coccodrilli al polo nord e ghiacci all'Equatore

Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore

Storia del clima della Terra dalle origini ai giorni nostri 


Sul cambiamento climatico abbondano le teorie, le opinioni, spesso le cosiddette fake news. Alle visioni più apocalittiche, che mettono in dubbio il futuro stesso del pianeta, rispondono altri che – magari non essendosi mai occupati di clima – si dichiarano scettici sulla reale portata di tali mutamenti e sulla possibilità da parte dell’uomo di governarli. Antonello Provenzale, uno degli scienziati che si occupano attivamente di questi argomenti in Italia, ci spiega come si comporta la macchina del clima planetario: un sistema complesso e dinamico in cui gli organismi viventi giocano un ruolo cruciale. Si parte dagli eventi catastrofici che hanno segnato la storia della Terra nell’arco di milioni di anni, tra mari di magma, glaciazioni…. (continua)

 

 

Nello Scavo KIEV

Kiev

 


Nello Scavo, tra i più esperti e premiati corrispondenti di guerra italiani, raggiunge la capitale ucraina a metà febbraio 2022, quando la minaccia di un attacco russo si fa sempre più insistente, ma ancora in pochi credono possibile un’invasione militare da parte di Vladimir Putin. Da quel momento, registra senza censure il rapido tracollo di una situazione che si fa sempre più pericolosa: la dichiarazione dello stato di emergenza, il trasferimento delle ambasciate, e poi le esplosioni, le colonne di carrarmati, il disperato esodo dalle città. Giorno dopo giorno descrive i movimenti delle truppe russe e la resistenza degli ucraini; approfondisce le conseguenze politiche ed economiche dei combattimenti; svela le ragioni ideologiche alla base delle decisioni dei leader. …(continua)

carpenter per una vita più sempòice

Per una vita più semplice

 Traduzione e cura di Mauro Maraschi 


Il britannico Edward Carpenter (1844-1929) è conosciuto come uno dei principali fondatori del Labour Party, sostenitore del suffragio femminile, propugnatore dei diritti degli omosessuali, oppositore della violenza sugli animali e fortemente critico del modello di vita della società britannica vittoriana. Determinante nella sua vita fu l’incontro letterario e personale con Walt Whitman. Subì il fascino delle sue teorie egualitarie e del suo amore per la natura.
Disorientato "dalla complessità di quella scienza chiamata Economia politica", abbandona i suoi impegni attivi di studioso e conferenziere e si rifugia a coltivare con le sue mani un fazzoletto di terra, cercando di "mantenerne l’innocenza" lontano dalla società e dal groviglio della vita industriale,  praticando una vita sobria, un lavoro onesto, condizioni dignitose per i lavoratori. Nella piccola fattoria si creano  prodotti non edulcorati, sani, di quantità equilibrata e utili per compratori e consumatori.
“Per una vita più semplice” prende il titolo da uno dei nove saggi del libro, scritti tra il 1883 e il 1887, che Carpenter stesso collazionò per divulgare proprio questo suo ideale di vita libera dal desiderio febbrile di beni superflui e inutili. Non si limita alla teoria, ma illustra dettagliatamente i danni, personali, collettivi e ambientali, provocati dalla produzione incontrollata di beni per soddisfare i desideri di chi si affanna ad accumulare per poi sprecare.  Di contro esalta i vantaggi, che personalmente sperimenta, del lavoro equo e onesto che conduce coi contadini e i vari collaboratori; elogia una alimentazione parca, equilibrata e genuina, costituita, ad esempio, da un solo piatto a tavola per evitare di nutrirci più del necessario. Anche le nostre dimore, dice, sono piene di roba superflua, di orpelli che richiedono molta fatica, sprecata ogni giorno, per mantenere pulita una "massa di spazzatura”. Lo stesso vale per l’abbigliamento e per tutto quanto accumuliamo fuori misura. Una vita è più felice se più semplice. Nel saggio “La proprietà privata” scrive che questa non è negativa di per sé, ma lo diventa se il proprietario la sfrutta a suo esclusivo egoistico vantaggio. “Penso che un terreno sia proprietà per un tempo limitato, soltanto dell’uomo che lo coltiva con amore…; su quel terreno i giovani alberi fogliano con gratitudine”. Nessun possesso reale, dice Carpenter, può esistere su persone, animali o cose, senza che si sia instaurato un rapporto vivo e umano con la cosa posseduta.
Utopista? Sì, se consideriamo non praticabile l’applicazione alla lettera delle sue teorie, ma grande profeta se pensiamo all’enormità dei danni ambientali che ciecamente abbiamo prodotto e alle disiguaglianze sociali che abbiamo alimentato.  Carpenter ci aveva messi in guardia, con l'intensità e il convincimento del suo pensiero, la sua umanità e il suo entusiasmo. Vogliamo, ognuno nel nostro piccolo, mettere in pratica alcune delle sue tesi per provare ad assaporarne i benefici?

Etta Artale