Alle origini del gusto l’equilibrio tra natura e gastronomia. Incontro a EXPO Milano

Una riflessione sul corretto equilibrio tra salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità in un contesto di utilizzo responsabile e legale delle risorse naturali è stata l’iniziativa svoltasi il 18 giugno scorso, alle 18.30, presso la Terrazza Coldiretti di Expo Milano 2015. Hanno partecipato Silvio Barbero, vicepresidente dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Nicola Perrotti, neopresidente CNCN (Comitato Nazionale Caccia e Natura), Ettore Prandini, vicepresidente nazionale Coldiretti e presidente Coldiretti Lombardia, Maurizio Zipponi, coordinatore del gruppo di lavoro “Filiera ambientale”.

L’evento ha sancito l’ingresso di CNCN nell’“Osservatorio sulla Criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare” di Coldiretti, un’adesione che nasce dalla visione convergente e inclusiva sulle tematiche ambientali e faunistiche in cui associazioni venatorie, mondo produttivo e agricoltori possono trovare nuove occasioni di proficua collaborazione.

Il vice Presidente di Coldiretti, Prandini, ha messo in luce come grazie all’osservatorio sulle agromafie si potrà arrivare alla chiarezza e alla tracciabilità dei prodotti derivanti dalla cacciagione, preservando la sicurezza alimentare e liberando preziose potenzialità economiche.

La quantificazione dei danni ascrivibili a specie invasive cresce anno dopo anno con danni all’agricoltura superiori ai 200 milioni di euro negli ultimi 10 anni. Con l’Osservatorio si superano i limiti della collaborazione a distanza che pure nel passato c’è stata, ma senza risultati concreti.

“Adesso, finalmente si cerca una strada insieme attraverso progetti concreti, come quello che riguarda la tracciabilità della filiera relativa alla selvaggina”, ha concluso Prandini.

Tali considerazioni sono all’origine del tavolo di lavoro “Filiera Ambientale e Territoriale”, un’alleanza progettuale istituita nel gennaio 2015 tra esponenti del mondo venatorio, ambientale, agricolo, dei parchi, della ricerca e fondata su 5 progetti concreti, tra cui uno proprio a cura dell’Osservatorio e del CNCN su valorizzazione della biodiversità e della legalità nella filiera alimentare della fauna selvatica.

Il neo presidente di CNCN Nicola Perrotti ha messo in luce come ci siano già notevoli basi di convergenza tra il mondo ambientalista e quello venatorio, dimostrato dal comune intento di gestire la fauna selvatica, causa di notevoli danni all’agricoltura in molte regioni italiane.

L’alleanza odierna testimonia ulteriormente il ruolo attivo che le associazioni venatorie possono avere all’interno di un percorso virtuoso come quello della filiera ambientale. La decisione presa da CNCN di partecipare attivamente all’osservatorio nazionale per le agromafie, “è stata una scelta giusta, che siamo fermamente convinti possa portare a dei risultati”. ha concluso Perrotti

Durante l’evento si è parlato di come la gestione delle tematiche ambientali e faunistiche, in una chiave di salvaguardia della biodiversità, possa essere un’occasione per creare nuove opportunità economiche.

“Questa è la direzione seguita dal progetto dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzio che nasce –ha spiegato il prof. Silvio Barbero – per unire competenze scientifiche in ambito gastronomico, rispetto della legalità e sicurezza alimentare”. Seguendo questa strada si trasforma un problema (le specie aliene) in una risorsa e si costruisce una nuova alleanza tra tutti i soggetti coinvolti (cacciatori, associazioni ambientaliste, agricoltori e mondo universitario. In molti territori italiani ci sono risorse alimentari che vengono sprecate. “In questo senso, valorizzare la carne  va nella direzione giusta, quella della sostenibilità tra uomo e ambiente, creando anche nuove opportunità economiche”, ha concluso Barbero.

A dimostrarlo sono i numeri. In Italia. Infatti il consumo di carne di selvaggina è in forte crescita, in particolare con riferimento agli ungulati selvatici, il cui sovrannumero rappresenta una vera e propria emergenza nazionale per via dei danni arrecati alle colture e alla sicurezza stradale . Ad esempio. nel solo quinquennio 2005-2009 si sono registrati danni all’agricoltura per oltre 35 milioni di euro e un incremento esponenziale degli incidenti stradali).

In questo contesto di nuova valorizzazione della selvaggina anche in ambito alimentare è quanto mai necessario definire un percorso di tracciabilità certo per il controllo sanitario dei capi di cacciagione abbattuti nell’esercizio venatorio, fino alla immissione in commercio delle loro carni. Un percorso che da un lato potrà creare nuove opportunità economiche e dall’altro permetterà la progressiva erosione del mercato non tracciato della selvaggina, in linea con quanto già avviene in molti altri paesi europei.

“Con la filiera ambientale scriviamo una nuovo racconto per l’Italia, intitolato Uomo, natura e ambiente –ha commentato il coordinatore Maurizio Zipponi, e ha sottolineato l’importanza di questo percorso in cui soggetti con storie e identità diverse si mettono insieme verso un obiettivo comune e lo fanno in maniera concreta, come dimostrano i 5 progetti che già si stanno attuando e che presto saranno presentati a Bruxelles. “Attraverso la filiera ambientale – ha concluso Zipponi – il mondo venatorio ha finalmente i titoli per sedersi al tavolo per partecipare alle questioni legate alla salvaguardia e alla valorizzazione del nostro ecosistema”.

L’evento si è concluso con una degustazione offerta da Coldiretti Umbria con proposte a base di selvaggina degli chef Petronilla Angelucci e Daniele Giangiordano.

Fonte: Ufficio stampa InConTra

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“Osservatorio sulla casa”. Nuovo concorso di idee e della ricerca


“La casa ideale” è un’iniziativa di Leroy Merlin Italia e Yunus Social Business Centre University of Florence in collaborazione con Fondazione Italiana Accenture, che intende selezionare i 30 migliori progetti di accoglienza e inclusione sociale proposti da organizzazioni non profit per premiarli con l’accesso a costo ridotto ai prodotti Leroy Merlin. Un’iniziativa per supportare e sostenere il ruolo del Terzo Settore a favore dello sviluppo inclusivo della società.

Il concorso  è un esempio di vera innovazione sociale. In questo caso la capacità di sperimentazione di Leroy Merlin si concretizza nella realizzazione di un singolare concorso progettato con lo Yunus Social Business Centre University of Florence e gestito con la collaborazione della Fondazione Italiana Accenture sulla sua piattaforma digitale ideaTRE60.

Segui il concorso su Twitter con l’hashtag #lacasaideale!

I dettagli


Fattibilità tecnica ed economica del SOLAR COOLING

Studio delle installazioni al Nord e Sud Italia[1]

INTRODUZIONE

Negli ultimi anni è aumentata l’esigenza di condizionare e raffrescare gli edifici e i locali sia civili e produttivi. Il sistema tecnologico detto solar cooling è oggetto di particolare interesse poiché sfrutta l’energia solare quale fonte energetica (rinnovabile), in sostituzione dei tradizionali impianti che utilizzano l’energia elettrica; il sistema risulta, in tal modo, sostenibile, soprattutto dal punto di vista ambientale. La radiazione luminosa è convertita in energia termica mediante collettori solari, e il fluido vettore caldo in uscita dal collettore alimenta una macchina frigorifera. Inoltre è possibile sfruttare l’energia termica prodotta (e non utilizzata per la generazione di freddo) nei mesi invernali, primaverili ed autunnali, soprattutto per la produzione di acqua calda (sanitaria) e per il riscaldamento degli edifici (quanto meno per quota parte, ossia quale contributo al soddisfacimento dell’esigenza complessiva).

Nell’ambito dello svolgimento di un progetto comunitario transnazionale (Adriacold, programma IPA Adriatico), Cortea ha elaborato uno studio della fattibilità tecnica ed economica per l’installazione di impianti di solar cooling in due siti con una grande differenza di radiazione solare incidente al suolo. Il primo studio è relativo a un impianto ubicato nella regione del Veneto, con una radiazione solare media di 1.455 kWh/m2 l’anno, al servizio di un edificio che ospita una nuova cantina per la produzione e l’imbottigliamento di vino; il secondo studio è applicato a un centro benessere ubicato in Puglia con una radiazione solare totale media di 1.900 kWh/m2 l’anno. Sono stati messi a confronto gli aspetti tecnici delle soluzioni adottate, i rendimenti energetici e i benefici ambientali, nonché i bilanci economici delle proposte impiantistiche connesse al solar cooling in relazione agli impianti tradizionali e comunemente impiegati per il raggiungimento degli obiettivi energetici delle due utenze considerate. In questa relazione sono esposti i principali risultati ottenuti. 


[1]Dati elaborati nel quadro del progetto Adriacold Diffusion of Cooling and Refreshing Technologies using the Solar Energy Resource in the Adriatic Regions” Project Code: 2°ord./0030/1. Progettocofinanziato da European Union Instrument for Pre-Accession Assistance