III 1.6 Le vie d’ingresso nell’organismo

Le vie d’ingresso nell’organismo dei pesticidi sono tre: aerea, cutanea e orale.

Per gli agricoltori la via principale è quella cutanea, che supera di 100 volte l’esposizione per via aerea. L’esposizione cutanea non risulta essere ovviamente uniforme, infatti dipende dal tipo di lavoro svolto da ogni operatore. La parte del corpo maggiormente esposta dipende dal tipo di impiego e dal ruolo dell’operatore.
La contaminazione può avvenire durante:

  • il trasporto
  • lo stoccaggio
  • la preparazione della miscela da applicare
  • la distribuzione
  • la pulizia del materiale impiegato nella distribuzione

L’impiego di indumenti idonei purtroppo non garantisce una protezione assoluta anche in assenza di incidenti.
Gli agricoltori che impiegano fitofarmaci in zone chiuse, quali serre o silos, oppure che applicano fumiganti, saranno maggiormente sottoposti ad una contaminazione per via aerea.

In generale, per i non addetti ai lavori, la contaminazione avviene principalmente per via orale, ovvero per via alimentare.

NSERM 2013    2013 "Pesticides: Effets sur la santé",  sintesi e pubblicazione completa (in francese)


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II 1.1 La qualità delle acque irrigue e la natura dei rischi connessi al loro utilizzo

I rischi potenziali connessi all’utilizzo delle acque irrigue e le relative limitazioni d’uso sono riconducibili essenzialmente a tre differenti categorie:

  • Rischi legati alla presenza di elevate concentrazioni di sali. Tale condizione si riflette in una minore disponibilità per la pianta dell’acqua presente nel terreno in risposta a variazioni del potenziale osmotico della soluzione circolante.
  • Rischi legati alla presenza di elevate concentrazioni di sodio. La progressiva sodicizzazione del complesso di scambio provoca una riduzione della velocità di infiltrazione dell’acqua nel terreno.
  •  Rischi legati alla presenza, oltre certi limiti, di elementi tossici quali il boro, il litio, il cloro, i metalli pesanti, residui di fitofarmaci ecc. la cui presenza può determinare fenomeni di tossicità in specie vegetali sensibili.

A volte l’effetto negativo su determinati aspetti si riflette in un effetto positivo su altri; è il caso della presenza di sali in elevate concentrazioni. Tale condizione si riflette negativamente sulle colture sottoposte ad irrigazione con tali acque, ma nello stesso tempo, si manifestano azioni positive sulle caratteristiche fisiche del terreno in relazione all’effetto flocculante esercitato sulle particelle colloidali. Ciò porta alla formazione di aggregati più stabili, in grado di migliorare la struttura, favorire un miglior drenaggio ed un più efficiente scambio gassoso con l’esterno.

 


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