Andreatta _copertina

A sfera=4πr². Archimede, l’arte della misura

 


Stringhe di simboli e numeri possono assumere eleganza e armonia come forme d’arte? Secondo l’autore certamente sì! A qualcuno di noi teoremi, postulati e assiomi hanno complicato la vita da studenti. Quando andava bene si trattava di applicare tecniche e algoritmi risolutivi fini a se stessi. Ma l’autore, professore ordinario di Geometria all’Università di Trento, con questo testo snello e gradevole da leggere riesce ad avvicinare alle formule matematiche anche il meno matematico dei lettori. Utilizza un linguaggio niente affatto accademico e una narrazione che conduce per mano a scoprire come la matematica sia una quotidiana compagna di vita.
Archimede fa parte della nostra storia non solo scolastica. Basti pensare a quella copertina di Topolino che negli anni 80 del secolo scorso la Disney italiana ideò per Archimede Pitagorico. Quel Papero milionario che soffia le bolle di sapone a forma di …cubo! E’ un emblema anche per quanti non si sono mai occupati di matematica teorica. Precisiamo che Archimede vive nella Magna Grecia, Siracusa, 200 anni a.c. e può essere definito pitagorico perché riprende alcuni teoremi e postulati di Pitagora che lo precede di più di 2 secoli e opera sempre nella Magna Grecia, in Calabria.
Nel lungo assedio di Siracusa i romani intuiscono l’importanza di questo gioiello di città. La sua conquista è fondamentale per Roma a quanto riporta lo storico Valerio Massimo vissuto intorno all’anno zero: “Marcello espugnata Siracusa, affascinato dal genio di Archimede dispose pubblicamente che ne fosse risparmiata la vita”.  Ma un solerte soldato uccise Archimede che si era schierato con Cartagine. Marcello entra a Siracusa conquistata e piange nel contempo di gioia e di dolore.
Archimede è quindi stimato dai Romani perché intuiscono che la sua matematica non è pura speculazione ma un metodo per costruire macchine da guerra e non solo! Cicerone, questore a Siracusa negli anni 60 a.C., scopre la tomba di Archimede semi nascosta dagli arbusti, traduce la scritta in greco riportata sul basamento che ne accerta l’autenticità. I solidi geometrici scolpiti nella colonna sono una sfera inscritta in un cilindro con lo stesso raggio. Archimede stesso aveva chiesto di avere sulla sua tomba tali figure geometriche. Sono i due solidi che gli permettono, avvalendosi del principio di esaustione, di enunciare l’elegante formula che troviamo nella copertina del libro. Va sottolineato che il principio di esaustione è la base del calcolo integrale.
Ma quanto influenzano la storia della civiltà umana i matematici greco ellenisti, Eratostene, Pitagora, Euclide, Talete, per citarne solo alcuni? Si può rispondere provocatoriamente in modo infinito, visto che le formule di Gauss e di Einstein hanno l’intrinseca eleganza di quel 4πr2 e nel contempo l’essenza fisico-matematica. L’autore con questo agile e piacevole testo contribuisce ad aumentare la consapevolezza che la misura e la matematica sono connaturate all’arte. Nel 2019 l’autore ha pubblicato, nella stessa collana i testi “La forma delle cose” e “L’alfabeto della geometria”.

Alberta Vittadello

Gli egizi e le api

Gli Egizi e le Api


Pierangelo Mengoli, astronomo, egittologo, membro dell'Egypt Exploration, ha dedicato tutta la sua attività all'egittologia.
Con questo libro approfondisce il tema dell'apicoltura nell'antico Egitto con temi che lo coinvolgono personalmente come saggista e apicoltore diretto, sia pure in forma dilettantistica. Intento dell'autore è soprattutto far conoscere la storia cui l'apicoltura è legata. Lo studioso analizza il legame degli antichi Egizi con le api, immaginate come simboli di creazione, regalità e forza fecondatrice. Lo testimoniano raffigurazioni, simboli di scrittura e miti, riportati nel libro. Un famoso mito narra come le api furono create dalle lacrime del dio del sole Ra, per cui anche i loro prodotti sarebbero di origine divina.
Alla pubblicazione del libro ha contribuito l'Azienda "Apicoltura Piana" che da oltre un secolo lavora in tal campo e confeziona miele proponendo semilavorati e prodotti finiti, sia a marchio proprio che per conto di terzi. L’azienda dedica la massima attenzione all'innovazione sostenibile e a progetti tecnologici finalizzati a tutelare le api e il loro lavoro. Sensibile ai valori culturali correlati con le attività dell'apicoltura, svolge azioni di sensibilizzazione culturale e divulgativa, come la pubblicazione di questo saggio dimostra.

La Redazione

 

Boscarato -Cucina vegetale

Il quaderno della cucina vegetale

Vegetariana e vegana.
Illustratore Roberto Da Re  Giustiniani 


Un quaderno vero e proprio, con le ricette scritte in bella calligrafia e rifinito a mano da Nicoletta Piol.
L’autore nasce in provincia di Venezia da genitori ristoratori, gestori della trattoria “Dall’Amelia” a Mestre. Dopo la laurea in Economia e Storia ritorna nel mondo della ristorazione prima da gestore e poi in cucina. L’approdo alla cucina naturale, vegetariana e vegana, è frutto di un suo cammino tra buddhismo, mondo orientale, antroposofia. Le ricette, una quarantina, precedute da consigli pratici e suggerimenti utili a risolvere difficoltà, sono quasi tutte riprese dalla tradizione gastronomica del nostro Paese, ma rivisitate secondo la filosofia vegetariana e vegana che esclude ingredienti di origine animale. Gli ingredienti sostitutivi sono soprattutto alghe, spezie, semi. La cucina però non si realizza mai a partire dagli ingredienti, dice Boscarato nel capitolo conclusivo; si realizza nella forma che siamo stati capaci di dare ai nostri ingredienti. Bisogna considerare la cucina come un laboratorio prezioso di membri di “una umanità che crea e trasforma il mondo”. Gli animali mangiano direttamente quel che trovano o quel che cacciano, noi esseri umani trasformiamo il cibo, lo reinventiamo esercitando creatività vita, gioia, pensiero. Umanità. Ci giunge quindi l’invito a seguire la nostra creatività per dare personalità e impronta agli ingredienti che scegliamo.

Etta Artale