cento passi per volare

Cento passi per volare

Edito con la collaborazione del CAI


Cento pagine di sensazioni da percepire con tutti i sensi: suggestioni, emozioni, sentimenti. Sembra un libro per ragazzi adolescenti sia nella veste grafica che per i contenuti descritti nella sovra copertina, ma il lettore adulto riesce a cogliere in modo naturale elementi che, pur transitando attraverso la fantasia, descrivono in modo puntuale le percezioni del protagonista. Lucio ha un nome che richiama la luce ma è cieco e, pur nel suo essere cieco, apre gli occhi a quanti gli stanno accanto. La zia che lo accompagna per la prima volta sulle Dolomiti e percepisce la responsabilità di liberarlo dalla sciarpa di seta con cui se lo legava al polso; la coetanea che taciturna e silenziosa percorrendo lo stesso sentiero comprende quanto sia più acuta la vista di Lucio rispetto alla sua; e quel protagonista niente affatto secondario, “Zefiro”, pulcino d’aquila salvato proprio da Lucio, dall’acutezza del suo udito e dalla sua capacità di orientarsi nel mondo dei suoni. Un romanzo che stimola nel lettore la capacità di ascoltare con tutte le nostre finestre sul mondo: ascoltare con la pelle la carezza del vento, ascoltare con il naso il profumo degli abeti, ascoltare il grido delle aquile alla ricerca del loro pulcino e vederle libere e possenti nel cielo. Cento passi separano il rifugio dal Balzo del Ghiro, uno strapiombo da cui secondo la leggenda, un ghiro ha messo le ali per volare, cento passi perché un cieco possa, attraverso gli altri sensi e un fido cane, affacciarvisi e percepire il vento che gli scompiglia i capelli. Un libro che apre spiragli di luce sul mondo della diversa abilità, dell’adolescenza e della natura.

Alberta Vittadello