02_02 vigneto

Finanziamenti per lo sviluppo del settore vitivinicolo

L’imprenditoria vitivinicola è molto frammentata con scarsa coordinazione tra i vari operatori del settore. Molte aziende si presentano sottodimensionate e riscontrano pertanto problemi legati alla scarsità delle risorse umane ed economiche, mentre la base produttiva risulta essere molto ampia rispetto al numero di imbottigliatori e confezionatori. Il settore necessita quindi di una riorganizzazione se vuole restare competitivo. La Comunità Europea e le Regioni vedono nell’innovazione la chiave strategica per una riorganizzazione efficace; gli ultimi finanziamenti mirano proprio a stimolare gli operatori del settore vitivinicolo in questa direzione.

La novità più importante è l’obiettivo di finanziare sia innovazioni organizzative materiali, sia quelle immateriali costituite dai network: lo sviluppo di tecnologie di informazioni e per trasferire e diffondere conoscenze e studi pilota e per sviluppare piattaforme per la vendita on-line, vengono considerate, dalla UE e dalle Regioni, quali la Regione Lombardia, strategie vincenti per il miglioramento economico-produttivo delle aziende e rafforzare la competitività delle imprese e la presenza sui mercati esteri. Che finora non si sia riscontrato un miglioramento netto laddove si sono apportate queste modifiche, viene imputato anche alla situazione economica generale, per cui l’Europa e le Regioni insistono per il rinnovamento.

I finanziamenti sono quindi rivolti a sostenere la strada ancora poco percorsa dello sviluppo di network d’impresa e della progettazione di sistemi di logistica aziendale. In questo modo si dovrebbe arrivare ad un’ottimizzazione dei costi massimizzando le rese. La creazione di una rete viene considerata un elemento strategico per raggiungere traguardi di qualità, tipicità e di mercato, e basilare per poter superare la frammentazione, il sottodimensionamento delle singole strutture e i problemi legati alla scarsità delle risorse umane e economiche.
Comunque il concetto di network d’impresa è già noto nel settore vitivinicolo; validi esempi sono le cooperative e i più nuovi network, collegati alle pratiche enologiche avanzate, dove, data l’alta specializzazione, le aziende ricorrono a partner esterni specializzati. I finanziamenti mirano a svilupparli. Un’innovazione vera e propria è rappresentata dal network logistico, ovvero un collegamento tra le varie imprese e con i diversi soggetti che già operano nelle aree della ricerca, sperimentazione e formazione/divulgazione, allo scopo di realizzare una maggiore efficienza operativa e migliorare la capacità di produrre innovazione applicata in enologia e viticoltura, e di fornire agli operatori della filiera informazioni utili al miglioramento del sistema.
I settori di intervento del network sono soprattutto quelli rivolti al miglioramento genetico della vite (vitis vinifera, varietà resistenti), all’impianto e alla gestione viticola, al risparmio idrico e al cambiamento climatico, alla trasformazione e al condizionamento, alla sicurezza alimentare, alla qualità e alla certificazione.
L’innovazione tecnologica tradizionale resta comunque importante, ad esempio per lo sviluppo di tecnologie a minor impatto ambientale. Tuttavia, la scelta dell’Unione Europea e delle Regioni è stata quella di finanziare soltanto chi prevede l’innovazione del tipo sopra descritto. Si tratta di piani costosi e di grande sforzo progettuale, che prevedono una riorganizzazione delle attività dell’impresa, ma possono risultare estremamente efficaci in un prossimo futuro.

Per saperne di più:

Regione Lombardia
Agricoltura Lombardia
Regione Veneto
Agricoltura 24
OCM Vino

 

pure_big

Progetto “Pure”. Nuove tecnologie per il controllo integrato delle infestanti

La naturale evoluzione di parassiti, malattie e infestanti rappresenta una sfida continua per l’agricoltura sostenibile. Infatti i parassiti si adeguano ai cambiamenti ambientali apportati dall’agricoltura siano questi di tipo varietale o collegati al controllo delle infestanti. Infatti non solo l’impiego di fitofarmaci altera l’equilibrio, ma anche l’IPM e l’agricoltura biologica non sono a impatto zero.

Risulta quindi indispensabile sviluppare strategie da cui ricavare dovute informazioni sulle possibili evoluzioni delle specie per evitare di intraprendere strade che portino allo sviluppo di specie super-resistenti, ovvero capaci di resistere a qualsiasi tipo di controllo.
Sono a disposizione diversi modelli matematici, ma si è alla continua ricerca di un modello il più reale possibile, ovvero capace di prendere in considerazione la genetica e la dinamica della popolazione di insetti infestanti, la biologia degli insetti infestanti e delle colture target, e i possibili danni che le colture possono subire.
Per far fronte e stimolare un’agricoltura sostenibile, l’Unione Europea ha finanziato all’interno del 7° programma quadro il progetto “PURE”. Questo progetto è nato con lo scopo di trovare e quindi diffondere soluzioni di facile realizzazione e gestione, applicabili in diversi contesti, con una visione su duplice scala (nazionale e regionale) in un contesto di agricoltura sostenibile a basso impatto ambientale, con attenzione alla salute umana e alla qualità dei prodotti.
All’interno del progetto PURE vengono studiati modelli matematici in grado di ben simulare l’andamento della popolazione e la sua diffusione a livello regionale e nazionale, e vengono messe a punto tecnologie innovative per il monitoraggio delle infestanti, per il controllo biologico nell’ottica dell’IPM e per l’applicazione dei prodotti seguendo i principi dell’agricoltura di precisione.
Oggetto di studio del progetto sono appezzamenti agricoli con colture di tipo annuale o orticolo in pieno campo, perenni e protette.

Dall’inizio del progetto PURE ha pubblicato diversi libretti in lingua inglese per diffondere i risultati ottenuti.
L’ultimo libretto pubblicato riguarda i risultati ottenuti in 24 mesi di ricerca sullo sviluppo di campionatori d’aria e sensori ottici per il rilevamento di malattie. Questi sensori sono in grado di monitorare ampie aree geografiche e al tempo stesso dare informazioni su aree piccole, anche inferiori al m2.
Il sistema messo a punto prevede il monitoraggio e l’analisi dei dati che sono quindi elaborati da un modello matematico e quindi vengono fornite le soluzioni che vanno dal controllo biologico all’applicazione di fitofarmaci in modo selettivo e controllato.

Per il controllo biologico sono state messe a punto delle tecniche nuove per disturbare la fase di accoppiamento. In particolare, sono stati messi a punto degli emettitori di vibrazioni non udibili all’orecchio umano ma disturbanti a livello dell’accoppiamento, e delle trappole di ferormoni capaci di emettere odori sempre non percepiti dagli esseri umani, ma che alterano la percezione degli insetti Tuta.

Per la dispersione degli spray sono stati sviluppati degli spruzzatori ad hoc in grado di disperdere il prodotto solo dove è necessario. Sono delle attrezzature di precisione in grado di applicare il giusto quantitativo di prodotto al posto giusto.
Le prove sono state fatte su grano, mais e vigne ma sono applicabili anche su orticole, pomodori e alberi da frutto.
Al momento sono disponibili solo i prototipi. La commercializzazione è prevista a breve.

Per saperne di più:
Progetto “PURE
European Research Media Center
Sensori aerei per il controllo delle infestanti

01_006fin

Finanziamenti per i prodotti agricoli dall’Europa e dalla Regione Lombardia

Per promuovere i prodotti agricoli nell’Unione europea e nei paesi terzi, la Commissione europea ha approvato 20 programmi, per lo più di durata triennale, con una dotazione finanziaria complessiva di 46,5 milioni di euro, di cui 23,3 milioni a carico dell’UE. I programmi selezionati coprono varie categorie di prodotti, come i prodotti di qualità (DOP, IGP e STG), i prodotti biologici, gli ortofrutticoli, il vino, il latte e i prodotti lattiero-caseari, i fiori, gli ortofrutticoli trasformati, cereali e riso trasformati, l’etichettatura delle uova, nonché le combinazioni di diverse categorie di prodotti. Le regioni e i paesi terzi interessati sono: America del Nord, Russia, Cina, Medio Oriente, Asia sudorientale, India, America latina, Norvegia, Azerbaijan, Bielorussia e Turchia.

Sono stati selezionati 20 programmi: 12 riguardanti il mercato interno e 8 i paesi terzi.

L’Italia riceverà, dei 23,3 milioni di euro totali, 5,8 milioni per promuovere i prodotti agricoli made in Italy. Le aziende destinatarie, incluse direttamente nei progetti, sono: Federbio, Bioagricoop, Consorzio Prosciutto San Daniele, Consorzio Prosciutto di Parma, Consorzio Grana Padano e Consorzio Montasio.

L’inclusione del vino e dei prodotti della pesca e acquacoltura tra i beneficiari delle misure di promozione e l’innalzamento del livello di partecipazione finanziaria dell’Unione fino all’80% delle spese ammissibili sono alcune delle novità.

La Regione Lombardia ha annunciato la riattivazione della Misura del “credito di funzionamento”, uno strumento di sostegno che prevede il concorso nel pagamento degli interessi sulle operazioni di credito effettuate dalle banche, mettendo a disposizione un primo plafond di circa 3,5 milioni di euro. L’aiuto è riservato alle imprese agricole con sede operativa nel territorio lombardo, con priorità di accesso per quelle operanti nei territori interessati dal sisma del 20 e del 29 maggio 2012. Sono autorizzate a operare le banche aderenti al regolamento predisposto da Finlombarda, a cui è stata affidata la gestione del fondo. Le domande di finanziamento potranno essere presentate dal 17 marzo 2014 fino ad esaurimento della disponibilità finanziaria. L’impresa può rivolgersi a uno degli istituti di credito convenzionati con Finlombarda.

Il finanziamento è destinato a sostenere il fabbisogno per il funzionamento aziendale, con un importo ammissibile a contributo tra i 20 e i 100mila euro. La durata del finanziamento è compresa tra 24 e 60 mesi, comprensiva dell’eventuale periodo di preammortamento della durata massima di 12 mesi. Il contributo è determinato sull’importo del finanziamento ammesso all’agevolazione ed è pari all’abbattimento del 2% del tasso di interesse applicato dalla banca al prestito erogato e comunque non superiore al tasso stesso applicato all’operazione. Il finanziamento viene erogato direttamente da Finlombarda all’impresa avente diritto.

Per saperne di più:

Europa
Finlombarda
Agricoltura News
Federbio
Bioagricoop
Consorzio Prosciutto San Daniele
Consorzio Prosciutto di Parma
Consorzio Grana Padano
Consorzio Montasio