Foto ewitt

Seconda edizione di Ewit, il progetto di cooperazione tra Europa e Africa sulla gestione dei RAEE

Ewit – il progetto di cooperazione tra Europa e Africa sulla gestione dei RAEE e del valore di oltre 1,6 milioni di euro, coordinato dal Consorzio Remedia – arriva alla seconda fase che prevede una serie di incontri di disseminazione organizzati sul territorio africano nelle città Choma (Zambia), Abidjan (Costa d’Avorio),Johannesburg (Sud Africa), Kisii (Kenya). Le quattro città sono state coinvolte nel progetto e gemellate con altrettante città europee: per l’Italia è coinvolta Firenze, gemellata con la città sudafricana Johannesburg.

La prima parte del progetto è stata fondamentale per raccogliere il materiale necessario all’implementazione di un innovativo portale online ewit.site che comprende una sezione fruibile tramite log in da enti territoriali e altri stakeholder interessati alla governance dei RAEE su scala urbana in contesti di sviluppo.

In allegato il comunicato stampa di Rmedia e le schede delle quattro città africane

Efficienza energetica: 2,1 miliardi di euro dai fondi pubblici. Opportunità per le Imprese e gli Enti locali

Quali e quante sono le risorse finanziare pubbliche per gli investimenti in efficienza energetica? Se ne è parlato lo scorso 4 ottobre  nel corso di un incontro organizzato da GFINANCE, ISPRO e ISPROMEDIA presso la sede di Assolombarda a Milano.


Sono oltre 2,1 miliardi di euro i fondi potenzialmente utilizzabili per promuovere interventi di efficientamento energetico nel nostro Paese. In Europa oltre 194 milioni sono stati stanziati sul programma Horizon 2020 per finanziare la realizzazione di progetti di ricerca e innovazione nel biennio 2016-2017 e altri 145 milioni sul Fondo Europeo per l’Efficienza Energetica per investimenti con importo minimo pari a 5 milioni di euro. Si affianca a tali misure lo strumento comunitario Innovfin Energy Demo Project che supporta invece il lancio sul mercato delle tecnologie a basso consumo di carbonio.

A livello nazionale le risorse disponibili ammontano a 1,7 miliardi di euro. La quota più consistente, 900 milioni di euro, fa riferimento al rifinanziamento del Conto Termico 2.0, il meccanismo di incentivazione gestito dal GSE che sostiene l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Poco meno di 250 milioni di euro sono invece destinati dal Fondo Kyoto, tramite Cassa Depositi e Prestiti, per interventi di efficientamento energetico negli edifici scolastici. Si aggiungono all’elenco nazionale altri due strumenti nazionali che, pur non essendo esclusivi per il settore, consentono di ottenere un finanziamento per investimenti a finalità ambientale tramite i Contratti di Sviluppo, e per realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi nel settore dell’industria sostenibile a valere sul Bando per grandi progetti R&S del Fondo FRI.

Infine in Lombardia sono attualmente aperti due bandi regionali: il primo mette in campo ben 30,7 milioni per finanziamenti a tasso zero per i progetti delle pubbliche amministrazioni, mentre il secondo è dedicato alle piccole e medie imprese e prevede un contributo a fondo perduto per la realizzazione di diagnosi energetiche e/o l’adozione di sistemi di gestione ISO 5001.


I dettagli nell’allegato

Horizon 2020

GreenSolRes, un progetto europeo nel contesto di Horizon 2020

GreenSolRes è un progetto nato nel contesto di Horizon 2020  per produrre  solventi, resine e prodotti correlati da acido levulinico ricavato da scarti lignocellulosici e residui da coltura dei boschi o da agricoltura. Il progetto risponde all’urgenza a livello europeo di creare un modello innovativo di manifattura e industria libero da sostanze petrolchimiche.  L’acido levulinico è la sostanza chiave per il raggiungimento di tale obiettivo

GreenSolRes nasce su volontà di un consorzio guidato da GFBiochemicals.

Gli altri partner del progetto sono:

  • Henkel KGaA, Germania
  • Rheinisch-Westfälische Technische Hochschule Aachen, Germania
  • Leibniz-Institut für Katalyse e.V. Rostock, Germania
  • SYNCOM – SYNCOM Forschungs- und Entwicklungsberatung GmbH, Germania
  • Hybrid Catalysis BV, Olanda
  • Flemish Institute for Technological Research, Belgio

GFBiochemicals è il maggiore produttore a livello mondiale di acido levulinico e suoi derivati direttamente da biomassa su scala industriale. È presente a livello internazionale con sede a Milano; ricerca e sviluppo e uffici commerciali a Geleen, Olanda; uffici commerciali in Minnesota, USA; e due stabilimenti produttivi a Caserta e in Minnesota.
La società fu fondata nel 2008 da Pasquale Granata e Mathieu Flamini. Ha da poco acquisito la società statunitense Segetis.

GFBiochemicals ha sviluppato dal 2008 un metodo di lavorazione che abbatte i costi di produzione di acido levulinico, permettendo una produzione su scala industriale della molecola, per andare a sostituire il petrolio in prodotti come plastiche, solventi, prodotti per la pelle, tessuti, ecc. L’obiettivo per il futuro è una produzione di massa che sostenga la sostituzione del petrolio in ogni industria e area di applicazione.  

Il progetto GreenSolRes è supportato da Bio Based Industries, partnership pubblico-privata tra l’Unione Europea e il Consorzio Bio Based Industries del valore di 3,7 miliardi di Euro,  nata nel contesto di Horizon 2020: www.bbi-europe.eu/project/greensolres


GFBiochemicals ha da poco ideato il primo Master in Italia e Europa dedicato alla bio economia e all’economia circolare: BIOCIRCE – che si terrà da gennaio in 4 atenei in Italia, perché crede nel potenziale di un’economia sostenibile e quindi nell’investimento in formazione di giovani risorse che possano in futuro lavorare trasversalmente in diversi settori nel bio.