Il canto selvatico

di Sigurd F.Olson,
traduzione di Sara Reggiani

Casa editrice Piano B 2023
Pagine 208
18 euro

“La conservazione di acque, foreste e vita selvatica ha a che fare con la conservazione dello spirito umano”, scrive Olson.

Sigurd F. Olson (Stati Uniti 1899 – 1982) nel 1964 partecipò alla creazione del Wilderness Act, atto con cui venne codificato il concetto che la wilderness è come “una zona dove la terra e la relativa comunità vivente non sono ostacolate dalla presenza dell’uomo; in cui l’uomo stesso è un ospite che non rimane, ma se ne va subito”. Si batté tutta la vita per la difesa della natura dall’uomo suo predatore.
Per più di trent’anni è stato una guida nei laghi e nelle foreste della regione del Quetico-Superior, tra lo Stato del Minnesota e quello canadese dell’Ontario. In quelle zone nordiche di confine è ambientato questo libro, sua prima opera. Comparso negli Stati Uniti nel 1956, è ora pubblicato in Italia. “Il canto selvatico appartiene al richiamo della strolaga, allaurora boreale e ai grandi silenzi di un territorio che si estende a nordovest del lago Superiore. Riguarda le piccole gioie, l’immutabilità e un senso della prospettiva rintracciabili in uno stile di vita legato al passato”. Si apre così il libro. Olson ha maturato l’idea che la natura trasmetta esperienze spirituali che l’uomo contemporaneo ha ormai perso per la sua vita sempre più movimentata se non frenetica. Il “Canto selvatico” è l’elegia della natura e di tutti i suoi elementi visti e sentiti durante il suo viaggio raccontato nello scorrere delle stagioni dalla primavera all’estate. Paesaggi, suoni, animali, spettacoli diversi a seconda della stagione. I venti di marzo, le melodie dei tordi simili a note gorgoglianti che ricordano il fluire dell’acqua prima delle piogge a metà aprile; il coro delle strolaghe, la Pasqua nella prateria traboccante del canto di migliaia di uccelli in armonia col suono dell’organo della chiesa che faceva un tutt’uno con l’ambiente fuori….In estate i viaggi in canoa, la magia della luna, fruscii, colori, odori, voli d’uccelli, l’incantesimo del silenzio all’alba; l’autunno tra oche selvatiche e scoiattoli, fino all’inverno e al suggestivo impatto coi lupi grigi e ancora gli splendidi panorami selvatici, immagini estatiche che evocano sensazioni profonde che solo una natura incontaminata può trasmettere.

Etta Artale

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