Conclusioni
Conclusioni
Il recupero di terre rare dai rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche è un’opzione considerata con sempre maggiore interesse in una situazione di mercato che vede, ormai da alcuni anni, il monopolio della produzione saldamente detenuto dalla Cina, la quale, tuttavia, dalla metà degli anni Duemila ha messo in atto una politica di forte riduzione delle esportazioni. Ciò, ufficialmente per la necessità di soddisfare il crescente fabbisogno interno e salvaguardare l’ambiente, in realtà, secondo alcuni,per motivi strategici: si ricordano spesso, a tale riguardo, le parole pronunciate nel 1992 da Deng Xiaoping: “Se il Medio Oriente ha il petrolio, la Cina ha le terre rare”…
Al di là della difficoltà di approvvigionamento di risorse minerarie, alla base dell’opportunità del recupero dai Raee vi sono comunque anche i vantaggi ambientali connessi ad una maggiore ecosostenibilità delle tecniche proposte (sebbene ancora da affinare) rispetto ai processi estrattivi. A ciò va aggiunto che dagli scarti in questione è possibile recuperare non solo le terre rare, ma anche metalli preziosi, quali oro ed argento: si pensi che da una tonnellata di cellulari é possibile ottenere150 grammi di oro, mentre da una stessa tonnellata di materiali estratti in miniera se ne ottengono solo 5 grammi [14].Se poi si considera che lanuova Direttiva europea impone, per i prossimi anni, un incremento notevole dei quantitativi di Raee raccolti, per cui si renderà disponibile una fonte potenzialmente significativa di metalli rari, appare quanto mai utile approfondire gli studi sulla fattibilità tecnica ed economica del recupero, considerando anche il numero di posti di lavoro che si potrebbero creare. Ovviamente, nella valutazione bisognerà tener conto di una serie di fattori fondamentali, quali la scelta delle tecnologie più appropriate e la dimensione ottimale degli impianti. Infine, andranno superate le difficoltà connesse alle pratiche burocratiche, che comportano spesso lunghi tempi di attesa per il rilascio dei necessari permessi da parte di Regioni o Province, problema quest’ultimo che nel nostro Paese non riguarda, tuttavia, soltanto il settore in esame.
Tabella 1 – Esportazioni di terre rare dalla Cina (in ton REO)
2005 |
65.609 |
2006 |
61.821 |
2007 |
59.643 |
2008 |
59.939 |
2009 |
60.145 |
2010 |
30.258 |
Tabella 2 – Raccolta di Raee nel2012 (intonnellateedistinti secondo i raggruppamenti definiti
dal Dm 185/2007 e dal D.Lgs. 151/2005)
Raggruppamento 1 – Freddo e clima (frigoriferi, congelatori, condizionatori ecc.) |
63.903 |
Raggruppamento 2 – Altri grandi bianchi (lavatrici, lavastoviglie, stufe elettriche, forni a microonde, ventilatori elettriciecc.) |
57.710 |
Raggruppamento 3 – Monitor e Tv |
76.501 |
Raggruppamento 4 – Consumer electronics (cellulari, prodotti Ict, fax,calcolatriciecc.) |
38.815 |
Raggruppamento 5 – Sorgenti luminose (tubi fluorescenti, sorgenti luminose a vapori di sodio ecc.) |
1.037 |
Totale |
237.966 |
Figura 1 – La miniera di Baiyunebo, nella Mongolia Cinese, uno dei luoghi più
inquinati al mondo (da Sher) [07]