2.1.2. Studi sociali
Nel campo sociale, gli studiosi hanno analizzato le abitudini degli allevatori, veterinari e tecnici consulenti fin dal 1950, periodo in cui gli antibiotici sono entrati negli allevamenti. In quegli anni, gli antibiotici venivano mescolati negli alimenti in quanto capaci di aumentare e velocizzare la crescita del capo. Questa pratica fu vietata in Europa a partire del 2006 in quanto si è notata l’insorgenza di una resistenza batterica agli antibiotici. Il consumo di antibiotici rimane comunque abbastanza alto in quanto spesso sono usati in maniera preventiva su tutti i capi. Secondo le ricerche dell’INRA, diversi gli allevatori, veterinari e tecnici tendono spesso a sopravvalutare i rischi di malattia iniziando di conseguenza trattamenti antibiotici con eccessiva facilità. Le ricerche hanno però anche evidenziato l’esistenza di allevamenti che impiegano bassissime quantità di antibiotici pur mantenendo alte le rese. Risulta quindi di particolare rilevanza la divulgazione e diffusione di queste ultime metodologie per ottenere un allevamento più sostenibile.