Presentato il nuovo rapporto “Mobilità Sostenibile 2024”: il ruolo centrale del digitale

In occasione della Giornata Mondiale del Trasporto Sostenibile del 26 novembre, l’Osservatorio della Fondazione per la Sostenibilità Digitale – la più importante Fondazione italiana riconosciuta per la ricerca sui temi della sostenibilità digitale – presenta il nuovo Rapporto “Mobilità Sostenibile 2024”, che mette in luce il ruolo cruciale delle tecnologie digitali nella trasformazione della mobilità in Italia.

Le emissioni dei trasporti continuano a crescere: più auto private, più merci su strada. Le soluzioni per decarbonizzare i trasporti ci sono, ma la sfida vera è ripensare completamente il modo in cui ci muoviamo nelle nostre città, superando la centralità̀ dell’automobile privata e potenziando i mezzi di mobilità sostenibile.

Trend, scostamenti e implicazioni strategiche del 2024 rispetto al Rapporto “Mobilità sostenibile 2023”

Negli ultimi anni, la percezione dell’importanza del digitale per la mobilità urbana ha mostrato alcuni cambiamenti significativi. Nel 2023, l’81% degli intervistati considerava le tecnologie digitali indispensabili per migliorare i trasporti urbani. Nel 2024, questa percentuale è calata leggermente, attestandosi al 75% nei grandi centri e al 71% nei piccoli comuni. Questo lieve calo riflette un’attenzione crescente verso i limiti infrastrutturali, che influiscono sulla capacità di sfruttare appieno il potenziale delle tecnologie.

Il divario tra Nord e Sud, così come tra grandi città e piccoli comuni, continua a crescere, così come le differenze culturali tra utenti digitalizzati e non. Nel 2023, il 73% di chi non utilizzava il digitale e non era attento alla sostenibilità riteneva che l’intelligenza artificiale potesse essere utile per la mobilità, contro l’89% dei cittadini digitalizzati e sensibili ai temi ambientali. Nel 2024, questo divario si è ampliato ulteriormente, con un uso ancora più limitato delle tecnologie tra i meno digitalizzati, sottolineando la necessità di interventi specifici per colmare il gap culturale e tecnologico.

Nonostante la consapevolezza dell’importanza del digitale rimanga alta, alcuni settori, come quello della mobilità elettrica, mostrano una stagnazione nell’adozione. Nel 2023 e nel 2024, solo il 6% degli utenti utilizza regolarmente app dedicate alla localizzazione delle stazioni di ricarica. Per affrontare queste sfide, è fondamentale che le istituzioni rafforzino le infrastrutture, promuovano campagne di sensibilizzazione e incentivino l’uso delle tecnologie smart, rendendole più accessibili a tutti.

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20 novembre: “Giornata dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”

Oxfam in campo a Padova contro abbandono scolastico e povertà educativa

Prevenire la dispersione scolastica offrendo nuove opportunità formative e soluzioni concrete per contrastare la povertà educativa e rendere la scuola più inclusiva. È questa la sfida su cui Oxfam ha deciso di lavorare con il progetto “Give me five”, in alcuni dei quartieri più difficili a Padova e in altre 4 città (Roma, Napoli, Ragusa, Arezzo) attraversati da differenti livelli di povertà e disagio sociale, dove tanti ragazzi sono a rischio di abbandonare prima gli studi o completarli con competenze di base insufficienti, andando incontro ad un vero e proprio “fallimento formativo”. Un intenso lavoro che, in sinergia con tanti partner, sarà realizzato nei prossimi mesi, a fianco di oltre 800 studenti e decine di docenti di 9 scuole, in collaborazione con Indire e con il sostegno dell’Istituto buddista Soka Gakkai.

Padova in particolare, il progetto “Give me five”, in sinergia con la cooperativa GEA e gli Istituti comprensivi “Donatello” e “Briosco”, interviene nel quartiere di Arcella, caratterizzato da una forte presenza di famiglie straniere, un contesto nel quale la percentuale di ragazzi in situazione di ritardo scolastico alle secondarie superiori supera il 17%. Qui nei prossimi mesi grazie alla creazione di una rete che coinvolge scuole, parrocchie, servizi sociali, enti del terzo settore e anche la polizia locale, l’obiettivo sarà individuare le principali emergenze e situazioni di disagio che colpiscono i ragazzi del quartiere per prevenire l’abbandono degli studi.

Chi è Oxfam

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