“L’opificio teatrale: dalla materia prima al prodotto finale”. Nasce la Compagnia Giovani del Teatro de LiNUTILE
Leonardo Bianchi, Marina Ceccon, Gilberto Rasia, Greta Romanello, Giorgia Serra, Marta Tridello, e Silvia Zanetti, i giovani attori della neonata "Compagnia Giovani del Teatro de Linutile" si apprestano al debutto sul palcoscenico sabato 23 febbraio con “Grimm Story”, intrigante e colorato spettacolo con ambientazioni fantastiche tratte dall’immaginario pop. E per sfidare la superstizione sul viola che porta male al teatro, hanno proprio scelto quel colore per le loro divise.
La nascita della Compagnia Giovani, a giugno 2018, è frutto di un lungo lavoro che ha visto i giovani artisti e il Teatro de LiNUTILE impegnati su più fronti, non esclusivamente performativi. Questo risultato rientra anche tra gli obiettivi del progetto triennale “L’opificio teatrale: dalla materia prima al prodotto finale”, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando Culturalmente Impresa 2016. L’importante percorso di consolidamento organizzativo dell’Associazione Culturale LiNUTILE, maturato in anni di attività e la spiccata attenzione per la formazione artistica under 20, ha portato il Teatro de LiNUTILE infatti a concentrarsi anche sulla formazione non strettamente artistica per un eventuale inserimento lavorativo dei giovani, formatisi presso l’Accademia, nel proprio organico.
«Con “L’opificio teatrale: dalla materia prima al prodotto finale” – raccontano Stefano Eros Macchi e Marta Bettuolo – l’obiettivo che ci siamo posti è stato quello di valorizzare e rendere sistematici gli aspetti gestionali delle principali attività di cui il teatro si occupa fin dalla sua fondazione. Volevamo dare la possibilità ai giovani allievi dell’Accademia de LiNUTILE di sviluppare, oltre alla formazione teatrale, “dalla materia prima”, competenze in ambito gestionale, organizzativo, comunicativo grazie al loro inserimento lavorativo, “al prodotto finale”, all’interno delle progettualità dell’Associazione. Volevamo arrivare alla creazione di una sorta di “incubatore” di nuove professionalità nel mondo dell’impresa culturale».
A settembre 2016 è partito dunque un gruppo di lavoro di allievi dell’Accademia dai 16 ai 18 anni che hanno espresso la volontà di realizzare i propri percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro all’interno de LiNUTILE.
Il Teatro si è dunque speso per dare la possibilità ai giovani di migliorare – grazie alla formazione teatrale e gestionale – le proprie competenze trasversali (orientamento al risultato, gestione del team, pensiero sistemico, problem solving e comunicazione verbale) spendibili in ogni posizione professionale. Nel 2016 i ragazzi hanno realizzato la Stagione teatrale “Sto in fissa”, patrocinata dal Comune di Padova, dalla grafica alla scelta delle compagnie, con momenti di formazione da parte dei consulenti che collaborano con l’Associazione; sono stati inoltre coinvolti nell’ideazione e nella realizzazione di una campagna di crowdfunding a favore della realizzazione di laboratori esterni dedicati a tutti i giovani studenti dell’Accademia e hanno partecipato ad eventi site specific (“Museum Alive”, “Invito a Palazzo”). Il progetto “Autunno a teatro con l’Accademia de LiNUTILE”, realizzato con il contributo del Comune di Padova nell’ambito del progetto “La città delle idee” ha permesso loro di sfruttare le competenze acquisite anche sul fronte della didattica. Grazie alle azioni sviluppate il Teatro de LiNUTILE è diventato inoltre partner di Milano Playwriting Festival, festival teatrale che promuove la drammaturgia inglese tra giovani studenti delle scuole di teatro.
La prova del nove si terrà sabato 23 febbraio alle 21.00 al Teatro de LiNUTILE quando la Compagnia porterà in scena “Grimm Story”, testo che nasce con l’intento di far conoscere la produzione dei Fratelli Grimm sotto un’ottica diversa e dissacrante. Cogliendo gli spunti dati dalle fiabe per bambini della tradizione tedesca della prima metà dell’800, di cui i fratelli Grimm sono stati i maggiori esponenti, lo spettacolo porta in scena canti, filastrocche e brevi leggende meno note per stimolare la fantasia e la sensibilità dei bambini e coinvolgere e far riflettere gli adulti sui temi legati all’educazione infantile attraverso l’arma dell’ironia. Si replica poi il 5 marzo sempre a Padova e il 7 aprile a Bresseo.
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