III 3.5 Modelli di previsione sulla diffusione delle specie aliene invasive

Le specie si dicono invasive quando, superato il periodo di acclimatazione, mostrano capacità di espansione nel nuovo ambiente e provocano danni ecologici, economici e/o alla salute pubblica.

In tutta Europa si sta affrontando l’invasione di specie che sono intenzionalmente o accidentalmente trasportate dall’uomo al di fuori del loro areale biogeografico e si sono dimostrate invasive. Ci sono attualmente più di mille specie considerate invasive e tra queste specie ci sono numerosi insetti di interesse sia sanitario (ad esempio la zanzara tigre e la zanzara coreana) sia agricolo (ad esempio la Drosophila suzukii).

Per prevedere la diffusione di dette specie si usano dei modelli matematici. Il modello in uso fino a poco tempo fa aveva però parecchi limiti, infatti non era in grado di prevedere la variabilità della velocità di propagazione. Nuovi studi hanno portato alla formulazione di modelli più complessi in grado di fornire una previsione più realistica sulla diffusione delle specie invasive e quindi capaci di fornire indicazioni utili su come contrastarne la diffusione stessa.

Modello svizzero di previsione sulla diffusione delle specie aliene invasive

Il nuovo modello svizzero si basa sul fatto che il processo demografico delle popolazioni è soggetto a delle variazioni che non dipendono direttamente dai fattori ecologici, infatti non tutti gli individui si riproducono allo stesso modo nonostante vivano nelle stesse condizioni. I ricercatori sono riusciti a descrivere tale fattore impiegando un calcolo delle probabilità applicato ad una funzione che permette di quantificare le differenze aleatorie e individuali a livello della riproduzione.
Il modello è stato testato in via sperimentale e ha dato una buona correlazione validando così il modello.

Questo stesso modello può essere impiegato anche per organizzare la ripopolazione di specie minacciate o in pericolo di estinzione.

 

Modello italiano di previsione sulla diffusione delle specie aliene invasive

Il nuovo modello svizzero si basa sul fatto che il processo demografico delle popolazioni è soggetto a delle variazioni che non dipendono direttamente dai fattori ecologici, infatti non tutti gli individui si riproducono allo stesso modo nonostante vivano nelle stesse condizioni. I ricercatori sono riusciti a descrivere tale fattore impiegando un calcolo delle probabilità applicato ad una funzione che permette di quantificare le differenze aleatorie e individuali a livello della riproduzione.
Il modello è stato testato in via sperimentale e ha dato una buona correlazione validando così il modello.

Questo stesso modello può essere impiegato anche per organizzare la ripopolazione di specie minacciate o in pericolo di estinzione.

Per maggiori dettagli vedi allegato


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