Il programma “The Positive Cup” di Nespresso ha registrato altri notevoli risultati nel 2017

Il progetto  "The Positive Cup", attivo in Italia dal 2011 grazie alla collaborazione tra Nespresso, CIAL, Federambiente e il CIC (Consorzio italiano Compostatori), consente ogni anno di recuperare e destinare ad una seconda vita le capsule usate, riciclando i due materiali di cui sono composte: l’alluminio e il caffè residuo. Dalla sua attivazione il progetto ha permesso di raccogliere 2.062 tonnellate di capsule I

Grazie alla collaborazione con Banco Alimentare e alla partecipazione di tutti i consumatori, è stato possibile recuperare risorse importanti nel contesto di un approccio di economia circolare.

Per partecipare attivamente al progetto e conoscere nel dettaglio tutti i punti di raccolta Nespresso è possibile visitare i siti web:

www.nespresso.com/it/it/pages/store-locator#RECYCLING
/www.bancoalimentare.it/it/lombardia

  

Wineleather

“Filato dal vino”, un progetto Vegea per la produzione di tessuti innovativi

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Lo scorso 28 novembre Vegea, l’azienda che produce biomateriali innovativi per i settori moda e design, è stata premiata al Parlamento Europeo di Brussels nell’ambito della “European TOP 50 competition”, una competizione che ogni anno seleziona le 50 migliori idee d’impresa del nuovo millennio, tra migliaia presentate da tutto il Continente. Per l’azienda è stata una grande occasione per lanciare un nuovo prodotto.  Lo ha presentato Francesco Merlino, fondatore e direttore tecnico di Vegea.

La nuova ricerca è incentrata, oltre che sulla realizzazione di tessuti spalmati biobased alternativi alle pelli animali e sintetiche, anche sullo sviluppo di filati per la creazione di nuovi “tessuti dal vino”, andando ad utilizzare una materia totalmente vegetale e rinnovabile. In collaborazione con le cantine vinicole, Vegea  sta infatti lavorando all'importante progetto di valorizzazione, oltre che dei semi e delle bucce dell’uva, anche dei residui di potatura delle viti. Questi contengono composti polifunzionali dai quali si può produrre un filato innovativo da utilizzare per i settori moda, arredo e auto.

Ogni anno dalla potatura delle vigne con le quali Vegea collabora, si ricavano 1200kg di tralci per ettaro. «Per rendersi conto della grande scalabilità del progetto basta pensare che solo in Italia sono presenti circa 650.000 ettari di vigne, e nel mondo 7,5 milioni di ettari», ha detto Francesco Merlino.

« È un onore essere stati selezionati come modello virtuoso di economia circolare che risolve le problematiche connesse al sistema economico lineare sempre più insostenibile, inefficiente e costoso in quanto produce rifiuti, inquinamento e sfruttamento delle risorse naturali», ha commentato ancora Merlino.


Vegea nasce nel 2016 a Milano come azienda produttrice di biomateriali da utilizzare nei settori moda, arredo, automobile e trasporti. I due fondatori sono Gianpiero Tessitore, architetto, e Francesco Merlino, chimico industriale. Da gennaio 2017 l’azienda è insediata presso Progetto Manifattura, incubatore clean tech di Trentino Sviluppo e polo dell’economia circolare.

Un grande esempio di Made in Italy, quello di Vegea capace di unire due grandi eccellenze italiane: moda e vino conosciute in tutto il mondo come icone di stile, per l’alta qualità dei prodotti e la grande tradizione artistica e manifatturiera.

  

Evolvere raggiunge il traguardo della certificazione B Corp

11 dicembre 2017 – Evolvere,società leader nel settore della generazione distribuita che propone un nuovo modello energetico basato su green e sharing economy, è entrata a far parte della comunità mondiale delle B Corp, o Certified B Corporation: aziende che rispettano volontariamente i più alti standard di scopo, responsabilità e trasparenza, usando i risultati di business come forza positiva per contribuire alla soluzione dei problemi ambientali e sociali.
 
Il prestigioso traguardo raggiunto da Evolvere è stato ufficializzato dall’ente certificatore B Lab e annunciato lo scorso giovedì 23 novembre durante una cerimonia presso l’Impact Hub di Milano. Ad oggi, in tutto il mondo, su oltre 70 mila richiedenti, sono state 2.300 circa le aziende che hanno superato positivamente l’esame. Tra queste società “illuminate” c’è ora ufficialmente Evolvere, che nasce proprio con l’obiettivo di condividere con i suoi clienti il vantaggio economico e ambientale conseguito grazie all’uso intelligente dell’energia e della tecnologia. L’azienda – prima in Italia nel mercato della generazione distribuita con un portafoglio composta da più di 10 mila clienti-prosumer e altrettanti impianti fotovoltaici sul tetto di edifici privati – ha iniziato meno di un anno fa il percorso che le ha permesso di certificarsi come B Corp. 
 
 
“L’obiettivo di Evolvere è creare delle community energetiche i cui membri possano condividere buone pratiche di utilizzo dell’energia, sostenibili dal punto di vista economico e ambientale. – dice Gian Maria Debenedetti, AD di Evolvere. “I clienti sono nostri partner, consumatori evoluti e prosumer che autoproducono l’energia che utilizzano per la propria abitazione. Attraverso soluzioni innovative e tecnologicamente evolute rendiamo concreto il risparmio energetico, a favore del singolo, della comunità e dell’ambiente. Inoltre, grazie alla partnership con Prestiamoci – società leader nel social lending – permettiamo a tutti di contribuire alla diffusione della generazione distribuita finanziando l’impianto di altri cittadini o colleghi, in cambio di rendimenti importanti.”
 
 
Evolvere è stata sottoposta alla valutazione oggettiva di parametri inerenti diverse aree in cui la società è coinvolta – governance, ambiente, dipendenti, comunità degli stakeholders – tramite la compilazione del protocollo di misurazione delle performance Benefit Impact Assessment (BIA), un questionario dinamico con un numero di domande variabili a seconda della specifica realtà aziendale. Ha ottenuto così un punteggio superiore alla soglia stabilita per l’assegnazione da parte dell’ente no profit statunitense B Lab della certificazione B Corp e l’ingresso ufficiale nella comunità delle aziende che mirano ad essere migliori per il mondo.
 
 
“La certificazione B Corp è per noi motivo di grande soddisfazione perché riconosce in modo ufficiale e indipendente i valori su cui si fonda la nostra azienda. I criteri considerati per ottenere la certificazione B Corp sono legati a pratiche che sono parte di Evolvere fin dalla sua fondazione. Siamo orgogliosi che un prestigioso ente non-profit americano (B Lab) abbia riconosciuto la validità del nostro approccio e, attraverso il conseguimento della certificazione, sia emerso chiaramente quanto ci rispecchiamo in tale modello “illuminato” d’impresa”, conclude Elena Montironi – Responsabile sviluppo.