un mare di storie

Un Mare di Storie

Prodotto da Dopcast


“Un Mare di Storie” racchiude in sei podcast di cinque minuti circa le esperienze uniche e speciali vissute da Alberto Luca Recchi nella sua lunga carriera da esploratore e fotografo subacqueo. Ogni episodio ha come protagonista un abitante del mare, raccontato in modo nuovo e originale, sottolineandone gli elementi più curiosi, emozionanti e contraddittori.

Scrittore, esploratore, divulgatore scientifico e fotografo subacqueo, Alberto Luca Recchi rivive in “Un Mare di Storie” le sue più grandi avventure (e disavventure) vissute sott’acqua negli Oceani, raccontando gli incontri ravvicinati più emozionanti della sua vita allo scopo di sensibilizzare sul valore e la ricchezza della biodiversità e la tutela dei mari. 

Il podcast sarà disponibile a partire da martedì 8 giugno 2021, Giornata Mondiale degli Oceani, a questo link: https://dopcast.lnk.to/unmaredistorie

 

Giorgio Brizio

“Non siamo tutti sulla stessa barca”

Le sfide del nostro tempo agli occhi di un ragazzo.
Edito da Slow Food, Collana AsSaggi
Prezzo al pubblico € 16,50 
Prezzo sul sito €  15,68 


Mercoledì 26 maggio arriva in tutte le librerie  l’opera prima di Giorgio Brizio, giovane attivista di Fridays for Future: dalla crisi climatica alle migrazioni, uno sguardo inedito sui temi di attualità più urgenti raccontati in un linguaggio inclusivo e contemporaneo. I diritti d’autore del volume verranno devoluti a Mediterranea e ResQ, che salvano vite umane nella rotta più letale del Pianeta.
La diretta di presentazione del libro sul canale Instagram di Slow Food Italia.
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Pievani-Varotto_-Viaggio-nellItalia-dellAntropocene

Viaggio nell’Italia dell’Antropocene. La geografia visionaria del nostro futuro

Illustrazioni a colori di Francesco Ferrarese


Che ne direbbe Johann Wolfgang von Goethe dell’Italia immaginata da Pievani e Varotto? I due autori percorrono un viaggio visionario ambientato nel 2786 esattamente 1000 anni dopo il Viaggio in Italia compiuto dallo scrittore e drammaturgo tedesco. Goethe era a Venezia nell’ottobre 1786, ne apprezza le bellezze, la vitalità e lo spirito ma ne sottolinea con disdoro i rifiuti accantonati negli angoli e i rivoli di liquami che finiscono in laguna. Mille anni dopo come sarà Venezia? Il lettore potrebbe immaginare un libro di fantascienza, ma Pievani e Varotto sono due uomini di scienza e scrivono affidandosi a previsioni elaborate attraverso modelli scientifici. La definizione dell’epoca geologica che stiamo vivendo, Antropocene, è esplicativa di come i Sapiens negli ultimi secoli stiano lasciando un’impronta molto pesante sul pianeta stesso. Venezia ne era un esempio nel 1786. Mille anni dopo, un tempo che, dal punto di vista geologico, è insignificante, diventa un’epoca geologica con il determinante, negativo, contributo dei Sapiens. La variabilità climatica è scritta sulle rocce: cicli lunghi milioni di anni, e sulla ricostruzione di cicli paleoclimatici osservabili nei viventi vegetali e animali, dell’ordine di centinaia di migliaia di anni. Per l’Antropocene si parla di centinaia di anni: è l’ordine di grandezza che preoccupa e allerta. Il testo scritto a quattro mani dal filosofo della scienza ed evoluzionista Telmo Pievani e dal geografo Mauro Varotto, di immaginifico ha solo lo stile narrativo, il contenuto si basa su dati scientifici. Partiamo dal Museo di Geografia di Padova, di cui è responsabile scientifico il professor Varotto, in particolare da una carta geomorfologica della nostra penisola, all’epoca della massima espansione dei ghiacciai, circa 20-30mila anni fa quando la pianura padana non si era ancora sedimentata. Il protagonista del viaggio, Milordo, partendo proprio dalla geografia, immagina e racconta con mappe e carte elaborate attraverso modelli matematici, i cambiamenti rapidi e disastrosi che ci aspettano. Venezia diventa un museo sottomarino e i milanesi vanno al mare ai lidi di Lodi, il canale del Campidano separa la Sardegna dall’Iglesiente, le foci dei fiumi diventano fiordi. Ma questa storia non è ancora scritta nel libro della geologia: i Sapiens hanno gli strumenti e la capacità di mitigare i danni causati in particolare negli ultimi decenni. Un libro che diventa un monito rivolto a politici, a scienziati e a ciascuno di noi. L’impegno collettivo e individuale può ancora cambiare la storia, questo è il messaggio che gli autori mandano e noi vogliamo cogliere. Il testo scientifico divulgativo e nel contempo gradevole diventa fruibile da educatori e docenti, come stimolo alla riflessione sui comportamenti individuali e collettivi.

Alberta Vittadello