*Lucart: presentati i risultati del 17º Rapporto di Sostenibilità

 

Investimenti in economia circolare, efficienza produttiva ed energetica, autoproduzione e acquisto di rinnovabili e diversificazione dei mercati, per far fronte alla crisi globale.

  • Il Rapporto di Sostenibilità 2021 Lucart è il primo ad essere certificato da un ente terzo
  • Nuovi traguardi di riduzione delle emissioni ambientali: -14,9% di CO2, -47% di NOX, -23,3% di H2O
  • Fatturato oltre 540 mln (+6,5%) in un anno segnato dalla ripresa dei consumi
  • Raggiunto con 4 anni di anticipo l’obiettivo 100% imballaggi riciclabili o compostabili
  • Progetto Natural: recuperati più di 7,6 miliardi di cartoni per bevande; nuova vita e opportunità di business per il residuo di plastica e alluminio con la produzione di pallet di alta qualità
  • In fase di avvio un Impianto fotovoltaico da 3 MW nello stabilimento di Borgo a Mozzano

La passione e la cura per le persone e per gli ambienti in cui vivono e lavorano emerge chiaramente dal 17° Rapporto di Sostenibilità di Lucart, il primo ad essere avallato da un ente certificatore. Nel perseguire la sua ambizione di promuovere un modo sostenibile di produrre carta,dal 2014 Lucart ha ridotto le emissioni specifiche di CO2 e NOx rispettivamente del14,9% edel 47% e i consumi specifici di energia del 13,2%, destinando a recupero l’80% dei rifiuti. I consumi idrici specifici sono invece calati del 23,3% rispetto al 2013.

Il Report 2021, presentato a Lucca nel corso dell’evento “Carta Canta – Essere Green Heroes”, evidenzia il raggiungimento di un fatturato di oltre 540 milioni di euro (+6% rispetto al 2020), confermando la continua crescita dell’azienda in un’annata segnata dalla pandemia e dalla conseguente crisi economica globale.

100% di imballaggi riciclabili e/o compostabili
Lucart continua il percorso di transizione ecologica dell’industria cartaria anticipando il raggiungimento dell’obiettivo prefissato al 2025 di utilizzare il 100% imballaggi riciclabili e/o compostabili e sta lavorando per aumentare l’uso di imballaggi realizzati con materiali rinnovabili (79%) composti in tutto o in parte da materie prime riciclate.

Nuova vita e opportunità di business dagli scarti dei contenitori per bevande
Prosegue inoltre l’impegno di Lucart con Natural, l’ambizioso progetto di economia circolare avviato nel 2010 dal reparto di ricerca e sviluppo dell’azienda per l’utilizzo delle fibre alternative alla cellulosa vergine con lo scopo di recuperare tutti i materiali contenuti nei cartoni per bevande tipo Tetra Pak®. Grazie al progetto Natural, nel periodo 2013 – 2021 Lucart ha contribuito a:

  • recuperare più di 7,6 miliardi di cartoni per bevande, una distanza pari a 44 volte il giro della Terra 
  • evitare l’utilizzo di più di 3,3 milioni di alberi, abbastanza per coprire la superficie di oltre 11.200 campi da calcio
  • evitare l’emissione di oltre 195.000 tonnellate di CO2, l’equivalente di 1.542.208 viaggi in auto Roma – Milano

Dal progetto Natural e dall’attività di riciclo del Tetra Pak® nasce la simbiosi industriale tra Lucart e CPR System che ha portato alla fondazione di Newpal SpA, società partecipata dedicata allo stampaggio di pallet di alta qualità realizzati in plastica riciclata proveniente dallo stabilimento di Borgo a Mozzano (LU). Newpal SpA sarà protagonista di un investimento di circa 7 milioni di euro per la creazione di un polo industriale nel ferrarese dotato di un innovativo impianto di stampaggio di materie plastiche riciclate che sarà pienamente operativo entro gennaio 2023, consentendo di chiudere completamente il cerchio del recupero dei contenitori ditipo Tetra Pak®e creando grandi vantaggi per l’ambiente e nuove opportunità di business.

Per approfondire:

– leggi l'allegato 
– vai su https://www.lucartgroup.com/sostenibilita/report-di-sostenibilita/

 

 

*Regusto e Rovagnati insieme nella lotta contro lo spreco alimentare. Nel 2021 Rovagnati ha donato oltre 15 tonnellate di prodotti.

Attraverso la piattaforma di Regusto, che si basa su una tecnologia blockchain, Rovagnati dona le proprie eccedenze alimentari digitalizzando e tracciando i flussi in maniera trasparente. 


Nel 2017 Rovagnati ha dato vita al proprio programma di Corporate Social Responsibility “Rovagnati Qualità Responsabile”, progetto con il quale si fa promotore di uno sviluppo sostenibile attento ai prodotti e alle persone. Il sostegno ai territori e alle comunità è uno dei pilastri del programma aziendale. Ha avviato la collaborazione con Regusto alla fine del 2021.
“Abbiamo avviato la collaborazione con Regusto alla fine del 2021 perché abbiamo riscontrato nel suo impegno e nella sua missione una forte affinità con i valori che contraddistinguono la nostra azienda. – commenta Gabriele Rusconi, Managing Director e Board Member di Rovagnati – “La trasparenza e la tracciabilità offerte dalla tecnologia blockchain rispondono perfettamente a tre obiettivi chiave dell’azienda: restare fedeli al nostro DNA valoriale, investire in innovazione tecnologica e rafforzare la rete di supporto e relazione con enti e comunità che hanno bisogno di noi”.
Continua anche nel 2022 la partnership che vede protagonisti Regusto e Rovagnati, impegnati in prima linea a combattere gli sprechi alimentari. Il 2021 ha registrato dei risultati importanti per l’azienda che ha donato un totale di 15,4 tonnellate di prodotti; e solo da gennaio 2022 a oggi sono stati distribuite più di 6 tonnellate, equivalenti a oltre 13.000 pasti. Questo impegno solidale, che l’azienda ha sempre avuto nel proprio DNA, si è arricchito grazie alla piattaforma di Regusto, il primo portale per la gestione delle donazioni basato su un modello di sharing for charity innovativo che sfrutta la tecnologia blockchain per garantire trasparenza e tracciabilità nella gestione dei flussi di denaro e merci.

Attraverso la piattaforma Regusto, Rovagnati dona le proprie eccedenze digitalizzando e tracciando tutti i flussi in maniera trasparente. La tecnologia blockchain fornisce, infatti, garanzie a tutti i soggetti coinvolti, tracciando i prodotti e certificando gli impatti positivi generati grazie al mancato smaltimento del prodotto.
 

La partnership fra Regusto e Rovagnati prosegue anche nel 2022 e, solo nei primi cinque mesi dell’anno, sono stati risparmiati 1.375 kg di CO2.
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Per approfondire 

https://www.rovagnatiqualitaresponsabile.it/it/progetti/sostegno-alla-comunita

https://regusto.eu/index.php/2022/06/09/insieme-nella-lotta-contro-lo-spreco-alimentare-rovagnati/

*Abafoods conferma l’impegno per un presente e un futuro innovativo, sostenibile e a tutela della biodiversità

L’azienda italiana produttrice di bevande vegetali e biologiche ha inaugurato l’ampliamento del proprio sito produttivo di Badia Polesine con un investimento di oltre €20milioni in innovazione e con una nuova linea produttiva sostenibile. 


Abafoods, azienda italiana leader e tra i principali produttori di bevande vegetali in Italia e in Europa – parte del Gruppo Ecotone – annuncia l’ampliamento del proprio stabilimento di Badia Polesine, Rovigo, confermando una strategia orientata alla sostenibilità, al rispetto e protezione della natura e della biodiversità. Con un investimento di oltre €20milioni negli ultimi anni, l’azienda vanta uno dei più grandi siti produttivi di bevande vegetali in Europa, ma non solo: il progetto, recentemente completato, rende quella di Abafoods una fabbrica 4.0, innovativa, digitalizzata e sostenibile. Dalla produzione di energia alla gestione delle risorse idriche, Abafoods ha implementato soluzioni e tecnologie che minimizzano l’impatto sull’ambiente, garantendo i più alti standard di qualità e sostenibilità. L’azienda, infatti, da sempre impegnata nel promuovere un'attività più sostenibile e biodiversa, è certificata B-Corp dal 2018.
In linea con questa filosofia e missione, Abafoods utilizza per il confezionamento cartoni provenienti da foreste gestite in modo responsabile, un tappo certificato OK biobased e si affida a un innovativo impianto di cogenerazione, che consente di recuperare energia dai processi produttivi e di utilizzare di conseguenza energia intelligente. Non da ultimo, attraverso un sistema idrico a ciclo completo, l'acqua utilizzata viene sottoposta ad analisi periodiche per soddisfare specifici standard chimici, fisici e microbiologici, mentre l'acqua di lavaggio industriale subisce una depurazione con fanghi attivi prima di essere rilasciati nelle acque superficiali per scopi agricoli, chiudendo il ciclo con il terreno. Il quartier generale di Abafoods, vanta dunque uno stabilimento d’eccellenza a livello internazionale, unito a unCentro di Eccellenza Europeo per la Ricerca e Sviluppo delle Bevande Vegetali interno all’azienda a garanzia della qualità delle materie prime e del prodotto finale.

Leggi il comunicato stampa allegato