3.3.1. Un caso pratico: Green Spirit Farms
Un’azienda del Michigan (Stati Uniti) si è specializzata nella creazioni di fattorie verticali in stabili in disuso quali, ad esempio, edifici abbandonati, magazzini e grattacieli. A spingere l’azienda Green Spirit Farms – Sustainable Farming di New Buffalo (Michigan – USA) ad esplorare questa nuova frontiera c’è una visione globale molto chiara da parte del suo fondatore e presidente, Milan Kluko. La Green Spirit Farms vuole fornire alle comunità locali verdure con le seguenti caratteristiche:
- alta qualità;
- disponibilità di vendita a km zero rispetto alla produzione;
- assenza di pesticidi;
- varietà non OGM;
- prodotte in modo sostenibile;
- prezzo equo.
Le fattorie di Green Spirit Farms sono in grado di produrre verdure tutto l’anno con un “carbon footprint” minore rispetto ad una coltivazione analoga, ma effettuata in modo tradizionale e con una maggiore efficienza ambientale. Le fattorie verticali hanno infatti il pregio di minimizzare l’impatto degli eventi atmosferici estremi, che rappresentano invece un problema per le colture tradizionali. Essendo al coperto, la produzione risulta più stabile e prevedibile, e di conseguenza facilita la gestione degli approvvigionamenti e delle scorte. Ad esempio, si sa che in 3,3 m2 si possono produrre circa 40 kg di lattuga in 21 giorni, e le variazioni di tempi e rese sono minime.
Un fattore molto importante che ha spinto negli Stati Uniti il mercato delle fattorie indoor, è il problema dell’approvvigionamento idrico. Queste fattorie infatti abbattono il consumo di acqua del 96% rispetto a coltivazioni analoghe in California e addirittura del 99% rispetto a quelle dell’Arizona. Infatti, ogni pianta di lattuga nelle Green Spirit Farms consuma poco più di un litro di acqua per la sua crescita. Inoltre, il 95% dell’acqua presente nelle fattorie verticali viene riciclata.
Le fattorie verticali hanno inoltre un minor impatto sul terreno, possono consumare fino al 96% in meno di suolo.