III 2.2 L’organismo europeo di revisione dei prodotti fitosanitari

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), istituita nel gennaio 2002, è un’agenzia europea indipendente che fornisce all’Unione Europea e agli stati membri informazioni utili per una corretta valutazione dei rischi relativi alla sicurezza di alimenti e mangimi. L’EFSA è finanziata dal bilancio dell’UE ma opera in modo autonomo dalla Commissione europea, dal Parlamento europeo e dagli Stati membri dell’UE.
Nel sistema europeo di sicurezza alimentare, la valutazione e la gestione del rischio sono due processi distinti. L’EFSA, in qualità di organismo incaricato della valutazione del rischio, elabora pareri scientifici e consulenza specialistica per fornire un solido fondamento all’attività legislativa e alla definizione delle politiche in Europa e per consentire alla Commissione europea, al Parlamento europeo e agli Stati membri dell’UE di assumere decisioni tempestive ed efficaci nella gestione del rischio.

La sfera di competenza dell’EFSA include la sicurezza di alimenti e mangimi, l’alimentazione, il benessere e la salute degli animali, e la protezione e la salute delle piante.
La Commissione Europea ha un programma di revisione per valutare la sicurezza di tutte le sostanze attive utilizzate nei prodotti fitosanitari nell’UE. Una volta che l’impiego di una sostanza viene approvato nell’UE, la sostanza viene inserita nella lista positiva delle sostanze attive consentita e gli Stati membri possono autorizzarne l’uso nei prodotti.
La lista dei prodotti ammessi è consultabile a questo link.

La valutazione del rischio cumulativo

L’attività dell’EFSA sulla valutazione del rischio cumulativo mira a sviluppare metodologie per valutare gli effetti cumulativi derivanti dall’esposizione dei consumatori ai pesticidi. Vengono esaminati quei gruppi di pesticidi dotati di struttura chimica ed effetti tossici simili per verificare se il loro impatto sulla salute umana debba essere valutato collettivamente piuttosto che singolarmente.

Nel luglio del 2013 è stata pubblicata dall’EFSA una metodologiaper classificare i pesticidi in gruppi per la valutazione cumulativa. L’approccio si basa sull’individuazione di composti che, in un dato organo o sistema, presentano proprietà tossicologiche analoghe. La metodologia impiega criteri generali per classificare i pesticidi in gruppi, con la finalità di ottenere la massima protezione dei consumatori.

L’individuazione di pesticidi da includere nei vari gruppi è un importante passo in avanti nei lavori già in corso all’EFSA per metter in atto la valutazione del rischio cumulativo, come prescritto dalla legislazione europea. Questo approccio verrà gradualmente esteso alla regolamentazione dell’uso dei pesticidi nell’Unione europea.

Per maggiori informazioni, vedere il sito sulla metodologia dell’EFSA.

La valutazione dei livelli massimi di residui

Il regolamento CE n. 396/2005 stabilisce i livelli massimi di residui (LMR) dei pesticidi autorizzati nei prodotti di origine animale o vegetale destinati al consumo umano o animale. I LMR sono i limiti superiori legalmente autorizzati della concentrazione dei residui di pesticidi all’interno o sulla superficie di alimenti o mangimi, sulla base di buone prassi agricole e della minima esposizione del consumatore necessaria a tutelare i soggetti vulnerabili. I LMR sono armonizzati a livello di UE per tutti i prodotti alimentari.
L’EFSA è l’organismo europeo di valutazione del rischio coinvolto nella procedura di fissazione degli LMR. L’EFSA pubblica una relazione annuale sui residui di pesticidi rilevati nell’UE, basata sulle informazioni derivanti dal monitoraggio e dai controlli ufficiali eseguiti sui residui di pesticidi negli alimenti, trasmesse dai 27 Stati membri dell’Unione europea e da due Paesi EFTA (Islanda e Norvegia). Nella relazione si riportano dati sulla valutazione dell’esposizione dei consumatori europei ai residui di pesticidi attraverso l’alimentazione.

In allegato:
Regolamento_396_2005.pdf


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