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La Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella Scienza 2023

L'"International Day of Women and Girls in Science" fu istituito dall'UNESCO nel dicembre 2015 con l'intento di promuovere il pieno ed equo accesso delle donne e delle ragazze a tutti gli ambiti scientifici. Per l'UNESCO infatti l'uguaglianza di genere è  priorità globale. Garantire alle donne la possibilità di avere un’istruzione e piena capacità di far sentire le loro idee sono punti cardine su cui fondare lo sviluppo e promuovere la pace nel mondo.

Numerosissime le iniziative  nel mondo. Ecco un elenco di alcuni dei principali appuntamenti previsti in Italia, in presenza e in streaming.

*Da Pikaia, il Portale dell'evoluzione:

https://pikaia.eu/giornata-internazionale-per-le-donne-e-le-ragazze-nella-scienza-2023-gli-appuntamenti-in-programma/

*Università di Padova: "Donne nella Scienza 2023"

 In occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, e nell'ambito del palinsesto per le celebrazioni degli 800 anni Unipd, l’Università di Padova e la Fondazione Ricerca biomedica avanzata – VIMM promuovono la quinta edizione dell’evento "Donne nella scienza " evento reso possibile anche grazie alla Fondazione Marisa Bellisario. L'iniziativa è patrocinata dalla Regione Veneto e dal Comune di Padova. Sponsor: DompéUmana.

Ingresso libero, non è richiesta la prenotazione. Si accede dallo scalone di Arco Valaresso. 
Locandina

Science 4 Woman? Why not?! Sabato 11 febbraio ingresso gratuito ai musei Esapolis e MUSME per le studentesse dalla 1° Media alla V° Superiore

La Provincia di Padova ha scelto di celebrare la Giornata Internazionale delle Donne e le Ragazze nella Scienza dedicando un’iniziativa speciale alle ragazze, certi che con i loro studi e le loro scoperte cambieranno il mondo: sabato 11 febbraio, grazie alla straordinaria collaborazione con i musei Esapolis e Musme, le studentesse dalla 1° media alla 5° superiore potranno entrare gratuitamente nei due musei provinciali dedicati alla scienza. Un’opportunità preziosa, che punta a stimolare e far crescere la passione e la curiosità scientifica sin dalla giovanissima età».

 

Crisi climatica, denominazioni e biologico: la Slow Wine Fair fa il punto sul vino

Tre conferenze online 


Parte l’8 febbraio con la prima delle conferenze online, in cui produttori ed esperti discuteranno degli effetti del cambiamento climatico sulla produzione vitivinicola, il conto alla rovescia per la seconda edizione della Slow Wine Fair, in presenza a BolognaFiere dal 26 al 28 febbraio 2023. Organizzate prima della manifestazione per coinvolgere il maggior numero di appassionati, tecnici, professionisti e delegati della Slow Wine Coalition, le conferenze online della Slow Wine Fair  mettono a fuoco i principali temi al centro della manifestazione, anticipando il programma di incontri in presenza che si svolgeranno a BolognaFiere, nella Slow Wine Arena, realizzata in collaborazione con Reale Mutua, main partner della manifestazione e Sostenitore ufficiale di Slow Food Italia.

Il vino e la crisi climatica
Mercoledì 8 febbraio alle 18 

Come si affronta il cambiamento climatico a partire dalla cura del suolo? Quali segnali possono cogliere i viticoltori dalle viti? Quali sono i passaggi utili e fondamentali in vigna, in cantina e fino alla distribuzione per ridurre il proprio impatto sul clima? Lo abbiamo chiesto ad Adriano Zago, una laurea in Agraria all’Università di Padova e una specializzazione in Viticoltura ed enologia a Montpellier, da una ventina d’anni lavora come consulente agronomico ed enologico. Alla Slow Wine Fair, interverrà per affrontare il tema della crisi climatica in vigna insieme a Martina Broggio, consulente di viticoltura sostenibile, Franco Meggio, docente all’Università di Padova e Alberto Acedo, imprenditore biotecnologico ed esperto della Commissione europea. «Parleremo di tre ambiti: la pianta, il suolo e l’uomo. Cercheremo di spiegare che cosa sta succedendo, con la crisi climatica, nel suolo e nella pianta e di come l’uomo sta reagendo, inteso come organizzazione aziendale. Non basta più fare un vino buono e preoccuparsi di portare a casa un’uva sana, obiettivi divenuti troppo deboli in un tempo storico molto diverso dal passato». Una cosa è certa, aggiunge Zago: «La crisi climatica sta portando all’attenzione il tema della fertilità del suolo».

 Le denominazioni, bene comune? Una visione europea 
Mercoledì 15 febbraio alle 18 

Una conferenza dedicata a esplorare i motivi della crescente sfiducia in questo sistema, ma anche a riflettere su come rivederlo e adeguarlo alla situazione presente. Ne parliamo insieme ad Alberto Grandi, scrittore e professore associato di Storia dell’integrazione europea e Storia economica e Storia dell’alimentazione presso l’Università di Parma, Matilde Poggi, presidente CEVI (Confédération Européenne des Vignerons Indépendants) e viticoltrice, Iacopo Di Teodoro, importatore e distributore dell’azienda statunitense Artisanal Cellars e Chiara Bolner, Direzione generale dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale della Commissione europea. Modera l’incontro Gabriele Rosso, vicecuratore della Guida Slow Wine.

 Bio è vita
Mercoledì 22 febbraio alle 18

Grazie alla preziosa partnership con la Federazione italiana agricoltura biologica e biodinamica (Federbio) proponiamo un convegno di riflessione sul biologico che, a partire dall'analisi della situazione attuale, disegni anche gli scenari futuri di questo settore. Intervengono Emanuele Busacca di IFOAM Europa, Carlo Bazzocchi, presidente AtBio (Associazione Nazionale dei Tecnici e Ispettori per le Produzioni Biologiche), Michele Bono, team viticoltura ed enología dal FiBL Svizzera, Eduardo Tilatti, certification manager di Demeter – Latin America. Modera Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio. 

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È italiana la Fondazione Mondiale per la Sostenibilità

La Fondazione è già impegnata con progetti di conservazione e umanitari in oltre 40 Paesi nel mondo.
La World Sustainability Foundation permette di contribuire attivamente ad iniziative di conservazione e umanitarie, semplicemente acquistando prodotti certificati sostenibili da Friend of the Sea e Friend of the Earth.


Nasce a Milano la World Sustainability Foundation, Fondazione senza scopo di lucro che si propone obiettivi di solidarietà sociale e conservazione ambientale a livello globale. La valorizzazione del territorio, la tutela delle risorse e degli habitat marini e terrestri e lo sviluppo di campagne per la protezione di specie a rischio di estinzione sono solo alcuni degli impegni della nuova realtà attiva nel Terzo settore.
Braccio non profit della World Sustainability Organization, la Fondazione è stata costituita proprio su iniziativa dell’Organizzazione nata nel 2014 per volontà di Paolo Bray, ora anche direttore della World Sustainability Foundation.

La World Sustainability Organization, membro ufficiale dell’International Accreditation Forum (IAF), è l'unica organizzazione che propone due loghi a misura di consumatore, Friend of the Sea e Friend of the Earth, potenzialmente in grado di certificare la sostenibilità per l'intera gamma di prodotti alimentari (ittici e agroalimentari) e per i prodotti e i servizi non alimentari (tessile, cosmesi, detergenti, turismo, trasporti e molti altri).

La World Sustainability Foundation, operativa dal 2022, si propone di tutelare e valorizzare l'ambiente e il territorio anche contribuendo a diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e del rispetto dell'ambiente e di sviluppare campagne di sensibilizzazione, soprattutto attraverso il web.

Creare una rete di collaborazione tra Stati, istituzioni, centri di ricerca, Università e le aziende certificate Friend of the Sea o Friend of the Earth sarà una delle modalità con cui la Fondazione lavorerà per raggiungere i suoi obiettivi.  La World Sustainability Foundation, inoltre, sarà attiva anche in ambito formativo, avvalendosi dell’aiuto di esperti e fornendo materiale divulgativo e supporto alle aziende in tema di produzione sostenibile e nuove tecnologie. 

La Fondazione è già impegnata con progetti di conservazione e umanitari in oltre 40 Paesi nel mondo. Dai lemuri in Madagascar, ai rinoceronti in Sud Africa. Dal censimento globale delle farfalle, progetto di citizen science, alla lobby per ridurre il rischio di collisione delle grandi navi con le balene in pericolo di estinzione. Numerosi anche i successi registrati, come ad esempio la campagna per richiedere ai grandi gruppi di food delivery di togliere dai loro menu le zuppe di pinna di squalo, causa primaria del declino delle popolazioni di queste specie.

La Fondazione è stata fino ad ora finanziata principalmente dalle royalties derivate da prodotti certificati sostenibili secondo gli standard Friend of the Sea e Friend of the Earth. Chiunque può dunque supportare i progetti della Fondazione selezionando i prodotti certificati.

Per maggiori info visita il sito: World Sustainability Foundation