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“Family Farming”: i risultati del congresso di Bruxelles

L’anno 2014 è stato proclamato dalle Nazioni Unite “Anno Internazionale dell'agricoltura familiare” e per promuoverlo la Commissione Europa, il 29 novembre 2013, ha tenuto a Bruxelles la prima conferenza europea su “Family Farming: a dialogue towards more sustainable and resilient farming in Europe and the world” con l’obiettivo di esaminare il ruolo, le sfide e le priorità per il futuro dell'agricoltura familiare. Durante la conferenza sono anche stati resi noti i dati della consultazione online: “Ruolo dell'agricoltura familiare, le principali sfide e le priorità per il futuro” a cui i cittadini erano stati invitati per dare un contributo più largo e concreto al problema.
L’agricoltura familiare, già largamente diffusa in Europa, comprende tutte le attività, agricole, forestali, di allevamento e pesca, condotte da una famiglia con manodopera prevalentemente familiare. Gestite con sistemi più vicini ai paradigmi dell’agricoltura sostenibile, tali aziende sono garanzia per le specificità locali, lo sviluppo globale dell’economia, la sicurezza alimentare e la salvaguardia ambientale.
I risultati della Conferenza di Bruxelles daranno un valido contributo alla FAO European Regional Conference, in programma a Bucarest dal 29 marzo al 4 aprile 2014; saranno pure tenuti presenti in tutti gli altri eventi sullo stesso tema.
Numerosi e dettagliati i confronti, le relazioni, i workshop, i video sull’argomento. Tra gli interventi quelli dell'Organizzazione Mondiale degli Agricoltori (OMA-WFO, World Farmers Organisation) i cui relatori hanno messo in luce la disparità tra gli Stati nelle cui politiche sono già in atto misure efficaci a favore delle Family Farming e altri in cui, invece, le misure sono ancora carenti. Differenti tra loro le richieste dei membri dell’OMA. Paesi come Gran Bretagna, Svizzera e Finlandia hanno richiesto soprattutto interventi che possano aumentare la competitività della Family Farming, mentre altri, come l'Albania, il Sud Africa, il Ghana e l'Uganda, hanno avanzato l’urgente richiesta di facilitazioni per accedere al credito.
Per l’Italia, in rappresentanza dell’Organizzazione Mondiale Agricoltori, è intervenuta Cinzia Pagni, che è anche vicepresidente della Confederazione Italiana Agricoltori. Proveniente da famiglia toscana di origine contadina, laurea in economia, è diventata imprenditrice agricola per scelta. Chiamata a portare la sua esperienza diretta di agricoltura familiare, ha illustrato le qualità del vivere di agricoltura e in agricoltura, l’antidoto migliore alla crisi attuale nel campo dei valori globali e dell’economia. La Pagni ha elencato tra i problemi che un’azienda agricola familiare deve affrontare la carenza di adeguate infrastrutture, la difficoltà di accesso alle informazioni e al credito, l’esclusione dai Forum mondiali e dalle Agende dello sviluppo, la mancanza di un reddito adeguato.
Ha affermato quindi che le organizzazioni da lei rappresentate si impegneranno a considerare il 2014 comeun'eccellente opportunità per riportare al centro della società civile e delle istituzioni nazionali, europee e mondiali e punteranno l'attenzione sui valori distintivi del modello agricolo familiare, per stimolare la sensibilità delle istituzioni e sviluppare la consapevolezza del ruolo sociale e del valore economico di tale sistema, sottolineando l’importanza di cercare, prospettare e trasmettere soluzioni concrete.
Anche Slow Food ha partecipato al convegno e il suo fondatore Carlo Petrini ha lanciato un appello perché i decisori politici, a cominciare dai membri del Parlamento europeo, siano i primi consapevoli dell’importanza della sicurezza alimentare e agiscano di conseguenza. Slow Food, ha dichiarato Carlo Petrini, continuerà con rinnovata energia a sostenere la Family Farming, organizzando mercati locali, scuole, catalogazioni di cibi in via di estinzione e molto altro. Ha anche sottolineato il ruolo centrale della gastronomia quale scienza multidisciplinare che, includendo aspetti agricoli, economici, antropologici, di arte culinaria, può liberare forze notevoli per le comunità che soffrono di malnutrizione.

Per saperne di più:
scienzaegoverno.org (La notizia della consultazione online)
Slow Food Europe, Carlo Petrini
La conferenza di Bruxelles

“Alimenta2talent”, i vincitori hanno presentato le loro imprese

Il progetto “Alimenta2talent”, che si è concluso lo scorso 12 dicembre a Milano con la presentazione e il lancio dei cinque finalisti, aveva preso avvio attraverso un invito internazionale di "Alimenta2Talent' all’inizio del 2013.
La Call, nello specifico, si rivolgeva a ricercatori/aspiranti imprenditori impegnati all'estero, o a ricercatori/aspiranti imprenditori italiani che volessero fare imprenditoria in Italia. Nello specifico venivano richiesti aspiranti imprenditori sotto i quarant'anni, con idee nel settore Agroalimentare e delle Scienze della Vita. Alla Call (invito a presentare idee progetto) hanno risposto 32 giovani ricercatori e aspiranti imprenditori da tutto il mondo, che hanno partecipato sia come singoli sia come team (32 team leader, di cui 9 donne; in totale 119 partecipanti, di cui 36 donne) scegliendo Milano quale sede e piattaforma del proprio progetto.
I progetti provenivano da Taiwan, Regno Unito, Svezia, Emirati Arabi, Olanda, Spagna, Svizzera, Brasile, Belgio, Sud Africa, Tunisia, USA, Francia e naturalmente Italia.

I progetti valutati positivamente alla prima selezione sono passati alla fase due, “Alimenta Accelerating Program”, il programma di accelerazione gratuito sviluppato con i migliori professionisti nel campo della creazione d'impresa e del business development del Parco Tecnologico Padano e sono stati sviluppati all’interno dell'Incubatore di Impresa Alimenta.

L’Incubatore d’Impresa Alimenta è proprio dedicato alle nuove imprese innovative nel settore delle agro-biotecnologie; suo obiettivo principale è infatti la creazione di start-up e spin-off per valorizzare i risultati della ricerca. L’azione di Alimenta consiste in:

  • supporto alla creazione dell'impresa: dall'analisi della fattibilità del progetto fino alla scrittura del business plan,
  • offerta degli spazi fisici in cui trasformare le idee in realtà,
  • un pacchetto completo di servizi che seguono la nuova impresa anche dopo la sua nascita, comprensivo di supporto nella fase organizzativa, consulenza giuridica e per la protezione della proprietà intellettuale, consulenza amministrativa e accesso ad infrastrutture di eccellenza per la ricerca.

Alla presenza dell’Assessore Cristina Tajani e di Renato Galliano del Comune di Milano, i cinque giovani imprenditori hanno presentato i loro progetti sviluppati con il supporto del Parco Tecnologico Padano, rappresentato dal direttore Gianluca Carenzo.
Le idee imprenditoriali dei giovani talenti ora cercano investitori pronti a scommettere. Scommettere sul prodotto e sulle persone in un ambito, quello dell’agroalimentare, sempre più importante in vista dell’appuntamento con Expo2015.

Le 5 idee vincitrici di Alimenta2Talent sono:

  1. Orange fiberun progetto imprenditoriale di moda volto alla creazione di tessili sostenibili da rifiuti di agrumi, utilizzando le nanotecnologie.
  2. Green4lifesi occupa della produzione e commercializzazione di prodotti a base di Spirulina, un cianobatterio con alto contenuto di proteine, sali minerali ed altri importanti elementi.
  3. NADAL(North Africa Diagnostics & Analysis Laboratories) importante progetto per la creazione di una piattaforma per il Mediterraneo per la fitodiagnostica e il fitosanitario.
  4. Flora Conservationuna società agricola per la produzione di piante erbacee autoctone per il verde ornamentale, i recuperi ambientali (es. cave, scarpate stradali), la fitodepurazione e l’edilizia sostenibile (tetti verdi, giardini verticali).
  5. Coffee Reloaded, è una nascente start up italiana che ha come mission principale il recupero e il riutilizzo di fondi di caffè in modo efficiente ed ecologico.

Risultano essere di particolare interesse per il mondo agricolo i progetti Nadal e Flora Conservation

Il Progetto Alimenta2talent

I finalisti  (video)