamento e la gestione dell'acqua per scopi irrigui.
In particolare il Progetto si prefigge di favorire il risparmio dell'acqua, migliorare i servizi per i coltivatori e ridurre i costi, anche sotto il profilo energetico.
Esri Italia, azienda leader nel settore delle tecnologie geospaziali e dei sistemi GIS, svolge il ruolo di coordinatore in un team costituito da 15 partner europei e 1 partner indiano.
Per raggiungere gli obiettivi prefissati, la piattaforma GIS implementata grazie al progetto MOSES prevede l'integrazione di dati e modelli innovativi per le previsioni stagionali e per l'elaborazione dei dati satellitari derivanti dall'osservazione della Terra.
Favorire l'approvvigionamento intelligente e ottimizzato delle risorse idriche per scopi irrigui è anche un un'azione fondamentale nell'obiettivo di promuovere la mitigazione dei cambiamenti climatici, poiché facilita la gestione delle alluvioni e dei periodi di siccità.
La ricerca, della durata di 3 anni, sarà attuata in via preliminare in 4 aree pilota: Italia, Spagna, Romania e Marocco.
Il progetto è risultato vincitore di uno dei bandi riservati al settore "Acqua" del Programma europeo Horizon 2020, il più grande motore della ricerca scientifica mai esistito in Europa, che distribuirà fondi per 80 miliardi di euro in sette anni (2014-2020).
Esri Italia è disponibile a fornire alla stampa accesso ad alcune mappe del portale del progetto Moses relative alle analisi sui territori analizzati.
Questo il portale del Progetto moses-project.eu/moses_website/
Per maggiori informazioni www.esriitalia.it
Fonte; Ufficio Stampa Esri Italia, Paolo Osso