L'ingegnere Roberto Moneta

La cultura della sostenibilità passa dai giovani. Intervista a Roberto Moneta, AD GSE

Formare le giovani generazioni sui temi dell’efficienza energetica e dello sviluppo sostenibile è tra gli obiettivi del Gestore Servizi Energetici (GSE). Numerose le iniziative portate avanti con pubbliche amministrazioni, Comuni ed Enti Locali per comunicare l’importanza di adottare comportamenti responsabili verso il consumo di energia. Ne parliamo con Roberto Moneta, Amministratore Delegato del GSE. 


Ing. Moneta, quali sono le iniziative del GSE orientate a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’efficienza energetica e dello sviluppo sostenibile?

Partecipiamo a numerosi incontri divulgativi e convegni sul tema, come ad esempio quello organizzato dall’ASviS (Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile) lo scorso 24 maggio a Roma, nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019. In quell’occasione abbiamo avuto modo di discutere degli obiettivi 1 e 10 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che prevedono, rispettivamente, di “Sconfiggere la povertà” e “Ridurre le diseguaglianze” entro il 2030. Il GSE è impegnato su questi temi: a gennaio di quest’anno abbiamo lanciato, in qualità di partner tecnico, il progetto “Reddito Energetico” in Sardegna e, di recente, lo abbiamo esteso anche in Puglia.

 

Di che si tratta? 

Grazie al progetto “Reddito Energetico”, abbiamo attivato una virtuosa partnership con Enti Locali e imprese private per la fornitura di energia prodotta da impianti fotovoltaici istallati sulle abitazioni di famiglie a basso reddito.

 

Altre iniziative? 

Oltre al “Reddito Energetico”, stiamo sviluppando anche il progetto “Cara Sostenibilità”, anch’esso orientato all’efficientamento energetico e alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Nell’ambito di questo progetto, abbiamo avviato percorsi di formazione e integrazione nelle strutture pubbliche che gestiscono situazioni di fragilità e disagio.

 

In questo contesto la comunicazione sul consumo sostenibile di energia diventa fondamentale. Cosa fa il GSE a proposito? 

Il GSE porta avanti un’intensa attività d’interlocuzione e cooperazione con i potenziali artefici della sostenibilità attraverso la strutturazione di canali e occasioni di ascolto e di supporto per la risoluzione delle esigenze della Pubblica Amministrazione e degli Enti Locali. Promuoviamo percorsi di informazione rivolti ai più giovani. Con l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) organizziamo spesso corsi di formazione per i sindaci e i loro uffici tecnici sui temi della riqualificazione energetica degli edifici pubblici e dei meccanismi per incentivare l’efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili. Incontriamo regolarmente le Associazioni di categoria per trovare soluzioni ad hoc per venire incontro alle diverse esigenze degli operatori. Sempre al fine di supportare Comuni ed Enti Locali, abbiamo coinvolto Cassa Depositi e Prestiti (CDP), che ha attivato un nuovo strumento denominato Prestito Investimenti Conto Termico (PICT), disponibile dal 7 giugno.

 

In cosa consiste il PICT?

Il PICT è una nuova linea di finanziamento a lungo termine concepita per rendere più rapida la realizzazione degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici pubblici che hanno ottenuto il riconoscimento degli incentivi da parte del GSE. In sostanza CDP finanzia la parte dell’investimento non coperta dal Conto Termico, che mette a disposizione della Pubblica Amministrazione circa 200 milioni di euro all’anno per questo tipo di interventi; poi, una volta incassato l’incentivo, l’Ente Locale provvede al rimborso anticipato della corrispondente quota del PICT, senza alcun onere aggiuntivo. Il PICT rientra nel quadro degli obiettivi 7 (“Energia pulita e accessibile”) e 11 (“Città e comunità sostenibili”) dell’Agenda 2030 che, tra i loro target, prevedono anche il miglioramento dell’efficienza energetica e lo sviluppo di modelli di urbanizzazione sostenibili.

 

Torniamo al tema della formazione. Sarebbe utile educare i giovani ai temi dell’efficienza energetica e dello sviluppo sostenibile a partire dai banchi di scuola?

Tra gli obiettivi del GSE vi è anche quello di formare le nuove generazioni su questi temi. Da anni, attraverso il progetto “GSE incontra le scuole”, formiamo giovani studenti preparandoli a pensare a un futuro sostenibile. Siamo convinti che il loro comportamento, unito al loro entusiasmo, siano i veicoli più efficaci per educare noi tutti ad aver cura del nostro pianeta. Nel solo 2018 abbiamo incontrato oltre 4.200 studenti di 40 scuole italiane, mentre lo scorso 5 giugno abbiamo ospitato la quarta edizione del concorso “RiciClick”, nell’ambito del quale sono stati premiati gli studenti provenienti da alcune scuole di Casal di Principe, Casapesenna, S. Cipriano D’Aversa, S. Marcellino, S. Maria La Fossa e Villa Literno.

 

Figura 1. Cartellone con il logo del GSE realizzato da alcuni studenti che hanno partecipato al concorso RiciClick

 

Sono tutti comuni in provincia di Caserta. Un’area complicata.

Si tratta di un’area complicata e che in passato era purtroppo conosciuta come “Terra dei fuochi” . Oggi, però, anche grazie al lavoro del consorzio Agrorinasce, promotore dell’iniziativa, stanno fiorendo idee orientate al riuso e al riciclo delle materie prime. Laddove prima si bruciavano rifiuti nocivi, ora si promuove la cultura della sostenibilità ambientale. Inoltre, in collaborazione con l’ENEA abbiamo avviato un percorso per sviluppare un servizio dedicato alle scuole che prevede interventi di riqualificazione energetica mediante l’utilizzo di strumenti d’incentivazione gestiti dal GSE. Insieme agli interventi di riqualificazione energetica vogliamo anche stimolare comportamenti consapevoli e diffondere la cultura della sostenibilità tra gli studenti, i docenti e il personale scolastico, al fine di valorizzare il ruolo della scuola che, crediamo sia il principale veicolo di cultura e di educazione del nostro Paese.


Autore delle foto: Andrea Campiotti