* Lush supporta il progetto MedFever

Lush, brand etico di cosmetici freschi e fatti a mano, celebra giovedì 22 aprile la Giornata della Terra supportando l’importante progetto MedFever promosso da MedSharks, un’associazione dedicata allo studio e conservazione dell’ambiente mediterraneo, volto a monitorare il riscaldamento del mare. 


Gorgonie gialle

Per una settimana, a partire dal 22 aprile, i proventi delle vendita della crema viso e corpo Charity Pot di tutti i negozi Lush e su it.lush.com saranno interamente devoluti a MedSharks per la realizzazione di un progetto che si propone di comprendere gli effetti del riscaldamento climatico a partire dal monitoraggio della temperatura mare. Il mare, infatti, è a tutti gli effetti il termosifone del Pianeta, una grande riserva di calore che fornisce energia al clima. A volta anche troppa: estati sempre più roventi riscaldano il Mediterraneo e innescano temporali sempre più forti, rovesci che diventano bombe d’acqua, se non cicloni mediterranei. Ma quanto è caldo il Mediterraneo? Dallo spazio i satelliti stimano in modo abbastanza preciso la temperatura del mare, ma i sensori si fermano in superficie. Poco o nulla si sa di quanto accada sui fondali: pochissimi i termometri posizionati sott’acqua in tutto il Mediterraneo, perché molte sono le difficoltà intrinseche per i ricercatori di accedere in quell’ambiente.

 Una rete di sensori per affrontare i cambiamenti climatici

Nei prossimi giorni istruttori e guide subacquee di dieci centri immersione volontari, installeranno nel Mar Tirreno una rete di sensori che ogni quarto d’ora registrerà la temperatura del mare, a varie profondità. L’idea di questa rete di monitoraggio ‘volontario’ nasce da MedSharks, che da cinque anni registra costantemente le temperature in un’oasi sottomarina nel Golfo di Napoli. Negli anni questi dati, raccolti per lo studio del piccolo squalo gattopardo, hanno aperto a oceanografi e biologi una prospettiva pressocché inedita su quanto accade sotto il pelo dell’acqua: chi studia le correnti ha individuato onde di calore propagarsi in mare; chi si occupa del riscaldamento climatico ha trovato un registro prezioso per comprendere le cause, o concause, delle sempre più frequenti morie di mandrepore e gorgonie.  

La rete MedFever avrà stazioni in Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna, con subacquei-sentinelle pronte a cogliere, registrare e segnalare ogni cambiamento anomalo sui fondali.

Il nuovo progetto Med Fever sarà avviato grazie al contributo della Crema Charity Pot Lush, il brand inglese infatti devolverà il ricavato delle vendite della crema di questa settimana a MedSharks, un passo ulteriore nell’impegno dell’associazione, che già da cinque anni registra costantemente le temperature in un’oasi sottomarina nel Golfo di Napoli.


Gorgonie rosse


Astroides

I dati raccolti confluiranno nella rete pubblica T-MEDNet e consentiranno ai ricercatori di ogni specializzazione di osservare e comprendere meglio fenomeni di dinamica costiera di estrema importanza anche per l’ecosistema locale…. (Leggi il comunicato stampa allegato)