4.2. L’automazione delle analisi

Esistono dei dispositivi creati appositamente per analizzare in automatico il latte. Da queste analisi si ottengono informazioni sullo stato di salute delle vacche.
Piccoli campioni di latte vengono prelevati da ogni posta di mungitura o dal robot e quindi vengono inviati ad un’unità di analisi. Quest’ultima può essere in grado di misurare la concentrazione di:

  • progesterone
  • BHB
  • LDH
  • urea.

I risultati vengono quindi inviati al computer e inseriti nel software di gestione aziendale.
I quattro parametri sopra citati aiutano nella gestione della stalla in quanto:

  • la quantità di progesterone presente nel latte è proporzionale a quello presente nel sangue della vacca e quindi analizzandone la quantità è possibile avere indicazioni abbastanza precise su quando l’animale sia in estro e quindi procedere a una eventuale fecondazione. L’assenza di periodi di estro può essere indice di cisti follicolari e luteiniche, quindi anche in questo caso si ottengono delle informazioni utili per la gestione dell’allevamento.
  •  la concentrazione di BHB (Beta-idrossiButirrato) rivela se l’animale è in chetosi per un deficit energetico o per problemi metabolici.
  •  Il livello di LDH (Lattato-deidrogenasi) indica l’eventuale presenza di mastiti.
  • L’analisi dell’urea permette di individuare errori nella razione e di tenere sotto controllo lo stato sanitario dell’animale. Il suo sbilancio causa infertilità, zoppie, chetosi e acidosi.

Un sistema di questo tipo è commercializzato da DeLaval (Vedi figura)