Indagine della BEI sul Clima

Nella lotta ai cambiamenti climatici gli italiani credono di più nei cambiamenti radicali di comportamento che nell’innovazione tecnologica 


La BEI, Banca europea per gli investimenti, ha pubblicato i risultati della terza edizione dell’"Indagine BEI sul Clima", un’analisi approfondita su come i cittadini percepiscono i cambiamenti climatici. Condotta in partenariato con la società di ricerca di mercato BVA, l'Indagine della BEI sul Clima mira ad arricchire di contenuti informativi il dibattito generale sugli atteggiamenti e le attese dei cittadini in merito alle azioni per il clima. All’indagine hanno partecipato oltre 30 000 persone, intervistate dal 5 ottobre al 2 novembre 2020. A ciascun paese dei 30 interessati corrisponde un paniere rappresentativo di intervistati. 

 

  • Per il 41% degli italiani il modo migliore per contrastare i cambiamenti climatici è intervenire modificando radicalmente le abitudini individuali (nei consumi, trasporti ecc.), mentre per il 25% sono le innovazioni tecnologiche a essere determinanti su questo fronte.
  • L’83% degli italiani afferma che l'azione per il clima deve tener conto dei divari di reddito e delle disuguaglianze sociali.
  • Il 38% degli italiani desidera incrementare il telelavoro per ridurre gli spostamenti casa-lavoro e per combattere il fenomeno dei cambiamenti climatici.
  • Il 54% degli italiani è favorevole a migliorare i sistemi di riciclo e a vietare l’uso di prodotti fortemente inquinanti.

 

Per il 41% dei cittadini italiani modificare profondamente i comportamenti individuali è determinante nella lotta ai cambiamenti climatici. L’impatto più significativo per il 25% dei cittadini è dato dalle tecnologie, mentre per il 22% dagli investimenti pubblici e privati in progetti rispettosi del clima, e per il 12% dalla regolamentazione pubblica. L’83% degli italiani in ogni caso pone l’accento sul fatto che le azioni in campo climatico devono tener conto dei divari di reddito e delle disuguaglianze sociali.

I pareri degli europei sono difformi riguardo alle azioni di contrasto alla crisi climatica: mentre i cittadini in Portogallo (51%), Slovacchia (44%), Lussemburgo (43%) e Germania (42%) ritengono che la via maestra sia perseguire cambiamenti radicali di comportamento, per i cittadini dei paesi nordici conta di più l'innovazione tecnologica (40% in Svezia, 38% in Finlandia e 36% in Danimarca).

Per approfondire leggi i documenti allegati