2.1. La situazione in Europa e in Italia

L’Europa risponde alla richiesta di una maggior produzione di cibo dovuta all’aumento della popolazione e di una maggiore sostenibilità dell’agricoltura mobilitando agricoltori, scienziati, politici e ovviamente finanziamenti per sviluppare tecniche agricole alternative.

Il programma Orizzonte 2020, che succede temporalmente al 7° Programma Quadro, copre il settennio 2014-2020 e rappresenta il più grande Programma Europeo di Ricerca e Innovazione. La sezione del programma dedicata al settore agricolo-forestale si pone come guida nel trattare le tematiche e le sfide poste dal settore in un ottica di tripla prestazione, ovvero con obiettivi economici, sociali e ambientali.

La necessità di aumentare la produzione mantenendo l’integrità dell’area rurale sia nella salvaguardia dell’ambiente, sia nella qualità di vita e creazione di posti di lavoro, comporta l’adozione di un nuovo modello di agricoltura, ottenibile attraverso un approccio pluridisciplinare.
Da questo progetto globale si sviluppano altre strutture, quali ad esempio EIP-AGRI, ovvero una Partnership sull’Innovazione Europea (EIP – European Innovation Partnership) sul tema “Produttività agricola e sostenibilità”.

Quest’ultimo non è un programma di finanziamento, bensì rappresenta la chiave innovativa del processo che punta sulla cooperazione tra tutti gli attori del settore, sia pubblici sia privati, a livello regionale, nazionale ed europeo. Si vuole superare il modello lineare, dal laboratorio alla pratica, per arrivare ad un “modello innovativo e interattivo” che prevede la creazione di gruppi di lavoro multi – attore che lavorano su temi specifici. Oggetto di studio è certamente l’innovazione tecnologia ma molta importante anche quella non tecnologica e quella organizzativa e sociale.

L’agricoltura di precisione è vista come una delle migliori soluzioni per aumentare la produzione di cibo in un contesto di sostenibilità ambientale e, al tempo stesso, migliorare la condizione economica degli agricoltori.

Il progetto europeo dedicato al settore agro-alimentare, che combina le tecnologie di informazione e comunicazione (ICT) con la ricerca in agricoltura e robotica, è ICT-AGRI ERA-NET. Attualmente sono 18 i partner appartenenti a 16 paesi diversi che lavorano in questo progetto per ottimizzare l’equipaggiamento per l’agricoltura e l’allevamento di precisione: sensori high-tech, videocamere, monitor e robot.

L’agricoltura di precisione ha cominciato a diffondersi anche in Italia, soprattutto al nord, dove il supporto di Regioni e laboratori Universitari come il CRAST (Centro di Ricerca dell’Università Cattolica Sacro Cuore) di Piacenza ed enti di ricerca, tra cui l’ESA (Ente Spaziale Europeo) ne hanno facilitato la conoscenza e la diffusione. In questa area esistono diversi e validi esempi di come si può applicare e migliorare la tecnica adattandola ancora di più alle singole esigenze.

L’Italia inoltre partecipa al progetto AGRICARE (Introducing innovative precision farming techniques in AGRIculture to decrease CARbon Emissions) a cui partecipano Veneto Agricoltura (coordinatore), l’ENEA, l’Università di Padova – Dipartimento Territorio e Sistemi-Agroforestali, e la Maschio Gaspardo SpA. L’obiettivo di questo progetto europeo mira a realizzare un’agricoltura di precisione che permetta di contrastare fenomeni di degrado del terreno, di risparmiare risorse e ridurre la produzione dei gas serra.

Queste tecnologie forniscono la possibilità di impiegare le risorse (acqua e fertilizzanti) in maniera più razionale. I limiti sono dati dall’applicabilità di queste innovazioni, che si devono adeguare alla produzione agricola, e dall’agricoltore che deve imparare a usare tecnologie a volte complesse.
Per migliorare tecnologia e prestazioni è necessaria una condivisione dei dati raccolti anche con organismi di ricerca e istituzionali.


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