amianto_lastra usurata

Lombardia regione martire dell’amianto. Il punto sulle inchieste in corso

 

È Broni, in provincia di Pavia, la città italiana con la maggiore incidenza sulla popolazione di morti per amianto. Sede per sessant’anni degli impianti della Fibronit, azienda leader nella produzione di cemento-amianto, ha una incidenza di morti per amianto dell’82% rispetto alla popolazione, più alta di quella di Casale Monferrato.

È comunque tutta la Lombardia la regione maglia nera d’Italia per numero di mesoteliomi, il tumore sentinella dell’amianto: circa 5mila casi in quindici anni, ovvero circa un terzo del numero dei mesoteliomi registrati a livello nazionale con 801 casi sospetti registrati nel 2014 dal Registro Mesoteliomi Regione Lombardia. Se si contano poi anche i tumori polmonari e le altre patologie asbesto correlate (tumori agli organi delle vie respiratorie e tratto gastro intestinale, asbestosi e complicanze cardiocircolatorie) dovute all’esposizione al materiale killer, il numero dei morti in Lombardia è quello di una vera carneficina: circa 20mila dal 1 gennaio 2000 al 21 dicembre 2014, con un trend di crescita costante, con un’incidenza quindi tra i 1.300 e i 1.400 decessi l’anno.

Durante una recente conferenza stampa il presidente dell’Ona (Osservatorio Nazionale Amianto) l’avvocato Ezio Bonanni, ha fatto il punto della situazione in merito alle numerose questioni giudiziarie aperte nella città di Milano e nella Regione Lombardia e in particolare sul processo ATM  e sulle questioni discarica Cava Manara e Case popolari.

Per conoscere i dettagli leggi il comunicato stampa allegato

 

colazione sana

La colazione in estate? Leggera e digeribile. Le 10 regole dell’esperto per non sbagliare

In ufficio o in vacanza, su una spiaggia o in rifugio alpino, la colazione gioca un ruolo fondamentale per tutti. È importante partire con il piede giusto. Oggi gli Italiani sembrano averlo capito, come emerge da una recente indagine dell’Osservatorio DOXA/AIDEPI “Io comincio bene”. Nove italiani su dieci fanno la prima colazione e il numero di chi la salta passa negli ultimi due anni dal 14% al 9%.

Ma in estate come cambia il primo pasto della giornata? “Le parole chiave sono leggerezza e digeribilità” – consiglia Valeria del Balzo, biologa nutrizionista. Una colazione adeguata deve fornire l’energia necessaria per iniziare la giornata. Il giusto mix è composto da cereali, che apportano zuccheri a lento rilascio, latte o yogurt, e un frutto. Se in inverno abbiamo bisogno di calorie per affrontare il freddo, d’estate è importante non eccedere, fare attenzione agli alimenti grassi ed avere un buon apporto di liquidi.”

Su www.iocominciobene.it ci sono le regole firmate dalla professoressa Valeria Del Balzo, con tanti consigli utili e qualche avvertenza:

1.       Mai saltare la colazione. La regola numero 1, valida tutto l’anno, lo è ancora di più in estate. Con il caldo è fondamentale un primo pasto della giornata che assicuri un buon apporto di liquidi per scongiurare il rischio disidratazione.

2.       Per iniziare la giornata con sprint puntate sulla freschezza… anche delle bevande. Spazio dunque a latte fresco, con o senza caffè. Chi ha problemi di digestione può optare per un latte delattosato. Il latte contiene infatti acqua, proteine, grassi, zuccheri, vitamine e sali minerali. Bene anche lo yogurt. Per chi proprio di latte non ne vuol sentir parlare, si può scegliere un succo di frutta senza zuccheri aggiunti o un tè.

3.       Provate i cereali da colazione (fiocchi di mais e d’avena, muesli, cereali integrali o con l’aggiunta di frutta secca o frutti rossi) apportano zuccheri non solo semplici, ma anche complessi, che contribuiscono a modulare meglio la risposta dell’insulina.  Con i cereali, inoltre, si corre meno il rischio di eccedere con le quantità: generalmente ci si limita infatti a servirsene qualche cucchiaio,  mentre con una torta è più facile esagerare.

4.       Non  solo fiocchi di mais. Bene anche tutti gli altri cereali, come biscotti, pane, fette biscottate o prodotti da forno. La colazione tipica italiana è infatti quella che risponde meglio all’esigenza di bilanciare apporto energetico, limite calorico e soddisfazione del gusto. Anche in estate potete, dunque, continuare a consumare i vostri prodotti preferiti.

5.       Mai senza frutta. Apporta fibre, Sali minerali, vitamine, polifenoli, come antiossidanti, e acqua. L’estate è il momento migliore per introdurre questa buona abitudine. Se durante il resto dell’anno al mattino fatichiamo a lavarla, sbucciarla e consumarla con calma, in vacanza se ne possono apprezzare tutti i vantaggi.

6.       Occhio ai buffet. Sontuosi e ricchi di ogni leccornia ci accolgono al risveglio in hotel o villaggi e siamo tentati di assaggiare … tutto! E se resistere al richiamo di torte fragranti, croissant o marmellate di ogni colore è impossibile, cercate di contenervi e limitarvi. Assaggiate un dolce al giorno,  ad esempio, vi aiuterà a sentirvi soddisfatti ma senza eccedere. Abbondate con la frutta,  sfruttando l’ampia scelta che avete di fronte, non mixate dolce e salato e non scegliete alimenti troppo ricchi di grassi. Bacon e uova strapazzate lasciatele alla turista americana.

7.       Se siete in vacanza al mare attenzione a non appesantirvi troppo. Per voi è ancora più importante preferire una colazione digeribile e leggera. Se amate il salato optate per pane e pomodoro, che richiede un tempo di digestione non eccessivamente lungo.

8.       Se siete appassionati di montagna e il vostro programma prevede lunghe camminate e alcune ore in movimento, potete concedervi una colazione più ricca, con una fetta di dolce in più o del cioccolato.

9.       Se la vostra vacanza è invece in una città d’arte, non cadete nell’errore di una colazione-pranzo, con una grande abbuffata al mattino. Non cedete alle lusinghe dei pantagruelici buffet degli hotel: non è corretto saltare i pasti ed è meglio evitare di appesantirsi con una digestione laboriosa.

10.   Prendete il giusto tempo. Se siete in vacanza, il momento della prima colazione, abitualmente troppo spesso consumato di fretta prima di essere fagocitati dagli impegni giornalieri, può diventare un prezioso momento di condivisione per tutta la famiglia. Un’occasione ideale per sperimentare nuovi cibi, introdurre abitudini salutari e riappropriarsi del proprio tempo, soprattutto se fate parte di quella schiera di italiani che ingurgitano un caffè al volo prima di correre in ufficio.


 

“Io comincio bene” è una campagna sostenuta da AIDEPI (Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane), primo polo associativo del settore alimentare nazionale, che vive sul blog www.iocominciobene.it.  L’obiettivo è promuovere il valore della “buona” prima colazione attraverso la condivisione di storie, curiosità, informazioni che vedono protagonista il primo pasto della giornata, fondamentale per una corretta alimentazione.

Coreve_logo

Vetro: ottimi risultati per la raccolta differenziata in Italia, in particolare in Puglia e Calabria

Secondo i dati forniti da CoReVe – Consorzio Recupero Vetro la raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti di imballaggio in vetro in Italia sono aumentati anche nel 2015. La raccolta differenziata è cresciuta del 3,5% rispetto all’anno precedente raggiungendo 1.825.000 tonnellate.

In particolare, gli incrementi più significativi si registrano al Centro (+10,9%) e al Sud (+5,3%), mentre al Nord, dove la raccolta è consolidata, la crescita è stata più contenuta (+0,9%).

La raccolta pro capite più alta è stata quella del Nord, con 39,4 kg per abitante, seguita dal Centro con 26,4 kg/ab, mentre il Sud presenta un valore medio di 19,7 kg/ab, spinto in alto dalla Sardegna (38,7 kg/ab), dall’Abruzzo (29,3 kg/ab) ed anche dalla Campania (26 kg/ab), regioni che compensano il risultato della Sicilia (6,9 kg/ab)

Ottimo, invece, il tasso di sviluppo nel Sud, con una crescita del +22,3% in Puglia e del +29,5% in Calabria. Ma aumentano anche Molise (+15,4%), Abruzzo (+10,8%), Sicilia (+7,1%) e Basilicata (+3,5%).

Nel Centro, dove si registra la crescita relativa più significativa, da rilevare l’incremento della Toscana che è stato +19,4%, dell’ Umbria di +10,3% e del Lazio di +8,1%.

Le quantità riciclate a livello nazionale sono state 1.661.000 tonnellate con un incremento del 2,9% rispetto al 2014. Le quantità raccolte ma mandate in discarica, per effetto di conferimenti imprecisi, sono state però 164.000 tonnellate, con un aumento del 10%.

L’immesso al consumo degli imballaggi in vetro in Italia è stato di circa 2.343.000 tonnellate, con un aumento dell’1,9%.

Il tasso di riciclo, cioè il rapporto fra quanto riciclato e l’immesso al consumo, è stato del 70,9% (era 70,3% nel 2014).