“No buy year”, un anno senza fare shopping per rispettare l’ambiente

da La Repubblica del 25 gennaio 2025

La sfida lanciata su TikTok per riprendere il controllo sugli acquisti non necessari

Nuovo anno, nuovi propositi, che nell’era social si condividono. In questo caso su TikTok, dove la challenge del momento si chiama No buy year challenge, una sfida con se stessi, contro lo shopping compulsivo, il fast fashion e qualsiasi forma di acquisto (di solito online, ma non solo), che piuttosto che colmare una necessità, probabilmente nasconde un disagio personale, qualsiasi esso sia. Per comprendere il fenomeno, basta scrivere no buy challenge e sulla piattaforma cinese, appaiono decine e decine di video in cui gli utenti declamano una lista di cose ed abitudini collegate allo shopping, che nel 2025 non intendono ripetere. Leggi tutto l’articolo su https://www.repubblica.it/green-and-blue/2025/01/23/news/no_buy_year_un_anno_senza_shopping_ambiente-423954183/

Tubishvat. Capodanno degli alberi secondo la tradizione di Israele. A Milano si è raccontata la festa

L’evento è stato realizzato domenica 9 febbraio in collaborazione con il KKL (Fondo Nazionale Ebraico) Italia

In occasione della 75° edizione di BIT Milano, Borsa Internazionale del Turismo, l’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo ha voluto organizzare un suggestivo evento per raccontare la festa di Tubishvat, il Capodanno degli Alberi.

La tradizione della Festa

Il 15 del mese di Shevat del calendario ebraico, che nel 2025 coincide con giovedì 13 febbraio, si celebra il Capodanno degli alberi. Conosciuto comunemente come Tu Bishvat, questo giorno segna la stagione in cui gli alberi più precoci della Terra d’Israele emergono dal loro sonno invernale e iniziano un nuovo ciclo di fruttificazione.
L’origine della festa è molto antica: durante il periodo del primo Tempio, il 15 del mese di Shevat divenne il giorno della raccolta delle tasse degli agricoltori, poiché demarcava la fine di un anno agricolo e l’inizio di una nuova stagione di semina e raccolti. Questa giornata, inoltre, vedeva portate al Tempio le primizie degli alberi di quattro anni.

In Israele la festività si è trasformata nel corso degli anni in una celebrazione dell’agricoltura, della piantumazione degli alberi (l’Arbor Day israeliano) e in una giornata di sensibilizzazione ecologica, con le comunità locali che valorizzano le buone pratiche legate alla difesa dell’ambiente.

La tradizione di piantare alberi in Israele in occasione di Tu Bishvat è iniziata alla fine del XIX secolo ed è stata adottata dal Keren Kayemet LeYisrael (KKL) , il Fondo Nazionale Ebraico, all’inizio del XX secolo. Per opera del KKL centinaia di nuove foreste sono state piantate in tutto il territorio e, in particolare, numerosi alberi di eucalipto sono stati messi a dimora all’inizio del secolo nella valle di Hula per fermare la piaga della malaria.

L’ evento realizzato a Milano

L’evento a Milano si è svolto nel Museo Diocesano di Piazza Sant’Eustorgio, alla presenza del Vescovo Franco Agnesi, Vicario generale della diocesi di Milano.

Kalanit Goren, direttrice dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo a Milano, ha espresso la gioia di aver potuto “realizzare questo evento in un luogo così importante per la storia di Milano e anche di Israele: il Museo diocesano infatti è dedicato al Cardinale Carlo Maria Martini, straordinario amico di Israele, biblista e amante della Terra Santa che ha sancito l’amicizia e l’importanza del dialogo tra ebraismo e cristianesimo”. L’evento ha visto infatti la partecipazione di Monsignor Franco Agnesi, vicario generale della Chiesa di Milano, che ha presenziato all’evento partecipando poi alla piantumazione di una pianta di olivo donata per l’occasione dal  KKL Italia, Keren Kaymet LeIsrael.

La cerimonia di piantumazione

La cerimonia ha avuto inizio con la lettura, in ebraico ed in Italiano, della preghiera indirizzata alla terra e alla natura per proteggere e far crescere gli alberi piantumati durante la festa.

“Climate Risk Index”: l’Italia è il Paese europeo più colpito dalla crisi climatica

In Italia, le grandi ondate di calore e le loro conseguenze hanno causato oltre 38.000 morti e perdite economiche di circa 60 miliardi di dollari tra il 1993 e il 2022

L’indice è stato pubblicato dall’organizzazione ambientalista Germanwatch il 12 febbraio 2025

Quasi 800.000 morti e danni per 4,2 trilioni di dollari causati da eventi meteorologici estremi dal 1993 al 2022 (30 anni): questo il quadro che emerge dal Climate Risk Index 2025, pubblicato dall’organizzazione ambientalista Germanwatch. Dominica, Cina e Honduras sono stati i Paesi più colpiti da alluvioni, tempeste e ondate di calore dal 1993 al 2022. Sono aumentati il numero e l’intensità degli eventi meteorologici estremi (alluvioni, siccità, tempeste e ondate di calore), specie nei Paesi del Sud del Mondo. Tuttavia, colpisce il dato che riguarda alcuni Paesi europei che affacciano sul Mediterraneo, in particolare Italia, la più colpita tra i Paesi europei, Spagna e Grecia, tutti e tre entro i primi dieci posti dell’indice

Per approfondire

https://www.wwf.it/pandanews/clima/climate-risk-index-italia-e-paese-europeo-piu-colpito-da-crisi-climatica/

Il Rapporto (EN)