Premio Letterario Gambrinus Mazzotti

Il primo concorso nazionale ad avere inserito la sezione ecologia, assegna l’Honoris Causa a Fulco Pratesi
Sabato 18 novembre 2023 -Treviso (sede della Camera di Commercio di Treviso e Belluno | Dolomiti)

Il concorso letterario dedicato al poliedrico studioso trevigiano Giuseppe Mazzotti, giunto quest’anno alla 41esima edizione, sabato 18 novembre consegnerà il riconoscimento all’architetto e divulgatore romano per condividere l’apprezzamento dei tanti italiani e italiane che hanno riconosciuto nel suo operato un argine all’ondata di degrado dei nostri beni ambientali.

Il Premio Letterario Gambrinus Mazzotti, autorevole riconoscimento per libri di montagna, alpinismo,
esplorazione – viaggi, ecologia e paesaggio, artigianato di tradizione e Finestra sulle Venezie sulla civiltà veneta promosso dall’Associazione Premio Letterario Giuseppe Mazzotti e dedicato a Giuseppe Mazzotti, straordinario ed eclettico intellettuale trevigiano (scrittore, alpinista, gastronomo, salvatore delle ville venete, per molti anni consigliere del Touring Club Italiano), durante la cerimonia conclusiva sabato 18 novembre a Treviso (sede della Camera di Commercio di Treviso e Belluno | Dolomiti) consegnerà il Premio Honoris Causa a Fulco Pratesi, architetto, ambientalista e divulgatore che nel 1966 fondò WWF Italia di cui oggi è presidente onorario.
Pratesi è stato indicato dal Consiglio Direttivo, con il parere unanime della Giuria del “Premio
Letterario Gambrinus Mazzotti”, per l’assegnazione del Premio Honoris Causa, tradizionalmente
assegnato a personaggi che hanno speso la propria vita a favore dell’ambiente, della montagna, della ricerca negli ambiti di cui il concorso si occupa.
La scelta di Pratesi è particolarmente in linea con la vocazione del Premio Letterario Gambrinus
Mazzotti, il primo in Italia ad essersi occupato di ecologia e ad aver inserito un’apposita sezione di
gara dedicata a questa disciplina.

Economia di prossimità: modelli ed esperienze per la rigenerazione delle aree interne

La transizione ecologica ha contribuito a riportare al centro del dibattito il tema delle aree interne, unitamente alle crisi alimentari ed energetiche innescate dagli ultimi eventi (conflitto russo-ucraino) che ne hanno evidenziato il loro ruolo strategico. I fenomeni di insostenibilità delle aree urbane e la nuova domanda di qualità della vita hanno fatto riemergere il ruolo delle aree interne e la necessità di una loro rigenerazione trasformativa.
Diventa centrale allora indagare quale sia il percorso più efficace da intraprendere per rendere i processi trasformativi e rigenerativi, di queste aree, realmente concreti ed efficaci, soprattutto nei territori più fragili nei quali operano filiere agroalimentari minori che non hanno chance sui mercati della competizione globale. Un contributo importante, a questo riguardo, viene dal mondo della ricerca scientifica che propone modelli, alternativi al mainstream, basati sull’innovazione sociale. Modelli funzionali a una riterritorializzazione dello sviluppo, che sia trasformativa e rigenerativa degli ecosistemi territoriali, orientata a ricostruire “luoghi” in cui vivere e lavorare “che diventino anche spazi di mercato”, in cui tutti gli attori, inclusi quelli che operano dal lato della domanda (cittadini/consumatori), possano sperimentare un coinvolgimento esperienziale che crea valore. L’economia di prossimità si ispira a questi nuovi modelli di sviluppo e creazione di valore territoriale e, in modo particolare, al concetto di territorio come spazio contestuale di produzione e di acquisto/consumo.
Obiettivo della Giornata di Studio è quello di offrire un contributo al dibattito, teorico e politico istituzionale, sui temi richiamati, utile a delineare un’analisi dei modelli di economia di prossimità e delle possibili policy, anche attraverso la testimonianza di esperienze italiane.

La partecipazione potrà avvenire solo dietro compilazione del seguente form: https://forms.gle/zG1xY7XH8WykAcD97

PROGRAMMA: 23 novembre 2023.pdf

Agrivoltaico, una opportunità di sviluppo del mondo rurale

6 novembre 2023 – ore 9.00
Accademia dei Georgofili, Logge Uffizi Corti, Firenze

Gli ambiziosi obiettivi energetici ed ambientali Europei e la nuova PAC, che affida al sistema agricolo il ruolo di contrastare i cambiamenti climatici e tutelare l’ambiente ed il paesaggio in un sistema articolato di 9 traguardi tra cui quello di  aumentare la competitività, ci invita a riflettere sulle opportunità delle nuove soluzioni agrivoltaiche.
L’evoluzione delle tecnologie fotovoltaiche ad alta efficienza, i sistemi di inseguimento solare automatizzati e le recenti evoluzioni normative rendono possibile integrare le coltivazioni e gli allevamenti con gli impianti fotovoltaici per creare nuovi “sistemi duali”.
Le sfide e le opportunità connesse a tali sistemi devono essere indagate e discusse dal punto di vista agricolo, energetico e della tutela del paesaggio affinché si possano realizzare modelli di integrazione efficaci nei quali le produzioni agricole beneficino della presenza degli impianti mantenendo o aumentando la competitività delle aziende agricole.
Per approfondire queste problematiche, l’Accademia dei Georgofili e l’ENEA, hanno organizzato questo convegno invitando esperti ed accademici di diversa provenienza per confrontarsi sul tema.

La partecipazione potrà avvenire solo dietro compilazione del seguente form: https://forms.gle/snStSWQjrmsVvCH27

PROGRAMMA (scarica pdf)