5.3. Nuove varietà di vite resistenti
La Fondazione Edmund Mach da 16 anni sta lavorando per riuscire a selezionare varietà di vite che siano resistenti alle principali patologie, quindi siano idonee per una agricoltura sostenibile e/o biologica e, al tempo stesso, forniscano uve adatte ad una produzione vinicola di qualità.
La strategia seguita dalla Fondazione per raggiungere tali obiettivi è quella del miglioramento genetico delle cultivar stesse. L’impiego di varietà resistenti alle principali patologie comporta un impiego minore di fitofarmaci durante la coltivazione con conseguente miglioramento dell’impatto ambientale della coltivazione, ma anche una riduzione dei residui di prodotti chimici nelle uve. Quest’ultimo aspetto assume un particolare rilievo in quanto il concetto di qualità oggi tiene sempre più conto anche della salubrità dello stesso prodotto agricolo.
Cultivar di questo tipo possono trovare impiego immediato in vitigni situati in zone “sensibili”, ovvero posti in prossimità di abitazioni, scuole e altri luoghi di aggregazione, o “difficili”, ovvero in aree poco o per niente meccanizzabili che necessitano di interventi a mano o in condizioni di rischio per l’operatore (vigneti in pendenza).
Per l’ottenimento di varietà resistenti a oidio e peronospora, i ricercatori della Fondazione E. Mach hanno studiato dapprima le cultivar di vite resistenti a queste patologie, anche se non idonee alla vinificazione, e quindi le caratteristiche dei vitigni tipici del trentino sia di ambiente di fondovalle come di media o alta collina.
Quindi, i ricercatori hanno proceduto a selezionare un certo numero di varietà tramite incroci e miglioramenti genetici ottenibili tramite un’elezione clonale di varietà standard e resistenti.
Nel 2013 sono state impiantate le prime 12 varietà in via sperimentale sui terreni della Fondazione. Si parla di:
- Solaris, Aromera, Sauvignon gris, Muscaris, Helios e Bronner a bacca bianca;
- Cabernet Carbon, Cabernet cortis, Cabernet Cantor, Prior,Vinera, Monarch e Cabino a bacca rossa.
Nel corso del 2014, sempre in via sperimentale, si sono aggiunte altre varietà tra cui le cultivar Regent e Johanniter.
Le varietà ottenute da queste sperimentazioni sono da considerarsi nuove a tutti gli effetti e come tali devono sottostare alla procedura di iscrizione al registro nazionale primi di poter essere commercializzate.
Sei delle varietà sopra citate hanno completato la procedura di registrazione e sono state inserite nel registro nazionale. Queste cultivar sono:
Solaris