2. La salvaguardia ambientale quale elemento “sensibile”

La qualità ambientale dei processi e dei prodotti è considerata oggi in tutti i settori un fattore di competitività, grazie al diffondersi tra i consumatori di un notevole interesse verso i temi della ecosostenibilità, che li orienta nei loro acquisti spesso in maniera decisiva, ma grazie anche a considerazioni di convenienza economica da parte degli imprenditori, legata al ridotto impiego di risorse, al più facile accesso al credito, previsto in molti casi per le aziende che dimostrino di operare nel rispetto dell’ambiente, all’immagine pubblica più favorevole che queste ultime acquisiscono e al risparmio dei costi di disinquinamento che potrebbero dover sostenere in caso di contaminazione del territorio da esse causata. Dati recenti dimostrano che le imprese che più crescono e più riescono a creare occupazione sono quelle green e che il 44% delle aziende manifatturiere che effettuano ecoinvestimenti esporta stabilmente, contro il 24% di quelle che non lo fanno [03]. Tale realtà riguarda anche il comparto florovivaistico, nel quale da tempo sono stati introdotti marchi di ecocompatibilità: un’indagine condotta in Nord America da Veriflora, l’ente di certificazione ambientale del settore, ha rivelato che il 90% degli acquirenti è interessato ai prodotti eco-friendly e circa il 30% chiede espressamente articoli dotati di tale certificazione [04]. In Europa, sin dal 1995 è stato introdotto il marchio olandese M.P.S. (Milieu Project Sierteelt), che viene concesso a produzioni florovivaistiche realizzate secondo specifici disciplinari in grado di garantire un maggiore rispetto ambientale e al quale si adegua ormai buona parte dei produttori, anche extra-comunitari, interessati a mantenere o aumentare le proprie quote sul mercato continentale e mondiale [05].

Le soluzioni in grado di rendere più sostenibile dal punto di vista ambientale il processo produttivo sono essenzialmente quelle che puntano alla riduzione del consumo di risorse naturali e ad un minor ricorso alla chimica, con un impiego più contenuto di fonti energetiche convenzionali, di acqua, fertilizzanti, diserbanti e, in generale, di fitofarmaci di sintesi. Nel seguito ci soffermeremo, in particolare, sul ruolo che possono svolgere la solarizzazione e la biofumigazione nel controllo di parassiti ed infestanti, su alcune modalità di fertilizzazione più ecosostenibili e su taluni materiali plastici innovativi per la copertura delle colture protette.