Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica – Giancarlo Dosi 2024

L’Associazione Italiana del Libro bandisce la dodicesima edizione 2024 del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica – Giancarlo Dosi. Il Premio si pone l’obiettivo di contribuire a rafforzare il settore del libro e della lettura in Italia, in particolare per quanto riguarda la saggistica rivolta a una efficace divulgazione scientifica.

Possono partecipare al Premio: ricercatori, docenti di ogni ordine e grado, giornalisti, studiosi ed autori italiani o stranieri con libri di divulgazione scientifica pubblicati per la prima volta in lingua italiana nel 2023 o nel 2024 (sono ammesse anche le opere auto pubblicate o pubblicate soltanto in formato digitale). Non sono ammesse opere già presentate alle precedenti edizioni del Premio o che rappresentino una semplice riedizione di lavori già pubblicati in anni precedenti.

È possibile registrarsi e candidare le opere al Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica entro il 30 giugno 2024 (prima scadenza). Modalità di partecipazione sul sito del Premio, link al bando in calce.

Il Premio prevede la sezione Libri (autori italiani o tradotti in italiano) ed è suddiviso nelle seguenti cinque Aree scientifiche:

Area A – Scienze matematiche, fisiche e naturali

Area B – Scienze della vita e della salute
Area C – Ingegneria e Architettura
Area D – Scienze umane, storiche e letterarie
Area E – Scienze giuridiche, economiche e sociali

Per ciascuna area verranno selezionate le terne che si contenderanno i premi in palio nel corso della cerimonia conclusiva del Premioin programma al CNR a Roma il 12 dicembre 2024.

Il Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica è organizzato dall’Associazione Italiana del Libro. Main Partner del Premio sono BPER Banca e il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Fra i Partner l’AIRI, Associazione Italiana per la Ricerca Industriale. Patrocinano la manifestazione l’UGIS (Unione Giornalisti Italiani Scientifici), l’Università Telematica Internazionale Uninettuno. Media partner del Premio sono la Web.tv del CNR, l’Almanacco della Scienza, mensile a cura dell’Ufficio Stampa del CNR e Leggere tutti, mensile del libro e della lettura.

Il bando integrale: https://www.premiodivulgazionescientifica.it/il-bando-2024/

Per maggiori informazioni: info@premiodivulgazionescientifica.com

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La giornata mondiale delle api

Cosa possiamo fare per proteggerle

Si festeggia il 20 maggio di ogni anno

Il 20 dicembre 2017, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione con la quale ha dichiarato il 20 maggio di ogni anno la Giornata mondiale delle api.

La risoluzione ha tenuto conto in particolare di un rapporto che ha portato alla ribalta mondiale il declino a cui stanno andando incontro le api e gli altri impollinatori: il Rapporto di valutazione tematico su impollinatori, impollinazione e produzione alimentare, pubblicato nel febbraio 2016 daIl’IPBES (Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services). Il rapporto ha stimato che un numero crescente di specie di impollinatori in tutto il mondo è sull’orlo dell’estinzione a causa di diversi tipi pressione, molti dei quali prodotte dall’uomo. Le cause sono molteplici e concatenate e sono le stesse che stanno portando al declino della biodiversità: distruzione, degradazione e frammentazione degli habitatinquinamento (in particolare da pesticidi)cambiamenti climatici e diffusione di specie aliene invasive, parassiti e patogeni.

Lo scopo della risoluzione è proporre riportare all’attenzione dei cittadini, dei media e dei decisori politici l’importanza delle api e in generale di tutti gli impollinatori, api, vespe, farfalle, coccinelle, ragni, rettili, uccelli, finanche mammiferi, per la sicurezza alimentare, la sussistenza di centinaia di milioni di persone e per il funzionamento degli ecosistemi e la conservazione degli habitat.

Gli impollinatori sono animali che, visitando i fiori alla ricerca di nettare e polline, s’imbrattano di polline (gamete maschile, analogo allo sperma dei mammiferi) del quale sono ricchi le antere, cioè la porzione fertile degli organi sessuali maschili di un fiore. Visitando i fiori di altre piante, trasferiscono il polline (gamete maschile, analogo allo sperma dei mammiferi) attraverso il loro corpo sullo stigma, parte più esterna del gineceo o pistillo (che rappresenta la parte femminile del fiore). Attraverso lo stigma il polline giunge poi a fecondare l’ovario, permettendo così la riproduzione della pianta.

Circa il 70% delle 115 principali colture agrarie mondiali beneficia dell’impollinazione animale. In Europa la produzione di circa l’80% delle 264 specie coltivate dipende dall’attività degli insetti impollinatori. La produzione agricola mondiale direttamente associata all’impollinazione animale rappresenta un valore economico stimato tra 235 e 577 miliardi di dollari. Secondo il Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale in Italia la valutazione economica del servizio di impollinazione delle aree agricole italiane è pari a circa 3 miliardi di euro l’anno.

La riproduzione dell’88% delle piante selvatiche da fiore del mondo (circa 308.000 specie) dipende, almeno in parte, dall’impollinazione animale per la riproduzione.

Continua a leggere su ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)

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Notte Europea dei Musei

18 maggio 2024

Sabato 18 maggio 2024 torna la Notte Europea dei Musei, l’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura francese e patrocinata dall’Unesco, dal Consiglio d’Europa e dall’ICOM, che si svolge in contemporanea in tutta Europa con l’obiettivo di incentivare e promuovere la conoscenza del patrimonio e dell’identità culturale nazionale ed europea.


Direzione generale Musei
Direzione regionale Musei Veneti

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