5.2. Il pascolo estivo migliora le rese nelle vacche da latte

Il Centro di Ricerche Agroalimentari Finlandese MTT ha pubblicato di recente una tesi di dottorato che dimostra come il pascolo estivo rappresenti una valida alternativa al solo foraggiamento con insilato. Al di la del punto di vista etico, una buona pianificazione sulla rotazione tra insilato e pascolo ha comportato il mantenimento di alte resa durante tutto l’anno.

Nonostante le vacche al pascolo debbano raccogliere il foraggio in superfici estese, hanno una produzione di latte uguale o maggiore rispetto alle vacche allevate in stalla e foraggiate con insilato.

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Lo studio ha cercato di capire quali siano i fattori dietetici che influiscono sulla resa nelle vacche da latte. A tale scopo sono stati effettuati 9 diversi esperimenti in cui diversi gruppi di vacche sono state foraggiate in maniera differente. Ad ogni gruppo venivano somministrati supplementi alimentari in concentrazione variabile ma costanti tra 0 e 12 kg due volte al giorno. In 7 casi su 9 il concentrato era di origine industriale. Inoltre le vacche avevano libero accesso al pascolo o una disponibilità foraggifera pari a 19-25kg di materia secca a mucca al giorno.
Mentre mettere in relazione la quantità di supplemento e resa finale risulta facile e i risultati ottenuti sono in linea con i risultati già noti e pubblicati da altri, la ricerca è andata oltre cercando di determinare anche quali siano i fattori fisiologici che collegano la resa con il tipo di dieta.
Per poter monitorare il flusso dei nutrienti, si sono effettuati dei campionamenti di cibo presenti nel rumine e nell’omaso. Lo studio del flusso dei nutrienti permette di capire cosa succede nel rumine a seconda del tipo di alimentazione e quindi capire quali siano le differenze nel flusso dei nutrienti quando si parta da foraggio da pascolo e quando invece da supplementi concentrati.

Nella dieta sperimentale è stata inserita la strategia della rotazione tra pascolo estivo e svernamento in stalla. Il gruppo di controllo è stato nutrito in maniera analoga ma è rimasto sempre e solo in stalla.
La risposta all’impiego di concentrato è risultato in linea con ciò riportato nel materiale di riferimento. Inoltre, l’impiego di pascolo e insilato comporta una resa migliore rispetto al solo uso di insilato. Questo aumento della resa probabilmente è dovuto all’alto contenuto foraggifero dell’erba da pascolo.
Questo fattore si può spiegare soltanto con il fatto che per qualche ragione la mucca non può assorbire una quantità illimitata di foraggio dal pascolo. Tuttavia la fisiologia del rumine non limita la quantità di foraggio, quindi il limite deve venire la fattori legati con il pascolo. Una differenza può essere proprio il fatto che mentre al pascolo la vacca deve ricoprire un’area estesa per approvvigionarsi del foraggio necessario, in stalla il foraggio è servito sul posto.
Dagli esperimenti è emerso che la resa migliora si ottiene integrando pascolo e insilato, con un apporto da pascolo pari ad almeno 20kg/giorno di materia secca. L’integrazione dovrebbe quindi preferire un supplemento concentrato.
In queste condizioni si ottengono le rese migliori sia per produzione di latte sia per il peso delle vacche.