II 3.7 Approccio sistemico nella gestione dei suoli irrigati con acque reflue

La salvaguardia della vita acquatica e, in particolare la potabilità di questo elemento vitale, ha messo in ombra l’altro supporto indispensabile per il mantenimento della vita sulla terra, e cioè il suolo.

Esso, infatti, svolge il ruolo di “filtro” chimico-fisico e biologico. Ogni sistema teso a garantirne l’efficienza, dovrà tener conto:

  • dei sistemi di trattamento già esistenti o possibili in zona
  • della loro efficienza depurativa
  • della possibilità di disporre di diverse tipologie di reflui
  • del supporto dei consorzi di bonifica e delle associazioni degli agricoltori (gestione della distribuzione e adeguamento delle reti irrigue)

Il sistema scelto dovrà inoltre basarsi sul nuovo concetto di indicatori della qualità del suolo e della vulnerabilità dell’acquifero, incentrato su tre punti fondamentali:

  • le proprietà filtranti del terreno;
  • il livello di depurazione possibile in funzione dell’uso;
  • la vulnerabilità dell’acquifero interessato.

Questi tre punti sono strettamente interconnessi. Infatti, le capacità filtranti e depurative del terreno dipendono dal carico di nutrienti ed inquinanti in arrivo (grado di depurazione), mentre la vulnerabilità dei corpi acquiferi è condizionata dalle caratteristiche del suolo (barriera primaria), dai tempi di ricarica (diluizione degli inquinanti) e dalle capacità auto-depurative (stato biologico).

Dall’indagine preliminare emergono i seguenti dati:

 Indice N/O più alto dopo post-irrigazione (rallentamento nella mineralizzazione).

  • L’indice di umificazione B/E3, costante nel suolo non irrigato ( nei suoli agricoli il valore tipico è mediamente 1), tende ad aumentare in alcuni spessori del suolo irrigato (attivazione di un processo di umificazione in situ?).
  •  Il rapporto tra la parte alifatica e quella aromatica sembra mantenersi costante (il sistema tende a conservare le caratteristiche biologiche originali).
  • Le attività enzimatiche fosfatasi e beta-glucosidasi non mostrano cambiamenti significativi con i trattamenti.
  •  Lo ione ammonio risulta più basso dopo irrigazione.
  •  I due sistemi, pre-irrigazione e post-irrigazione, mostrano differenze che interessano soprattutto il sistema post-irrigazione.

Il reimpiego di reflui urbani in agricoltura deve fondarsi su criteri di sicurezza, nel rispetto della salute dell’uomo e di tutto l’ambiente in generale. 


vai a  Indice generale