Vol. I B -1. I Progetti europei

La necessità di cambiare la tipologia attuale di allevamento nasce anche a seguito di studi che prevedono nei prossimi 40 anni un aumento del consumo di carne di circa il 40% e una diminuzione del numero di addetti all’allevamento. Per soddisfare le richieste di mercato, nel prossimo futuro sarà necessario aumentare il numero di capi per allevamento, avendo a disposizione un minor numero di addetti in grado di seguire singolarmente gli animali. Di conseguenza, l’allevatore avrà maggiori difficoltà a seguire i singoli capi in modo tradizionale, pertanto dovrà disporre di tecnologie in grado di informarlo tempestivamente sullo stato di salute e benessere di ciascun capo. La tecnologia capace di operare in questo senso è già sul mercato e si riassume nel concetto di zootecnia di precisione.

L’allevamento di precisione, infatti, risponde alle esigenze di intensificare gli allevamenti rispettando la qualità, la sostenibilità ambientale e il benessere animale.

VoI. IA – 1. Agricoltura & robotica

I robot agricoli (Agbots) sono tra le innovazioni più importanti dell’agricoltura moderna e ricoprono diversissimi ruoli. Gli Agbots hanno forme e dimensioni diverse in base al ruolo e al compito che devono svolgere. Alcune forme sono inusuali, tuttavia efficaci nella gestione delle coltivazioni. Sono congegni relativamente nuovi derivanti dall’interazione fra due mondi: quello degli apparati meccanici miniaturizzati, con elevate capacità di auto-dislocazione e operative, e quello dei sensori, anche loro sempre più piccoli e affidabili. La nuova generazione di Agbots è in grado di operare e rilevare, con la precisione vicina a quella di una strumentazione da laboratorio, la posizione, lo stato del suolo e della vegetazione, consentendo interventi pressoché “chirurgici” che un provetto agronomo non sarebbe capace di effettuare con mezzi ordinari.

 

Vol. IIIB – 1. L’azienda agricola e l’ambiente

Sfamare 9 miliardi di popolazione mondiale nel 2050 significa aumentare le rese delle colture (o diminuirne le perdite) con una disponibilità limitata di suolo, acqua, fertilizzanti, energia. Già oggi l’autosufficienza alimentare non è garantita a circa 1,5 miliardi di persone, e in 30 anni bisognerà raddoppiare l’attuale produzione mondiale di cibo senza però distruggere il Pianeta.
Suolo, acqua ed energia sono tre fattori intimamente legati. Suolo agricolo e acqua irrigua sono già risorse limitate. L’acqua scarseggia sempre più, non solo in quantità, ma anche in qualità: la salinità è aumentata ovunque negli ultimi 50 anni.

Riserve idriche

%

Oceani

97,250%

Calotte glaciali e ghiacciai

2,050%

Acque sotterranee

0,680%

Laghi e fiumi

0,010%

Umidità nel terreno

0,005%

Atmosfera

0,001%

Tabella 1- Percentuale d’acqua immagazzinata nelle riserve del ciclo idrico (Fonte: Pidwirny M., 2006)


Tabella 2- Fonte: Pidwirny M. (2006)

Già una buona parte dell’acqua utilizzata viene impiegata in agricoltura con conseguente necessità di ottimizzarne l’uso per evitare di mettere a rischio una risorsa così preziosa e insostituibile.

Tabella 3- Fonte WWF 2014