Fondo Efficienza Energetica. In tre Regioni, tra cui il Veneto, i bandi per finanziare la Green economy

In funzione in Emilia Romagna, Umbria e Veneto il Fondo Energia dell’Unione europea per finanziare gli interventi volti a incrementare l’efficienza e la produzione di energia verde nonché a ridurre i consumi e gli sprechi da fonti tradizionali.

I finanziamenti sono destinati alle PMI attive sul territorio e sensibili ai temi del risparmio energetico per promuovere la diffusione della green economy.
In Emilia Romagna  per finanziare la green economy saranno a disposizione 24 milioni di euro; il bando rimarrà aperto dalle ore 10 di giovedì 28 marzo alle 17 di lunedì 29 aprile 2013.
In Umbria saranno 3,5 i milioni di euro destinati a sostenere le imprese che fanno sviluppo e innovazione nel campo delle rinnovabili; le PMI potranno presentare la loro richiesta di credito dal 31 marzo fino alla fine del 2013.

Il bando della Regione Veneto “Fondo di rotazione e contributi per investimenti finalizzati al contenimento dei consumi energetici POR Veneto 2007-2013”.

In Veneto 23,8 i milioni di euro destinati a finanziare l'uso di energie rinnovabili e l’efficienza energetica; il bando sarà sempre attivo fino al 15 dicembre 2015. I progetti oggetto di finanziamento devono riguardare: il miglioramento del rendimento energetico degli impianti esistenti; la produzione combinata di energia termica ed elettrica in cogenerazione; la produzione di energia elettrica mediante celle a combustibile; la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Gli interventi possono inoltre avere ad oggetto nuove linee produttive. Le tipologie degli interventi sono descritte nel documento “Metodo di analisi tecnica delle domande di contributo – schede tecniche”, Allegato A5 alla DGR n. 1684/2012, disponibile per il download sul sito di Veneto Sviluppo (www.venetosviluppo.it).

Scarica il Bando in PDF

 

PolyInvest. Il ruolo dei centri minori nello sviluppo degli investimenti in Veneto

Il progetto Polyinvest, cofinanziato dalla UE,  ha l’obiettivo generale di attrarre investimenti nelle aree marginali e rurali dell’area di cooperazione SEE. L’obiettivo, che è quello di attrarre investimenti nelle aree rurali è stato declinato in una strategia di marketing territoriale, che individua nel patrimonio immobiliare pubblico inutilizzato ed alienabile una grande opportunità per la crescita economico territoriale delle aree rurali. La Regione del Veneto ha inteso  promuovere un progetto capace di avvicinare al mercato immobiliare, e quindi ai potenziali investitori, questo importante patrimonio pubblico, cercando anche di offrire ai Comuni, siti in aree rurali, la possibilità di beneficiare di un’azione di marketing territoriale congiunta efficiente ed efficace. Immobili alienabili o immobili pubblici da valorizzare con forme di partenariato pubblico-privato sono il “cuore del progetto” e vengono promossi attraverso alcune azioni integrate di marketing a partire dalla realizzazione di una piattaforma informativa sul progetto e un database degli immobili, fino alla partecipazione alle principali fiere del mercato immobiliare.

I dettagli sulla partecipazione della Regione Veneto a Polynvest:
www.polyinvest.it/progetto/default.aspx

Il sito europeo: del Progetto
www.polyinvest.eu/

 

V.I.V.A. Sustainable Wine. Al Vnitaly i primi risultati del Progetto promosso dal Ministero dell’Ambiente

Sarà presentata il 7 aprile 2013 al Vinitaly di Verona l’etichetta innovativa voluta dal Ministero dell’Ambiente per tracciare la qualità ambientale della filiera e incoraggiare l’eco-sostenibilità del comparto vitivinicolo italiano.

Il progetto “VIVA Sustainable Wine” è stato promosso dal Ministero dell’ambiente nel 2011 con lo scopo di misurare e migliorare le performance di sostenibilità della filiera vite-vino, a partire dalla sperimentazione su alcuni grandi produttori italiani, che hanno sottoposto il loro processo produttivo ad una valutazione dell’impronta ecologica dal campo al consumo. La filiera del vino rappresenta infatti un settore fondamentale dell’economia italiana e la produzione vinicola è riconosciuta come una delle componenti più significative della nostra cultura di gestione e di protezione dell’ambiente rurale e del paesaggio, associate alla sicurezza dei prodotti e alla salute dei consumatori. 

Nove aziende vinicole, scelte sulla base di criteri geografici e di prodotto: F.lli Gancia & Co, Masi Agricola, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Castello Monte Vibiano Vecchio, Planeta, Tasca d’Almerita e Venica&Venica, grazie all’individuazione di quattro indicatori: Aria, Acqua, Territorio e Vigneto, hanno misurato, attraverso un’autovalutazione, l’impatto della loro produzione in termini di sostenibilità e hanno intrapreso, su base volontaria, un percorso di miglioramento.

Protagonisti del Progetto, assieme alle nove aziende,  anche autorevoli partner del mondo della ricerca: Agroinnova, Centro di Competenza dell’Università di Torino, il Centro di Ricerca Opera per l’agricoltura sostenibile dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e il Centro di Ricerca sulle Biomasse dell’Università degli Studi di Perugia.