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TURISMO RURALE TRA I GRANDI FIUMI: SVILUPPO E MARKETING

Avrà inizio mercoledì 9 aprile alle 18.30 nel Comune di Vo’ (PD) il secondo corso gratuito organizzato da CIPAT Veneto per gli operatori del GAL Patavino.

Il corso si svilupperà per 5 mercoledì consecutivi in aula, mentre per sabato 10 maggio è prevista un’uscita in bicicletta.

Durante il corso verranno spiegati il progetto di cooperazione interterritoriale TUR RIVER e anche gli itinerari cicloturistici, il turismo lento e il marketing aziendale legato a questo tipo di turismo.

il corso è gratuito e si rivolge a: imprenditori agricoli e agrituristici, microimprese (B&B, ristorazione, accoglienza, commercio al dettaglio, etc.), altri soggetti privati, enti locali territoriali, associazioni per la gestione delle strade del vino e dei prodotti tipici, consorzi di associazioni Pro-loco, consorzi di promozione turistica, fondazioni, ONLUS, Enti Parco….

I partecipanti devono risiedere o operare nell’Ambito territoriale del GAL PATAVINO.

Il progetto di cooperazione TUR River è quello di promuovere il turismo rurale nei territori di pianura, ancora poco fruibili e compresi nel triangolo della Pianura Padana Orientale interessata dalla presenza dei due più grandi fiumi d’Italia, il Po e l’Adige; territorio caratterizzato da grandi mete turistiche, quali le città d’arte, le zone del turismo balneare del mare Adriatico o del lago di Garda.

Il corso si terrà presso il Consorzio Volontario per la Tutela dei Vini dei Colli Euganei a Vo’ (piazzetta Martiri n. 10), dalle 18.30 alle 22.30. 

Per iscriversi e per avere maggiori informazioni: volantino illustrativo e  scheda di adesione  (in allegato) .

(Fonte: Gal Patavino)

 

SAI GLOBAL ITALIA: una fitta rosa di corsi dedicati all’ambiente

Sistemi di gestione, rifiuti, life cycle e carbon footprint di prodotto e foreste sostenibili sono i temi trattati nei corsi organizzati da SAI GLOBAL ITALIA per rispondere alle specifiche esigenze delle aziende e collaborare alla diffusione di una sempre maggiore coscienza ambientale tra le imprese.
I corsi SAIG Italia, infatti, coprono in particolare due aree tematiche: la gestione ambientale e quella forestale. Essendo ogni argomento affrontato da molteplici prospettive, gli incontri offrono importanti approfondimenti, tanto sui principi teorici quanto sulle applicazioni pratiche, per la gestione  efficiente  di impianti e prodotti industriali; forniscono anche indicazioni  fondamentali  per tutte quelle figure professionali addette al controllo e  alla certificazione.

Responsabile di;
Formazione | Training and Improvement Solutions SAI Global Italia:
Musso Cristina -Training Administrator | 011 5165700 | cristina.musso@saiglobal.com

In allegato tutte le informazioni e il programma dei corsi. 

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L’importanza dell’innovazione varietale e dei criteri di conservazione delle fragole per affermarsi nel mercato

Distinguersi nell’innovazione varietale è basilare per mantenere una posizione leader nel mercato. L’Italia lo fa in quanto sono proprio italiane le varietà che si stanno diffondendo in Europa, Canada e Stati Uniti. Un esempio di cultivar molto diffusa è la fragola Clery, cultivar precoce selezionata dal CIV – Centro Innovazione Varietale. L’azienda vivaistica Mazzoni, socia fondatrice del CIV, ha al suo attivo un grande numero di varietà con caratteristiche specifiche per diverse condizioni climatiche e tecniche produttive, dalla coltura tradizionale in pieno campo alla coltivazione fuori suolo in serre riscaldate e illuminate. Sono proprio di quest’azienda le cultivar di recente introduzione: Kamila, Rania e Nabila, che oltre a rispondere alle richieste del consumatore di alti livelli qualitativi (i valori zuccherini che raggiungono punte di 10 gradi Brix) presentano una grande tolleranza alle malattie. L’impiego di fumiganti risulta quindi ridotto e questo comporta una maggior sostenibilità ambientale di tali cultivar.
Per le novità in ambito della coltivazione spicca Novamont, che a Fruit Logistica 2014 ha presentato in anteprima mondiale i primi film in Mater-Bi® destinati alla pacciamatura della fragola, una coltura di lungo ciclo per la quale fino ad oggi non erano ancora disponibili teli biodegradabili in grado di garantire una funzione pacciamante per l’intera durata del ciclo colturale.
Alla fine del ciclo colturale la caratteristica di biodegradabilità del telo in Mater-Bi® – certificata conformemente alla normativa internazionale – consente di lasciare il telo nel suolo; l’attività dei microrganismi ne determinerà la mineralizzazione completa e la successiva trasformazione in anidride carbonica ed acqua.

Le novità sulla conservazione delle fragole vengono da uno studio irlandese pubblicato di rente su Science Direct. Lo studio dimostra come sia possibile prolungare la conservazione delle fragole mediante il trattamento a plasma freddo.
Attualmente, le fragole fresche vengono confezionate direttamente in campo nei contenitori clamshell e inviate ai punti vendita. Ciononostante, il decadimento post-raccolta delle fragole è rapido a causa della loro suscettibilità alla manipolazione e facilità di deterioramento con sviluppo di muffe.
Per limitare la formazione di muffe ed effettuare una disinfezione del prodotto, in alcune paesi le fragole sono trattate con prodotti a base di cloro. Tuttavia tale pratica non è consentita in tutti gli Stati.

Innovativa risulta quindi l’idea dei ricercatori irlandesi, che hanno applicato la tecnica del plasma freddo a pressione atmosferica a confezioni chiuse di fragole.
Sono state provate diverse condizioni per il trattamento e conservazione post trattamento. Il trattamento ottimale prevede la creazione di una scarica a barriera dielettrica (DBD) di 60kV pulsata a 50Hz attraverso due elettrodi posti ad una distanza di 40 mm. Per non aumentare la temperatura dei campioni, il sistema DBD deve presentare una potenza di 15-20 W.
Le fragole sottoposte a tale trattamento sono conservate in confezioni chiuse contenenti aria e il 42% di umidità relativa e sono sottoposte a tale trattamento a pressione atmosferica per 5 minuti.
Con questo trattamento, la microflora naturalmente presente sulle fragole (batteri aerobi mesofili, lieviti e muffe) viene ridotta di un valore di 2 log10 entro 24 h senza significative ripercussioni sul tasso di respirazione, colore e consistenza dei frutti.

Per saperne di più:
Science Direct
CIV-Consorzio Italiano Vivaisti
Mazzoni Group
Novamont

In allegato:
CS_pacciamatura fragola.pdf